Consulente? Come aprire una Partita IVA nel Regime Forfettario

Consulente? Come aprire una Partita IVA nel Regime Forfettario. La Libera Professione del Consulente presenta degli obblighi fiscali. Analizziamo in questo articolo come lavorare da Consulente utilizzando la prestazione Occasionale o aprendo una Partita IVA nel Regime Forfettario. Evidenziamo quali saranno i vantaggi fiscali e contabili di chi sceglierà questo Regime di Vantaggio

Negli ultimi anni, con lo sviluppo delle nuove Professioni Digitali, è diventato sempre più importante il ruolo del Consulente Aziendale o del Consulente Marketing. Sempre più aziende infatti scelgono di collaborare con Consulenti per migliorare i propri business o per effettuare ricerche di mercato.

In questo articolo non voglio soffermarmi sui ruoli e sulle mansioni che un Consulente svolge all’ interno delle Aziende, ma l’ obiettivo sarà quello di analizzare tutti gli adempimenti fiscali che ogni Consulente dovrà svolgere per poter lavorare in regola con il Fisco.

Se sei un Consulente ed hai scelto di iniziare questa professione come Libero Professionista avrai di fronte a te la possibilità di scegliere tra due strade per lavorare in regola con il Fisco:

  • Lavorare come Consulente utilizzando la Prestazione Occasionale
  • Lavorare come Consulente aprendo la tua Partita IVA

Analizziamo i pro e contro di entrambe le possibilità iniziando proprio dallo strumento più utilizzato dai Consulenti che per la prima volta effettuano prestazioni lavorative verso i propri Clienti: la Prestazione Occasionale

Consulente: lavorare con la Prestazione Occasionale

La Prestazione Occasionale è uno strumento fiscale che permetterà ai Consulenti di poter dichiarare i propri guadagni senza l’ obbligo di aprire una partita IVA. Il Codice Civile definisce la Prestazione Occasionale in questo modo: si può definire lavoratore autonomo occasionale chi si obbliga a compiere, dietro corrispettivo, un’opera o un servizio con lavoro prevalentemente proprio, senza vincolo di subordinazione, né potere di coordinamento del committente ed in via del tutto occasionale

Per poter utilizzare la Prestazione Occasionale bisogna però rispettare due principi: il Principio di Occasionalità ed il Principio di Continuità. Secondo questi due Principi sarà possibile utilizzare la Prestazione Occasionale quando:

  • lavorerai UNA TANTUM (una sola volta l’ anno) con lo stesso Committente
  • la Prestazione Occasionale non supererà i 30 giorni l’ anno con ogni Committente

Per spiegare meglio quando sarà possibile usufruire della Prestazione Occasionale e quando invece sarai obbligato ad aprire una Partita IVA mi servirà di un’ esempio pratico:

Ipotizziamo un Consulente al quale venga commissionato un lavoro da parte di un’ azienda per il compenso annuale di 6.000 Euro per la durata di 25 giorni. In questo caso il Consulente potrà utilizzare la Prestazione Occasionale (nonostante il compenso superi i 5.000 Euro annuali) senza dover obbligatoriamente aprire una Partita IVA

Ipotizziamo adesso lo stesso Consulente al quale venga commissionato un lavoro a cadenza mensile, per 2 giorni al mese (24 giorni in totale) per il compenso mensile di 100 Euro (1.200 Euro annuali). In questo secondo caso il Consulente non potrà servirsi della Prestazione Occasionale perché verrebbe meno il Principio di Occasionalità, nonostante i compensi siano al di sotto di 5.000 Euro annuali

Dopo aver svolto il lavoro commissionato, il Consulente dovrà fornire al Committente (l’ azienda che ha commissionato il lavoro) una Ricevuta di Prestazione Occasionale. All’ interno della Ricevuta dovrà essere presente anche la trattenuta del 20% chiamata Ritenuta d’ Acconto

Cosa è la Ritenuta d’ Acconto?

La Ritenuta d’ Acconto è lo strumento fiscale utilizzato dallo Stato per garantire il versamento delle tasse da parte dei Lavoratori Occasionali. È una trattenuta che spetta al Committente pari al 20%, e viene effettuata al moneto del pagamento dei compensi lavorativi. Rappresenta quindi un’ anticipo sui pagamenti delle tasse del Lavoratore Occasionale. Vediamo nello specifico come funziona:

Ipotizziamo un Consulente che abbia effettuato una Prestazione Occasionale per un compenso pattuito di 100 Euro. Al momento della consegna della Ricevuta di prestazione Occasionale il Consulente dovrà fornire una Ricevuta così composta:

Imponibile = 100 Euro

Ritenuta d’ Acconto del 20% = 20 Euro

Netto da incassare = 80 Euro

Il Consulente quindi incasserà “soltanto” 80 Euro rispetto ai 100 Euro concordati con il Committente. Che fine faranno quindi i 20 Euro trattenuti a titolo di Ritenuta d’ Acconto?

