Come pagare il saldo e gli acconti IRPEF nel Regime Forfettario

Come pagare il saldo e gli acconti IRPEF nel Regime Forfettario. Ogni anno con l’ invio della Dichiarazione dei Redditi siamo tenuti al pagamento del saldo e degli acconti IRPEF. Analizziamo nello specifico come dovranno essere calcolati e quali sono le scadenze dei vari pagamenti

Il pagamento delle Imposte IRPEF avviene secondo l’ odiosissimo metodo del saldo e dell’ acconto. Ogni anno infatti lo Stato impone il pagamento del saldo delle Imposte dell’ anno in questione ed il pagamento di un acconto delle imposte per l’ anno successivo nella misura del 100%.
Nello specifico ipotizziamo che nel 2017 un Contribuente dichiari, tramite il Modello Unico, i redditi della sua Impresa relativa al 2016. Il Contribuente in questione sarà tenuto a pagare sia l’ IRPEF a saldo per il 2016 entro il 30 Giugno del 2017, sia il pagamento di un acconto IRPEF per l’ anno successivo (anno di imposta 2017) pari al 100% dell’ imposta calcolata nel 2016 da pagare entro il 30 Novembre.

Come pagare il saldo e gli acconti IRPEF nel Regime Forfettario

Per spiegare come pagare il saldo e gli acconti IRPEF nel Regime Forfettario mi servirò di due esempi pratici. Possono quindi capitare due casi:

  • Primo Caso – Il Contribuente è titolare da anni di una partita IVA e nel 2015 ha versato gli acconti per il 2016.
  • Secondo Caso – Il Contribuente ha aperto per la prima volta la Partita IVA nel 2016 (e dunque non ha versato nel 2015 nessun acconto per il 2016) oppure il Contribuente, nonostante fosse già titolare di partita IVA, ha scelto di non versare gli acconti per gli anni successivi.

Nel primo caso, il più conveniente, il Contribuente in questione dovrà detrarre, dal saldo dovuto per il 2016, gli acconti già versati nell’ anno precedente e provvedere al pagamento dell’ acconto per il 2017.

Esempio: ipotizziamo che il totale dei pagamenti IRPEF derivanti dal Reddito Lordo 2016 siano pari a 1.000 Euro. Ipotizziamo anche che gli acconti 2016 pagati dal Contribuente nel 2015 siano pari ad 800 Euro. In questo caso il Contribuente sarà tenuto a pagare 200 Euro di saldo 2016 (1.000 Euro dovuti meno 800 Euro già versati in ecco to nel 2015) più 1.000 Euro di acconto per l’ anno successivo. Totale 1.200 Euro

Nel Secondo caso il Contribuente in questione dovrà pagare il doppio delle tasse spettanti per il 2016. Non avendo infatti nessun acconto da detrarre per il 2016 (nel 2015 non era titolare di Partita IVA o ha deciso autonomamente di non versare nessun acconto) sarà tenuto a pagare 1.000 Euro di Imposta IRPEF relativa al 2016 entro il 30 Giugno e 1.000 Euro di acconti IRPEF 2017 entro il 30 Novembre

Vi sono dei casi in cui consiglio di non versare gli acconti IRPEF per l’ anno successivo. Può capitare infatti di decidere di chiudere la propria Partita IVA (ad esempio il 1 Gennaio 2017) ma di dover ugualmente dichiarare i propri redditi relativi al 2016. In questo caso infatti non sarà necessario calcolare e versare gli acconti per il 2017 in quanto non si sarà più in possesso di una Partita IVA e del suo relativo reddito. In questi casi dovrai chiedere al tuo Commercialista o Consulente di fiducia di provvedere a calcolare l’ Imposta IRPEF relativa al 2016 omettendo i calcoli per gli acconti relativi al 2017
Come abbiamo visto lo Stato calcola gli acconti relativi all’ anno successivo in base al Reddito Lordo prodotto nell’ anno oggetto di dichiarazione fiscale.

Può capitare però che il fatturato dell’ anno successivo si riduca notevolmente rispetto a quello dell’ anno precedente. Anche in questo caso consiglio di non calcolare e versare gli acconti per l’ anno successivo. Non avrebbe infatti molto senso versare degli acconti (pari al 100% del Reddito Lordo dell’ anno precedente molto più alto) se si è coscienti di fatturare un importo molto più basso nell’ anno successivo. Nel 2017 sarà quindi possibile versare il totale del saldo 2017 applicando ad esso un Ravvedimento Operoso (maggiorazione di interessi)

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Spero che questo articolo ti sia stato utile e per qualsiasi dubbio non esitare a commentarlo

A presto
Giampiero Teresi

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