Quale Partita IVA conviene aprire?

Chi desidera aprire una Partita IVA per l’anno 2019 si trova a scegliere tra diversi regimi fiscali: quale conviene per pagare meno tasse? Come scegliere il Commercialista? Quali pratiche è necessario sbrigare?

Sono sempre di più il numero di giovani che, in cerca di un’occupazione, decidono di aprire Partita Iva o di lavorare da casa.

Aprire una Partita IVA è relativamente facile: quel che può risultare difficile è la gestione dei vari adempimenti, ma basta affidarsi ad un buon Commercialista per evitare errori.

Ma, allora, quale Partita IVA scegliere per l’anno 2019? Beh, oltre alla Partita IVA ordinaria, molto interessante e conveniente è il Regime Forfettario 2019.

Per l’anno 2019, i requisiti e limiti del Regime Forfettario sono stati oggetto di importanti novità per effetto delle modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio.

Scopriamo cosa è cambiato e chi può accedere al conveniente Regime Forfettario 2019.

Che cos’è la Partita IVA?

Prima di capire quale Regime convenga scegliere per l’anno 2019 è bene chiarire che cos’è la Partita IVA.

Si tratta di una serie numerica composta da 11 numeri, di cui i primi 7 si riferiscono al contribuente, mentre i 3 seguenti identificano il Codice dell’Ufficio delle Entrate e l’ultimo ha carattere di controllo.

Tutti i professionisti autonomi, i titolari di società e tutti i Freelancer, compresi coloro che lavorano in proprio e non sono alle dipendenze di un’azienda, possono optare per questo interessante regime fiscale.

Iter per aprire una Partita IVA

Devi sapere che per aprire una Partita IVA, devi comunicare la data di inizio della tua attività: basta compilare ed inviare il modello AA9 per le ditte individuali e per i lavoratori autonomi, oppure il modello AA7 in caso di società.

Entrambi i modelli possono essere reperiti sul sito dell’Agenzia delle Entrate, devono essere compilati ed inviati allegando la carta di identità del soggetto istante.

Inoltre, è necessario scegliere il codice ATECO in relazione all’attività che ci apprestiamo ad avviare, optando anche per il regime più conveniente, come quello Forfettario, se si è in possesso dei requisiti.

A questo punto, è possibile finalmente vedersi assegnata la Partita IVA e occorre regolarizzare la propria situazione previdenziale.

Nel caso in cui si apra una ditta individuale che rientri nelle categorie dei Commercianti o degli Artigiani, è necessario recarsi anche alla Camera di Commercio.

L’iter di apertura di una Partita IVA richiede l’espletamento di una serie di step in modo certosino: per questo, per evitare di incappare in errori, è buon consiglio affidarsi ad un Buon Commercialista di fiducia.

Partita IVA Forfettaria 2019: novità

A partire dal 1° gennaio 2019 il Forfettario, anche noto come Flat tax al 15% per le Partita IVA, riguarderà i lavoratori autonomi, i Freelancer, i Liberi Professionisti e le Start Up fino a 65.000 euro di ricavi.

È questo il primo requisito da rispettare per optare per questo regime assai conveniente.

Sono stati aboliti i limiti differenziati in base al codice ATECO di riferimento, mentre resteranno i differenti coefficienti di redditività per il computo dell’imposta sostitutiva del 15% dovuta da lavoratori autonomi e Freelancer.

Per il 2020 si prevede l’estensione del Regime Forfettario a tutti i lavoratori autonomi ed alle imprese fino a 100.000 euro di ricavi.

Vediamo come funziona il conveniente Regime Forfettario per i titolari di Partita IVA con Flat Tax al 15%, tenendo conto delle succitate novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2019.

Regime Forfettario 2019: requisiti

Come già ti ho anticipato, la Legge di Bilancio ha modificato quanto previsto dalla legge n. 190 del 23 dicembre 2014, ai commi da 54 a 89 dell’articolo 1.

A partire dal 1° gennaio 2019 per accedere al regime Forfettario è previsto un limite unico, pari a 65.000 euro calcolato sull’anno d’imposta precedente.

Per la verifica del rispetto del limite di ricavi per l’accesso al nuovo Regime Forfettario, la normativa prevede che non rileveranno gli ulteriori componenti positivi indicati nelle dichiarazioni fiscali.

