Partita IVA per hostess e promoter: come aprirla e quale regime fiscale scegliere

Tutto ciò che devi sapere per svolgere questo ruolo come libero professionista

La figura di hostess e promoter per eventi, rassegne e fiere è molto richiesta, e molte persone (soprattutto giovani) approfittano dell’ampia domanda per arrotondare uno stipendio o per pagarsi gli studi. Questo lavoro può essere svolto anche a tempo pieno? Certo che sì, ma per farlo è necessario aprire la Partita IVA.

In questo articolo ti spiegherò come eseguire questa operazione e ti indicherò la soluzione più conveniente per avere meno noie burocratiche e pagare meno tasse.

Hostess e promoter: la verità sulla prestazione occasionale

Lo strumento più utilizzato per regolamentare queste giornate di lavoro è la prestazione occasionale.

Tuttavia, questa modalità lavorativa è sfruttabile solamente in caso di lavoro saltuario. Dunque, se stai pensando di svolgere questa professione in maniera continuativa devi sapere che, in assenza di un contratto da promoter dipendente, non puoi usare la prestazione occasionale, e ora ti dirò perché.

C’è una credenza comune secondo cui la prestazione occasionale sarebbe utilizzabile in maniera illimitata fino al raggiungimento di un limite di compensi annui percepiti di 5.000 €; in realtà, tale strumento è pieno zeppo di limitazioni.

Per prima cosa, non è possibile lavorare per più di 30 giorni consecutivi. In secondo luogo, occorre rispettare il principio di occasionalità, il che impedisce a un lavoratore o a una lavoratrice di collaborare per più di una volta all’anno con lo stesso datore di lavoro. In più, c’è un altro aspetto – a mio parere importantissimo – da considerare: un prestatore occasionale non può auto promuoversi in alcun modo. E non parlo solamente dei modelli pubblicitari più tradizionali come il volantinaggio o i bigliettini da visita, ma anche delle attività sul web (blog o social media).

Insomma, parliamoci chiaro: se vuoi lavorare un paio di volte all’anno, con agenzie diverse, la prestazione occasionale può fare al caso tuo. Ma se nutri il desiderio di lavorare regolarmente, l’unico modo per operare in regola con il fisco è aprire la Partita IVA.

Leggi anche: Partita IVA fotografo: quale aprire per avere meno costi e tasse

Come si apre la Partita IVA da hostess e quanto costa l’operazione

Premesso che prima di prendere una decisione importante come quella di aprire Partita IVA sarebbe saggio consultare un buon commercialista, devi sapere che tale operazione non prevede alcun costo e ha dei tempi di esecuzione piuttosto rapidi.

Per richiedere il numero di Partita IVA e iniziare a lavorare come hostess o promoter in proprio è necessario compilare un modulo fornito dall’Agenzia delle Entrate (il modello AA9/12) e presentarlo all’ente mediante tre modalità:

  • recandoti direttamente nell’ufficio territoriale a te più vicino;
  • scaricando il modulo da Internet e inviandolo debitamente compilato all’Agenzia delle Entrate tramite raccomandata;
  • oppure, puoi aprire la Partita IVA online tramite lo studio di un commercialista.

La terza opzione, oltre a essere la più comoda, è sicuramente la più conveniente. Il motivo è semplice: un professionista del fisco può darti numerosi consigli e aiutarti a compilare in maniera corretta il modello AA9/12. Nello specifico, il commercialista è la persona che meglio di chiunque altro saprà indicarti il codice ATECO corretto per l’attività di hostess e suggerirti quale regime fiscale adottare.

A tal proposito voglio dirti che, se possiedi i requisiti, la soluzione migliore è aprire la Partita IVA a regime forfettario.

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Perché conviene adottare il regime forfettario per svolgere la professione di hostess con Partita IVA

Prima di esporti i principali vantaggi del regime forfettario, mi preme chiarire che per poterlo adottare occorre soddisfare alcuni obblighi e requisiti. Tra questi, il più importante è il rispetto del limite di fatturato annuo di 65.000 €. Se con la tua attività sforerai questo limite, potrai continuar a sfruttare i benefici di questo regime fiscale fino al 31 dicembre dell’anno di riferimento ma, a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo, dovrai obbligatoriamente passare al regime ordinario o semplificato.

Bene, chiarito questo punto, vediamo quali sono le semplificazioni gestionali e le agevolazioni fiscali in serbo per te. Per prima cosa, aprendo la Partita IVA forfettaria sarai esclusa/o dal campo IVA; dunque, non dovrai applicare il 22% di imposta sul valore aggiunto alle tue fatture, dettaglio che ti permetterà di avere un vantaggio non indifferente sui tuoi colleghi che operano con l’IVA.

Inoltre, l’esclusione dall’IVA ti libera anche dall’obbligo di eseguire i versamenti per le liquidazioni periodiche, e di presentare la dichiarazione annuale.

Questo aspetto, insieme alla tassazione bassa (di cui ti parlerò a breve), è sicuramente uno dei più vantaggiosi. Ma ce ne sono altri che dovresti conoscere, come l’esenzione dal versamento dell’IRAP e delle addizionali comunali e regionali, e l’esonero dall’obbligo di fatturazione elettronica, dallo spesometro e dagli studi di settore.

Sia dal punto di vista burocratico sia da quello economico, questi vantaggi sono inestimabili perché ti consentiranno di gestire più facilmente la tua attività e di risparmiare tanti soldi.

