Biologo Nutrizionista? Ecco come aprire una Partita IVA nel Regime Forfettario

In questo articolo ho deciso di analizzare tutti i vantaggi e gli svantaggi di aprire una Partita IVA. Troverai anche degli esempi pratici dove calcoleremo effettivamente quante tasse pagherà un Biologo Nutrizionista

Aprire una Partita IVA è una scelta importante. Sono tante le domande che qualsiasi Biologo Nutrizionista si pone prima di compiere questo passo. Tra le più comuni:

  • Aprire una Partita IVA è l’unico modo che mi permetterà di essere in regola con il Fisco?
  • Quanto costerà aprire una Partita IVA?
  • Quante tasse pagherò sul mio fatturato?
  • Esistono dei modi per poter risparmiare sulle tasse?
  • Quali sono gli adempimenti? E quanto mi costerà un Commercialista?

Con questo articolo cercherò di rispondere a queste domande e proverò a farlo evitando di utilizzare termini complessi ed accessibili solo agli “addetti ai lavori”. Iniziamo subito dal primo quesito

È obbligatorio aprire una Partita IVA per un Biologo Nutrizionista?

A meno che tu non abbia pensato di farti assumere presso qualche Studio, se stai pensando di diventare un Biologo Nutrizionista Libero Professionista, aprire una Partita IVA sarà l’unica possibilità che avrai.

Alcuni Professionisti (?) in verità prevedono la possibilità di poter evitare l’apertura della Partita IVA ipotizzando l’utilizzo della Prestazione Occasionale per un reddito non superiore a 5.000 Euro.

Sfatiamo subito un mito. Se anche a voi hanno suggerito che non è necessario aprire la Partita IVA fino a quando non avrete superato il reddito di 5.000 Euro, ma vi basterà lavorare con la Prestazione Occasionale, avete a che fare con il Professionista sbagliato.

Al contrario, se vi hanno raccomandato che è obbligatorio aprire la Partita IVA una volta superato il reddito di 5.000 Euro annuali, è una cavolata ancora più grossa

E allora, qual è la regola che impone o meno l’apertura della Partita IVA e la conseguente possibilità di lavorare con la Prestazione Occasionale?

Di sicuro non il Reddito annuo, ma bensì 2 Principi, il Principio di Abitualità ed il Principio di Continuità

In parole povere, ciò che ti obbligherà o meno all’apertura della tua Partita IVA non sarà mai quanto fatturi, ma piuttosto quanto tempo impieghi nel tuo lavoro durante l’anno.

Mi spiego meglio.

Se ad esempio un Biologo Nutrizionista dovesse svolgere un lavoro Professionale UNA TANTUM, al massimo per la durata totale di 30 giorni, e grazie ad esso realizzare un guadagno di 7.000 Euro, non avrebbe l’obbligo di aprire la Partita IVA, nonostante la cifra superiore a 5.000 Euro, in quanto verrebbe meno il Principio di Continuità (ha lavorato ed incassato una sola volta, UNA TANTUM)

Nella Prestazione Occasionale, inoltre, il Nutrizionista sarà obbligato ad inserire una Ritenuta d’Acconto del 20% sui propri compensi. In pratica su una parcella da 100 Euro, il Nutrizionista riceverà solo 80 Euro, 20 Euro invece saranno versate allo Stato come anticipo sulle future tasse.

Ipotizziamo che il nostro Biologo Nutrizionista seguisse invece in modo continuativo anche solo uno o due clienti e questo sito generasse un reddito di 100 Euro al mese. Avrebbe bisogno di aprire la Partita IVA?

La risposta è SI, il Biologo Nutrizionista avrà l’obbligo di aprire una Partita IVA, anche se fatturerà solo 1.200 Euro all’anno, perché secondo il Fisco il suo lavoro sarà interpretato come lavoro Abituale e verrebbe meno dunque il concetto di Occasionale.

L’apertura della Partita IVA sarà quindi l’unica scelta per un Biologo Nutrizionista. Ma niente paura, come vedremo dopo sarà anche la scelta più conveniente!

Quale Partita IVA scegliere per un Biologo Nutrizionista?

La scelta del tipo di Partita IVA e dunque del Regime Fiscale a mio avviso è la più importante. Sintetizzando possiamo dire che esistono 2 tipi di Regimi Fiscale tra cui scegliere:

  • Regime Fiscale Ordinario o Semplificato
  • Regime Fiscale Forfettario

I 2 Regimi differiscono sotto diversi punti. Innanzitutto hanno una percentuale di tassazione diversa, hanno dei limiti di fatturato annuale diversi, hanno obblighi fiscali diversi. Nello specifico analizzeremo i 2 Regimi con degli esempi pratici ed evidenzierò la tassazione di ognuno. Per adesso prendi per buona questa affermazione:

Il Regime Forfettario è ideale per tutti quei Biologi Nutrizionisti che fattureranno da 0 a 65.000 Euro annuali perché gli permetterà di risparmiare migliaia di Euro in tasse. Voglio adesso parlarti di tutti i suoi Vantaggi e poi paragonarlo al Regime Ordinario o Semplificato

Quanto costa aprire una Partita IVA per un Biologo Nutrizionista?