Il Committente avrà l’ obbligo di trattenere il 20% a titolo di Ritenuta d’ Acconto ed avrà l’ obbligo di versare questa somma entro giorno 16 del mese successivo al pagamento tramite un Modello F24 con il Codice Tributo 1040. Avrà anche un altro obbligo cioè quello di consegnare al Consulente, entro Febbraio dell’ anno successivo, una Certificazione che attesti l’ effettivo versamento delle somme trattenute come Ritenuta d’ Acconto

Altri limiti della Prestazione Occasionale

Come avrai avuto modo di notare la Prestazione Occasionale è uno strumento molto limitante per un Consulente. Oltre ai limiti già descritti (impossibilità di lavorare più volte l’ anno con lo stesso Committente, durata massima della Prestazione di 30 giorni, presenza della Ritenuta d’ Acconto) ve ne sono altri. Il limite più importante prevede l’ impossibilità di pubblicizzare la propria Attività Professionale

La Prestazione Occasionale, in quanto tale (occasionale) non permetterà ad un Consulente di pubblicizzarsi in alcun modo. Non sarà quindi possibile:

  • stampare biglietti da visita o ogni altro materiale pubblicitario
  • pubblicizzarsi tramite giornali,blog o social network
  • possedere un proprio sito internet

Proprio questo’ ultimo limite credo sia il più importante. Se deciderai infatti di lavorare come Consulente adoperando la Prestazione Occasionale non potrai possedere un sito internet che pubblicizzi la tua Attività Professionale. Per ovviare a tutti questi limiti sarai obbligato ad aprire una partita IVA. Non disperare non è affatto una cattiva notizia! Ti dimostrerò adesso come l’ apertura di una Partita IVA risulti, nella maggior parte dei casi, più conveniente rispetto all’ utilizzo della Prestazione Occasionale.

Questo perché da un paio di anni è in vigore un Regime fiscale di Vantaggio ideale per tutti i Consulenti che per la prima volta si affacciano al mono del lavoro garantendo loro notevoli vantaggi fiscali e contabili

Consulente: lavorare con la Partita IVA

Il Regime Forfettario è entrato in vigore, nella sua forma definitiva, il 1 Gennaio 2016. Rappresenta ad oggi il Regime Fiscale più conveniente, adatto a tutti i Professionisti, Freelance, Commercianti ed Artigiani con fatturati da 25.000 a 50.000 Euro. Ti elencherà adesso tutti i vantaggi che il Regime Forfettario garantirà a tutti i Consulenti che decideranno di aderirvi

Iniziamo subito con una buona notizia. Per un Consulente aprire una Partita IVA nel Regime Forfettario sarà assolutamente gratuito. Non saranno presenti costi neanche negli anni successivi ed al momento di un’ eventuale chiusura.

Non saranno presenti neanche i versamenti obbligatori dei proprio Contributi Previdenziali INPS. Al contrario infatti dei Commercianti e degli Artigiani che sono obbligati al versamento annuale dei propri Contributi Previdenziali INPS fissi (circa 3.600 Euro annuali), i Consulenti verranno iscritti alla Gestione Separata INPS. Questo permetterà il versamento dei propri Contributi INPS in percentuale sul proprio fatturato e quindi senza alcun costo fisso annuale.

La percentuale di Contribuzione INPS in Gestione Separata è pari, dal 1 Gennaio 2017, al 25,72% che verrà calcolato sul Reddito Lordo (Fatturato Lordo – Costi)

I vantaggi di scegliere il Regime Forfettario sono principalmente 4:

  1. Esenzione dalla’ IVA – Tutti i Consulenti che decideranno di aderire al Regime Forfettario saranno esenti dalla’ applicazione dell’ IVA. Ciò significa che l momento dell’ emissione delle fatture non sarà necessario inserire il 22% di IVA ai propri compensi. La conseguenza sarà che un Consulente nel Regime Forfettario riuscirà ad essere molto più concorrenziale di un Consulente che sceglierà di aderire al Regime Ordinario o Semplificato in quanto le sue fatture saranno più basse del 22%
  2. Esenzione dalla Ritenuta d’ Acconto – Il Regime Forfettario, oltre ad essere esente dal’ IVA è esente anche dalla Ritenuta d’ Acconto. Precedentemente abbiamo visto come un Consulente che decida di lavorare con la Ritenuta d’ Acconto sarà obbligato ad inserire una decurtazione del 20% dei propri compensi a titolo di Ritenuta d’ Acconto. Un Consulente che deciderà di aderire al Regime Forfettario invece non subirà alcun tipo di decurtazione. Incasserà quindi il 100% della propria fattura
  3. Tasse più basse – Il Regime Forfettario ha la percentuale di tassazione IRPEF più bassa d’ Italia (ed anche d’ Europa!). La percentuale di tassazione IRPEF infatti (detta Imposta Sostitutiva) è pari al 5% per i primi 5 anni; dal sesto anno in poi sarà invece pari al 15%. Sarà inferiore anche alla tassazione prevista per la Prestazione Occasionale e per il Regime Ordinario o Semplificato che oscilla tra il 23% ed il 42%
  4. Contabilità semplificata – Oltre a godere di numerosi vantati fiscali il Regime Forfettario garantirà a tutti i Consulenti numerosi vantaggi contabili. In questo Regime di Vantaggio infatti sono state introdotte molte semplificazioni: non sarà necessario infatti predisporre ed inviare la dichiarazione IVA trimestrale ed annuale, non sarà necessario registrare le fatture e si sarà esentati dalla predisposizione ed invio degli Studi di Settore e dallo Spesometro.

Per aderire a questo Regime e goderne i rispettivi vantaggi fiscali e contabili sarà però necessario rispettarne i limiti. Nello specifico potrai usufruire del Regime Forfettario se:

  • Fatturerai da 0 a 30.000 Euro annuali. Se supererai questo limite di fatturato sarai costretto ad abbandonare il Regime Forfettario e dovrai aderire al Regime Ordinario o Semplificato
  • Le spese per i tuoi Collaboratori o dipendenti non supereranno i 5.000 Euro annuali
  • Le spese per i Beni Strumentali non supereranno i 20.000 Euro nei 3 anni precedenti
  • I tuoi redditi da Lavoro Dipendente o assimilato (ad esempio redditi da pensione) non siano superiori a 30.000 Euro nell’ anno precedente

In verità esistono molti altri requisiti da rispettare per poter aderire al Regime Forfettario,. Se vuoi essere sicuro di essere in possesso di tutti i requisiti per aderire a questo Regime di Vantaggio posso offrirti una Consulenza Gratuita. Ti basterà richiederla direttamente sul mio sito www.regime-forfettario.it. Compila il form con tutti i tuoi dati e ti richiamerò entro qualche ora. Analizzerò la tua situazione fiscale e ti consiglierò il Regime adatto alle tue esigenze.

Regime Forfettario Consulenza Gratuita

Abbiamo analizzato i vantaggi ed i limiti del Regime Forfettario. Ma nello specifico quante tasse pagherà un Consulente con questo Regime? Anche questa volta mi servirò di un esempio

Consulente: quante tasse si pagheranno?

Per poter calcolare la tassazione IRPEF ed i Contributi INPS che un Consulente dovrà pagare con il Regime Forfettario ipotizziamo il caso in cui il fatturato annuale sia pari a 30.000 Euro

Il primo passo sarà quello di calcolare il Reddito Lordo che è dato dalla differenza tra il Fatturato Lordo meno i Costi Aziendali. Prima di fare ciò è necessaria una premessa. Nel Regime Forfettario, per determinare i Costi Aziendali bisogna calcolare il Coefficiente di Redditività. Lo Stato infatti ha deciso delle percentuali di Costi Aziendali forfettarie da calcolare su ogni Attività Economica. Nel caso dei Consulenti questa percentuale di Costi Forfettaria è pari al 22% del Fatturato Lordo

Per calcolare il proprio Reddito Lordo sarà quindi necessario ridurre di questa percentuale il Fatturato Totale

Reddito Lordo = Fatturato Lordo (30.000 Euro) – 22% di Costi Forfettari

Il Reddito Lordo quindi sarà pari a 23.400 Euro

Una volta determinato il Reddito Lordo sarà possibile calcolare i propri Contributi Previdenziali INPS. Ti ricordo che la percentuale della Gestione Separata INPS è pari al 25,72%. Nel nostro esempio il nostro Consulente pagherà quindi 6.018 Euro di Contributi Previdenziali (il 25,72% di 23.400 Euro)

A questo punto possiamo calcolare con esattezza le tasse che pagherà il nostro Consulente con un fatturato di 30.000 Euro. La percentuale di Imposta Sostitutiva INPS ti ricordo essere pari al 5% ed andrà calcolata sulla differenza tra il Reddito Lordo (23.400) ed i Contributi Previdenziali INPS (6.018 Euro). Sarà quindi pari a 869 Euro (il 5% di 17.382 Euro)

In conclusione, un Consulente che fattura 30.000 Euro in un anno con il Regime Forfettario pagherà 869 Euro di tasse e 6.018 Euro di Contributi Previdenziali INPS in Gestione Separata

Rimane adesso un ultimo quesito. Quanto costerà un Commercialista per la tenuta della Contabilità?