Leggi anche: Quanto pago se non fatturo nulla in regime forfettario?

Hostess e promoter nel regime forfettario: ecco quante tasse e contributi pagherai

Ah, già. I soldi. Visto che siamo in tema, voglio dirtelo senza troppi giri di parole: il regime forfettario ha una tassazione estremamente ridotta rispetto agli altri regimi fiscali italiani perché non prevede il pagamento delle imposte in base al reddito prodotto, ma ha un’aliquota sostitutiva fissa.

La flat tax a cui sono soggetti i forfettari è del 15%, a fronte di una tassazione minima negli altri regimi fiscali del 23%. Non solo: le nuove attività che adottano il regime forfettario possono usufruire di una riduzione per i primi cinque anni, durante i quali verseranno solamente il 5% di tasse sul fatturato lordo.

E ti dirò di più. Non solo pagherai meno tasse, ma ti sarà molto più semplice calcolarle. Questo, perché lo Stato ha stabilito che, per determinare l’importo tassabile, i forfettari debbano fare riferimento al coefficiente di redditività, un valore percentuale assegnato a ogni codice ATECO. Per l’attività di hostess, il coefficiente di redditività è del 78%, dunque è su questa percentuale del tuo fatturato totale che verserai le imposte.

Oltre alle tasse, dovrai versare anche i tuoi contributi previdenziali. Questo lo sai, vero? Bene. Ciò che forse non sai è che per questo tipo di attività non esiste una cassa previdenziale di riferimento. Pertanto, dovrai obbligatoriamente iscriverti alla gestione separata INPS. Questo modello contributivo non prevede quote fisse, dunque pagherai solo in relazione al tuo fatturato lordo (come si calcola, lo sai già) in una misura del 26,23%.

In conclusione

Bene, spero di aver chiarito tutti i tuoi dubbi circa la possibilità di lavorare in proprio come hostess o promoter. Tuttavia, anche se ora conosci meglio il regime forfettario, immagino che tu abbia la curiosità di conoscerne meglio i dettagli e i requisiti per poterlo adottare.

In questo, posso darti una mano. Da anni mi dedico esclusivamente al regime forfettario, e ne studio ogni giorno studiandone le casistiche le particolarità. Vuoi parlare con me dei tuoi programmi o farmi delle domande specifiche?

Compila il Form di Contatto sul mio sito internet www.regime-forfettario.it. Sarò io stesso a richiamarti nel giro di qualche ora per chiarire qualsiasi dubbio (tariffe comprese).

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Ti ricordo che, per qualsiasi tipo di considerazione, hai la possibilità di commentare questo articolo.

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A presto
Giampiero Teresi

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6 risposte

  1. Salve! Ho intenzione di aprire una partita iva con codice 82.30.00 (organizzazione di convegni e fiere) e mi servirò di hostess che pagherò direttamente io. Aderirò al regime forfettario. Come pago le hostess? Con una semplice ricevuta senza esporre la ritenuta di acconto? Rispetterò naturalmente il limite di 5000 euro annui di prestazioni di lavoro di terzi. E le hostess? Devono poi a fine anno presentare la dichiarazione dei redditi non avendo la ritenuta di acconto versata?? Grazie della gentile risposta che vorrà fornirmi
    Grazie

    1. Buonasera! Potrà pagare le Hostess con Prestazione Occasionale (versando la relativa Ritenuta d’ Acconto) solo se lavoreranno con Lei una tantum. In alternativa potrà collaborare con Hostess titolari di partita IVA.
      Si, ogni Hostess dovrà provvedere, in autonomia, ad inviare la propria Dichiarazione dei Redditi
      a presto
      Giampiero Teresi

  2. Salve! Dovrei iniziare a lavorare come promoter/venditore per un’agenzia che si occupa di vendita di telefonia all’interno della grande distribuzione.
    E’ richiesta apertura di partita iva. In tal caso in che codice ateco rientra l’attività?
    Ti ringrazio

    1. La vendita da promoter è equiparata al Procacciatore d’ affari.avrà quindi l’ obbligo di iscriversi in Camera di Commercio e di pagare i Contributi fissi della gestione commercianti ed artigiani. Per quqlaisasi dubbio mi chiami pure al 3286481872

      A presto

      Giampiero

  3. Buonasera! Complimenti per la chiarezza dei contenuti. Avrei una domanda per lei: ho accettato un lavoro come rappresentante/promoter di viaggi scolastici all’estero per conto di un tour operator. La mia attività include attività caratteristiche del promoter (es. informazione ed assistenza alla rete commerciale e di ricerca e cura della clientela finale) ma non si limita ad esse in quanto mi occupo anche di colloqui di selezione degli studenti. Secondo lei, quali codice ADECO potrebbe rappresentare al meglio la mia figura professionale? La ringrazio.

    1. Buongiorno Barbara, la scelta del Codice ATECO pè di fondamentale importanza al momento dell’ apertura di una Partita IVA. Definirà infatti la Categoria dell’ Attività (Commerciante,Artigiano o Professionista) ed i conseguenti Contributi Previdenziali. Per poter consigliare al meglio avrei bisogno di maggiori informazioni.

      Mi chiami quindi al mio numero personale 3286481872 e cercherò di chiarire i suoi dubbi

      A presto

      Giampiero Teresi

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