Iniziamo subito con una bella notizia. Aprire una Partita IVA per un Biologo Nutrizionista è Gratis!

In verità anche mantenere aperta negli anni la tua Partita IVA sarà Gratis, non avrai alcun tipo di spese fisse (se non quelle delle tasse se fatturerai!).

Per comunicare dunque l’inizio della propria attività è necessario compilare il modello AA9\12 scaricabile direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate.

Il modello AA90/12 è formato da 4 pagine ed è necessario analizzarlo e compilarlo con cura, anche perché un semplice errore potrebbe portare all’annullamento dello stesso.

I tempi di apertura sono immediati, l’Agenzia delle Entrate ti comunicherà all’istante il tuo numero di Partita IVA e potrai immediatamente emettere le tue fatture dal giorno stesso in cui ti verrà rilasciato il tuo numero di Partita IVA.

Uno dei campi più importanti del modello AA9/12 è la scelta dell’attività svolta, con conseguente Codice ATECO. È importantissimo scegliere il Codice ATECO corretto e soprattutto che faccia parte della categoria Professionisti, altrimenti la stessa Agenzia delle Entrate sarà impossibilitata ad aprire la tua Partita IVA.

Nel caso dei Biologi Nutrizionisti il Codice ATECO è 72.11.00 Ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle biotecnologie.

Altra scelta importante da non sbagliare sarà il quadro della scelta del Regime Fiscale. Ogni Regime Fiscale è contraddistinto da un numero progressivo e la scelta di un regime piuttosto che di un altro porterà obblighi e scadenze diverse.

È possibile aprire la Partita IVA in modo retroattivo fino a 30 giorni prima senza incorrere in alcuna sanzione. In verità, in caso di particolari necessità, è possibile aprire la Partita IVA anche più indietro nel calendario, ma in questo caso si incorre in sanzione (circa 400 euro, ridotte a circa 50 euro se pagate subito).

Ti sembra complicato tutto ciò? Hai paura di sbagliare e di incorrere in inutili sanzioni? Posso aiutarti nell’apertura della Partita IVA, basta richiedere una Consulenza Gratuita qui su www.regime-forfettario.it oppure chiamarmi al Numero Verde 800 912 177

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Regime Forfettario per Biologo Nutrizionista. Quali sono i Vantaggi?

Il Regime Forfettario è in vigore dal 1 Gennaio 2015, anche se è stato rivoluzionato definitivamente il 1 Gennaio 2019 e succede al Regime dei Minimi, andato definitivamente in pensione nel 2015.

Partiamo subito dai Vantaggi analizzandoli poi uno per uno:

  • È esente da IVA
  • Ha le tasse più basse
  • Non avrai Ritenuta d’Acconto
  • Contabilità Semplificata

Andiamo per gradi:

NON HA IVA – Esattamente, il Regime Forfettario è un Regime Fiscale esente da IVA. Significa che in questo Regime un Nutrizionista non dovrà aggiungere il 22% di IVA in più nelle sue fatture. Essere esente da IVA esonererà in Biologo Nutrizionista anche dall’obbligo di effettuare la dichiarazione IVA trimestrale e la dichiarazione IVA annuale. Un bel po’ di rotture in meno, insomma!

HA LA TASSE PIÙ BASSE – Vero, il Regime Forfettario ha le tasse più basse di tutti gli altri Regimi Fiscali. Un Biologo Nutrizionista che deciderà di aprire la propria Partita IVA con questo Regime Fiscale pagherà una tassazione IRPEF (chiamata Imposta Sostitutiva) pari al 5%. Tutto questo sarà valido per i primi 5 anni, dal sesto anno diventerà 15%.

Questa tassazione sarà calcolata sul proprio Reddito Netto. Sarà esente inoltre dal pagamento dell’IRAP (un altro 3,9% risparmiato). Nessun Regime Fiscale ha le tasse così basse. Immagina che il Regime Ordinario (come tutti gli altri regimi) paga le tasse secondo gli scaglioni IRPEF. Bene, il primo scaglione IRPEF per redditi da 0 a 18.000 Euro è pari al 23%. Ma questo lo analizzeremo nello specifico con un esempio in seguito

ESENZIONE DA RITENUTA D’ACCONTO – Il Regime Forfettario, oltre ad essere esente da IVA, è esente anche dalla fastidiosissima Ritenuta d’Acconto. Fino ad ora tutti i Nutrizionisti, sia titolari di Partita IVA sia coloro che hanno lavorato con Prestazione Occasionale, hanno dovuto inserire una Ritenuta d’Acconto del 20% sul compenso lordo delle loro fatture.