Piccola parentesi: da pochissimi giorni ho pubblicato il mio primo libro.

Si chiama Regime Forfettario 2019 ed è un manuale che ti spiegherà tutto ciò che devi necessariamente sapere prima di aprire la tua Partita IVA. Ti spiegherò anche come risparmiare migliaia di Euro in tasse ogni anno. È in vendita esclusivamente su Amazon sia in versione cartacea (14,90 Euro) sia in versione Ebook (9,90 Euro)

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La prima guida che ti spiega il Nuovo Regime Forfettario anche se non capisci nulla di Fisco

Consulente e Partita IVA. Quanto costa un Commercialista?

La parcella media di un Commercialista “classico” per la tenuta della Contabilità di un Consulente in Regime Forfettario oscilla in medi tra i 1.000 Euro ed i 1.200 Euro annuali

Adesso però vorrei parlarti del mio Servizio di Contabilità Online. Sono un Commercialista specializzato nel Regime Forfettario ed ho sviluppato un Servizio di Contabilità Online completo. Mi occupo di tutto io, posso infatti aprire la tua partita IVA, tenere l tua Contabilità, inviare la tua Dichiarazione dei Redditi. Ti offrirò anche tutta la mia Assistenza 365 giorni l’ anno ed avrai a disposizione il mio numero di telefono personale. Tutto ciò sarà possibile farlo Online senza l’ obbligo della presenza fisica.

Il Vantaggi del mio Servizio saranno principalmente due:

  1. Ti garantirò un prezzo imbattibile. Il costo di tutto ciò sarà infatti di soli 39 Euro al mese già comprensivi di IVA
  2. Avrai la garanzia di essere seguito da uno Specialista nel Regime Forfettario. Ho deciso infatti di dedicarmi solo a questo regime di Vantaggio e conosco già tutti gli aggiornamenti e tutte le casistiche che potrai incontrare negli anni

Non sai come funziona un Commercialista Online? Ho già scritto un articolo su questo e potrai leggero qui http://www.regime-forfettario.it/quanto-costa-un-commercialista-online-e-come-funziona/

Se dovessi avere ancora dei dubbi sul Regime Forfettario o se semplicemente desideri avere maggiori informazioni sul mio Servizio di Consulenza Online potrai richiedermi una Consulenza Gratuita. Ti basterà richiederla sul mio sito www.regime-forfettario.it, compilare il form di contatto con tutti i tuoi dati e ti richiamerò entro poche ore. Cercherò di chiarire telefonicamente tutti i tuoi dubbi

Regime Forfettario Consulenza Gratuita

Ps. Ho anche un Gruppo di Discussione su Facebook riguardante il Regime Forfettario. Se vorrai iscriverti ti basterà richiedere l’ accesso qui

Spero che questo articolo ti sia stato utile, e se avessi bisogno di qualche informazione in più commentalo pure

A presto
Giampiero Teresi

Guarda il Video completo sul Regime Forfettario 

Video Regime Forfettario

7 risposte

  1. Buongiorno…..con partita iva e regime forfettario io posso svolgere le mie consulenze dove voglio? Es al mio domicilio,al domicilio del cliente, online, aprire uno studio ecc?

    1. Buongiorno Giuliana, si certo potrà svolgere le sue consulenze sia presso il suo domicilio che presso quello del Cliente

      Rimango a sua disposizione anche al mio numero personale 3286481872

      A presto

      Giampiero Teresi

  2. Buon giorno, ho solo una domanda : volevo solo sapere se si apre partita iva come libero professionista, come istruttrice di ginnastica, è davvero obbligatorio avere un consulente o un commercialista che gestisce il tutto o si può fare anche da soli “? La ringrazio in anticipo della risposta.

    1. Buongiorno Marina, non è obbligata ad avere un Commercialista che gestisca la sua apertura di partita IVA, la gestione della sua Contabilità, l’ invio della sua Dichiarazione, il calcolo delle sue tasse e Contributi INPS. Io però lo consiglio vivamente, perchè anche un solo errore potrebbe costarle molto caro.

      Se dovesse avere bisogno di una Consulenza Gratuita mi chiami pure al mio numero personale 3286481872

      A presto

      Giampiero Teresi

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