Inoltre, nel caso di esercizio contemporaneo di più attività contraddistinte da diversi codici ATECO, il calcolo del limite di 65.000 euro dovrà essere effettuato in base alla somma dei ricavi percepiti mediante l’esercizio delle attività.

Grazie all’abolizione dei seguenti limiti per l’accesso al Regime forfettario sarà ancora più conveniente aprire Partita IVA:

  • limite di 5.000 euro relativo alle spese per lavoro accessorio, lavoro dipendente e per compensi erogati a collaboratori,
  • limite di 20.000 euro relativo al costo per beni strumentali
  • limite di 30.000 euro relativo al reddito da lavoro dipendente percepito.

Regime Forfettario 2019: soggetti esclusi

Sono esclusi dal Regime Forfettario i seguenti soggetti:

  • titolari di Partita IVA che controllano direttamente o indirettamente società a responsabilità limitata o associazioni in partecipazione,
  • titolari di Partita IVA che esercitano un’attività d’impresa, arti o professioni e partecipano, contemporaneamente all’esercizio dell’attività, a società di persone, ad associazioni o a imprese familiari,
  • i titolari di partita IVA che percepiscono compensi da soggetti dai quali hanno percepito redditi da lavoro dipendente nei due anni precedenti o da soggetti agli stessi direttamente o indirettamente riconducibili.

Pertanto, non possono avvalersi del Regime Forfettario le Persone Fisiche che si avvalgono di Regimi Speciali IVA come:

  • Rivendita di beni usati, oggetti d’arte o da collezione
  • Attività di agricoltura, pesca, agriturismo
  • Gestione di servizio di telefonia
  • Attività di editoria
  • Vendita di monopoli di Stato
  • Attività di agenzie di viaggi e turismo

Regime Forfettario 2019 per Start Up e nuove attività

Per gli start upper e per le nuove unità di business, aprire una Partita IVA per il corrente anno 2019 sarà ancora più vantaggioso e conveniente.

Infatti, per i primi 5 anni di attività l’imposta dovuta è pari al 5%, ma occorre rispettare i seguenti requisiti:

  • la nuova attività non deve essere una mera prosecuzione di un’attività già svolta in precedenza nella forma di lavoro dipendente o autonomo,
  • il contribuente non deve aver esercitato, nei tre anni precedenti un’attività artistica, professionale o d’impresa, anche in forma associata o familiare;
  • se si prosegue l’attività svolta da un altro soggetto, i ricavi o compensi realizzati nel periodo d’imposta precedente non devono eccedere il limite pari a 65.000 euro.

Piccola parentesi: da pochissimi giorni ho pubblicato il mio secondo libro.

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Vantaggi del Regime Forfettario 2019

Riepilogando, il Regime Forfettario rappresenta l’unico Regime Fiscale vantaggioso e conveniente per i Freelancer e i Lavoratori autonomi che decidono di aprire Partita IVA.

Se possiedi tutti i requisiti sopra riportati, non ti resta che scegliere il Regime Forfettario per gli innumerevoli vantaggi fiscali e contabili che ti riporto in questo elenco:

  • nessuna emissione di fattura elettronica verso privati,
  • nessuna ritenuta d’acconto,
  • esenzione dall’IVA,
  • tassazione IRPEF più bassa,
  • semplificazioni contabili.

Quanto costa un Commercialista?

Un Commercialista “Classico” per la gestione della Contabilità di un Libero Professionista o freelance nel Regime Forfettario ha una parcella annua compresa tra i 1.000 ed i 1.200 Euro.

Adesso però voglio parlarti del mio Servizio di Contabilità Online. sono un Commercialista specializzato nel Regime Forfettario e posso offrirti un Servizio di Contabilità completamente Online: posso aprire la tua Partita IVA, tenere la tua Contabilità, inviare la tua Dichiarazione dei redditi e posso garantirti un’assistenza 365 giorni l’anno.

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P.S. Esiste un gruppo Facebook creato da me, totalmente dedicato al Regime Forfettario. Se vorrai prendervi parte potrai iscriverti in qualsiasi momento, ti basterà cliccare qui 

A presto
Giampiero Teresi

Guarda il Video completo sul Regime Forfettario

Video Regime Forfettario

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