In pratica, con la Ritenuta d’Acconto, su una fattura di 100 Euro un Biologo Nutrizionista ne riceve soltanto 80 e 20 Euro vengono trattenuti dal cliente finale e versati allo Stato tramite Modello F24 come anticipazione delle tasse.

Bene, con il Regime Forfettario non si dovrà inserire nessuna Ritenuta d’Acconto. Ne consegue che la fattura da 100 Euro riportata prima come esempio, in questo caso verrebbe incassata totalmente dal Nutrizionista senza quindi nessuna Ritenuta.

SEMPLIFICAZIONI NELLA CONTABILITÀ– Oltre ai grandi vantaggi economici, il Regime Forfettario ha tante semplificazioni contabili. Abbiamo visto prima che questo Regime Fiscale è esente da IVA e dunque esente da Comunicazione IVA trimestrale ed annuale. Stessa cosa per gli Studi di Settore, sarà esente anche da questa comunicazione fiscale.

Inoltre non ci sarà più l’obbligo di registrazione di fatture e corrispettivi, ma rimane obbligatoria solo la loro conservazione e numerazione. Niente più elenchi Clienti/Fornitori. Tante, ma tante rotture in meno!

Oltre ai grandi Vantaggi fiscali e contabili, il Regime Forfettario ha numerosi Vantaggi ma ha anche qualche Obbligo da rispettare.

Quali sono gli obblighi del Regime Forfettario?

L’obbligo più importante è non superare i 65.000 Euro di fatturato annuo.

E se un Biologo Nutrizionista dovesse superare il fatturato lordo di 65.000 Euro annuali cosa accadrà?

Per l’anno fiscale in corso nulla, usufruirai dei vantaggi di questo regime fiscale, ma dall’anno successivo la tua attività verrà reindirizzata al regime fiscale ordinario o semplificato. Dunque lo sforamento comporta automaticamente l’uscita dal Regime Forfettario.

Un altro obbligo da rispettare per avere la possibilità di accedere al Regime Forfettario è non aver fatturato, o non aver percepito compensi da lavoro dipendente superiori a 30.000 Euro nell’anno precedente. In questo caso ti basterà controllare il CUD dell’anno precedente ed accertarti che il tuo Reddito Lordo non abbia superato i 30.000 Euro.

Per quanto riguarda l’ammontare dei Beni Strumentali, non sono più previsti limiti di spesa.

Tuttavia ogni Biologo Nutrizionista non potrà sostenere costi superiori a 20.000 Euro lordi annuali per eventuali Collaboratori o Lavoratori Dipendenti.

Quante tasse pagherà un Biologo Nutrizionista sulle proprie fatture?

Per calcolare quante tasse pagherà un Biologo Nutrizionista, sia nel caso di Regime Ordinario o Semplificato sia nel caso di Regime Forfettario, ci serviremo di un pratico esempio su un ipotetico fatturato annuo.

Ipotizziamo il caso di un Biologo Nutrizionista che fatturi 30.000 euro in un anno, e che abbia spese annuali pari a 6.000 Euro. Tra le spese ipotizziamo dunque spese di cancelleria, ipotetico affitto di una stanza per le visite, spese di piccoli macchinari e spese per spostamenti.

Regime Ordinario o Semplificato – Il primo passo da compiere sarà quello di scorporare il 4% di Contributo Integrativo Enpab dal fatturato Lordo. Il Contributo Integrativo dunque sarà pari a 1.200 Euro.

Il fatturato Lordo sarà pari a 28.800 Euro (30.000 – 1.200 Euro).

Dal Fatturato Lordo dobbiamo adesso sottrarre le spese sostenute nell’anno, che abbiamo ipotizzate pari a 6.000 Euro. Il Fatturato Netto sarà pari quindi a 22.800 euro (28.800 – 6.000).

Siamo pronti quindi a calcolare la tassazione IRPEF sul Fatturato Netto. Nel Regime Ordinario o Semplificato la tassazione IRPEF viene calcolata a scaglioni. Per semplicità analizziamo solo i primi 2 scaglioni.

  • Reddito Netto da 0 a 15.000 Euro tassazione IRPEF pari al 23%
  • Reddito Netto da 15.001 a 28.000 Euro tassazione IRPEF pari al 27%

Per i primi 15.000 Euro di Reddito Netto la tassazione sarà pari a 3.450 Euro. Sui 7.800 Euro restanti (22.800 – 15.000) la tassazione IRPEF sarà pari a 2.106 Euro.

La tassazione IRPEF totale per un Reddito Netto di 22.800 Euro sarà pari a 5.556 Euro.

Ciò che rimarrà in tasca ad un Biologo Nutrizionista su un fatturato di 30.000 Euro nel Regime Ordinario o Semplificato sarà quindi 17.244 Euro (30.000 – 1.200 enpab – 6.000 spese – 5.556 IRPEF).

Regime Forfettario – Analizziamo adesso quante tasse avrebbe pagato lo stesso Biologo Nutrizionista se avesse aderito al Regime Forfettario. Il primo passo sarà identico a prima, cioè scorporare dal fatturato di 30.000 Euro il 4% di Contributi Integrativi Enpab. Anche in questo caso saranno pari a 1.200 Euro.

Il fatturato Lordo sarà pari a 28.800 Euro (30.000 – 1.200 Euro).

Dal Fatturato Lordo sarà necessario detrarre i costi. Nel Regime Forfettario i Costi aziendali sono già decisi a tavolino, in modo Forfettario. Nello specifico, per i Professionisti è stato deciso che questi corrispondono al 22% del Fatturato Lordo. Dunque ci basterà considerare il nostro Fatturato Lordo (28.800 Euro) e calcolare il 22% di Costi Forfettari. I Costi Forfettari saranno pari quindi a 6.336 Euro (anche se ne abbiamo affrontati in effetti solo 6.000).

Il nostro Reddito Netto sarà pari quindi a 22.464 Euro. Su questo siamo pronti a calcolare la nostra tassazione IRPEF (detta Imposta Sostitutiva) che ti ricordo nel Regime Forfettario essere pari al 5%.

La tassazione IRPEF nel Regime Forfettario quindi sarà pari a 1.123 Euro (il 5% di 22.464) contro i 5.556 Euro della tassazione nel Regime Ordinario o Semplificato!

Ciò che rimarrà in tasca ad un Biologo Nutrizionista che ha aderito invece al Regime Forfettario, su un fatturato di 30.000 Euro sarà quindi pari a 21.677 Euro (30.000 – 1.200 enpab – 6.000 spese – 1.123 IRPEF).

Scegliendo il Regime forfettario, il Biologo Nutrizionista ha risparmiato ben 4.433 euro di tasse!

Quanti Contributi Previdenziali pagherà un Biologo Nutrizionista?

Come avrai notato, negli esempi che ho realizzato ho inserito solo il Contributo Integrativo dell’Enpab. Ho voluto inserire solo questo perché è un dato (il 4% in fattura, da richiedere al cliente finale) che è uguale per qualsiasi Biologo Nutrizionista iscritto all’Enpab, ed in qualsiasi Regime Fiscale.

Esiste naturalmente anche un Contributo Soggettivo, questo dipende però sia dall’età che dal numero di anni in cui si è iscritti all’Enpab. Analizzare tutte le casistiche sarebbe stato quindi impossibile. Rimando quindi al sito dell’Enpab www.enpab.it per chiarimenti sulla quota del Contributo Soggettivo che ogni Biologo Nutrizionista è obbligato a pagare per svolgere la propria Professione.

Piccola parentesi: da pochissimi giorni ho pubblicato il mio primo libro.

Si chiama Regime Forfettario 2019 ed è un manuale che ti spiegherà tutto ciò che devi necessariamente sapere prima di aprire la tua Partita IVA. Ti spiegherò anche come risparmiare migliaia di Euro in tasse ogni anno. È in vendita esclusivamente su Amazon sia in versione cartacea (14,90 Euro) sia in versione Ebook (9,90 Euro).

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Quanto costa un Commercialista per un Biologo Nutrizionista?

Un Commercialista per la gestione di una Partita IVA nel Regime Forfettario per un Biologo Nutrizionista ha una parcella che va dai 1.000 ai 1.200 Euro annui.

Oggi però voglio mostrarti il mio servizio di Contabilità. Sono un Commercialista specializzato esclusivamente nel Regime Forfettario e ho sviluppato un servizio di Consulenza Online.
Posso aprire la tua Partita IVA, tenere la tua Contabilità ed inviare la tua Dichiarazione Fiscale. Naturalmente ti offrirò un servizio di Assistenza 365 giorni l’anno (non chiamarmi a Natale però 😀).

Il canone di tutto ciò sarà di soli 39 Euro al mese.

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Ps. Ho anche un Gruppo su Facebook dove cerco di chiarire i vari dubbi fiscali dei Professionisti, Commercianti e Artigiani. Se vuoi iscriviti pure, cercherò di rispondere anche alle tue domande >>
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Spero di esserti stato utile con questo articolo e ti invito a contattarmi per qualsiasi dubbio!

A presto
Giampiero Teresi

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