Come aprire una partita iva: costi e modalità

Tutto ciò che vorresti sapere sull’apertura della partita iva in Italia.

Nel nostro Paese sono tantissime le persone che cercano di realizzare un sogno nel cassetto e realizzarsi professionalmente in maniera autonoma.

Non parliamo solo di giovani, ma anche di persone con una certa esperienza lavorativa alle spalle che a un certo punto decidono di mettersi in gioco e avviare un’attività in proprio.

Se anche tu vorresti metterti alla prova con te stesso e preferiresti avere un business tutto tuo piuttosto che svolgere un lavoro da dipendente, probabilmente sarai consapevole che per farlo dovrai aprire una partita iva.

Da qui la necessità di informarti sui vari aspetti e le varie implicazioni che comporta questa decisione, a partire dalle modalità di apertura ai tempi, ai costi e alle diverse opportunità a disposizione.

Partiamo dal principio e vediamo quali azioni sono necessarie per iniziare.

Come si ottiene il numero di partita iva?

Per esercitare una professione in proprio in maniera regolare, sia da soli che in società, è obbligatorio richiedere il numero di partita iva.

Ma di cosa si tratta?

La partita iva consiste in un codice numerico di 11 cifre che di fatto va ad identificare un soggetto fiscale.

Il compito di rilasciare questo codice spetta all’Agenzia delle Entrate, ente al quale dovrai inviare una richiesta formale di attribuzione di partita iva entro un periodo di 30 giorni dall’inizio della tua attività in proprio.

Per comunicare la tua richiesta dovrai compilare in tutte le sue parti un modulo scaricabile online dal sito dell’ente preposto.

Per l’apertura di una partita iva da parte di una persona fisica è necessario compilare il modello AA9/12, in caso di società il modello AA7/10.

Le modalità di presentazione di questi modelli debitamente compilati possono essere le seguenti:

  • rivolgendoti direttamente all’ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate, ricordandoti di portare con te un documento;
  • inviando la documentazione tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, con in allegato una copia del tuo documento di riconoscimento;
  • procedendo all’invio telematico mediante il software scaricabile dal sito dell’Agenzia.

All’interno della domanda dovrai indicare diversi dati che avranno un peso importante sulla tua attività, come ad esempio il codice Ateco di riferimento, che identifica il tipo di attività svolta, e il regime fiscale che intendi utilizzare.

Riguardo al regime fiscale, si tratta di una scelta che può fare davvero la differenza in molti casi. Ma ci focalizzeremo su questo aspetto tra poco.

Quali sono le tempistiche in cui viene assegnata la partita iva?

Come abbiamo già anticipato prima, per agire nel pieno rispetto della legge è fondamentale formalizzare la richiesta di partita iva all’Agenzia delle Entrate entro e non oltre il trentesimo giorno dall’inizio della tua attività.

Per quanto concerne invece i tempi di rilascio del tuo numero di partita iva, questi possono variare.

Generalmente per le persone fisiche l’attribuzione del codice è pressoché immediata; nel giro di 24 ore infatti l’autorità provvede al rilascio.

Nel caso in cui la richiesta riguardasse una società invece, i tempi potrebbero allungarsi, ma la prassi vuole che entro 15 giorni la pratica sia portata a termine con successo.

Quale partita iva conviene aprire?

In Italia esistono 3 diversi regimi fiscali adottabili:

Se stai pensando di aprire una partita iva nel 2021 è fondamentale che tu sappia quale tra questi regimi fiscali si adatti meglio alle peculiarità della tua futura attività.

Ognuno di questi inquadramenti fiscali ha degli oneri che si differenziano tra loro sia per costi e adempimenti di gestione che per il pagamento delle imposte e dei contributi.

Parlando di convenienza, il regime forfettario è certamente quello che include maggiori vantaggi e agevolazioni, nonché il più economico.

Ma non tutti possono farne parte.

Se ad esempio sei un libero professionista o una ditta individuale, rispettando determinati requisiti hai la possibilità di adottare questo regime fiscale di partita iva agevolata.

Diverso è se invece vuoi avviare un’attività in forma societaria. In tal caso quest’opportunità ti è preclusa a prescindere.

Piccola parentesi: potrebbe interessarti il mio nuovo libro.

Si chiama Regime Forfettario 2020 ed è un manuale che ti spiegherà tutto ciò che devi necessariamente sapere prima di aprire la tua Partita IVA. Ti spiegherò anche come risparmiare migliaia di Euro in tasse ogni anno. È in vendita esclusivamente su Amazon sia in versione cartacea (15,50 Euro) sia in versione Ebook (9,90 Euro)

Vuoi conoscere meglio il Regime Forfettario?

Regime Forfettario 2022

La prima guida che ti spiega il Nuovo Regime Forfettario anche se non capisci nulla di Fisco

Aprire la partita iva all’estero? Si, ma non se vivi e lavori in Italia.

A causa della pressione fiscale piuttosto alta, capita spesso di sentir parlare dell’opportunità di aprire la partita iva in un Paese straniero, magari un posto in cui la tassazione è molto bassa.

Ma siamo sicuri che sia una buona idea?

Beh, nulla ti vieta di trasferirti all’estero e di intraprendere un’attività in proprio aprendo una partita iva. Ma nel caso in cui si intendesse operare in Italia questa è una mossa molto rischiosa.

Infatti, per quanto aprire una partita iva all’estero sia assolutamente legale, non è possibile farlo continuando ad operare e a risiedere in Italia senza pagarci le tasse.

Le norme fiscali italiane ed internazionali individuano la sede fiscale di un’attività in base a dove essa abbia il potere di chiudere contratti e a dove siano svolti i compiti amministrativi.

Pertanto, operando in Italia con una partita iva straniera a queste condizioni rischi seriamente di incorrere in guai seri col fisco per:

  • esterovestizione
  • stabile organizzazione occulta

Le conseguenze di tali reati possono essere molto compromettenti in quanto oltre alle pesanti sanzioni, che vanno dal 120% al 240% delle imposte evase, avrai una responsabilità giuridica illimitata.

Cosa significa?

Che sarai obbligato a rispondere dei debiti maturati col fisco con tutto il tuo patrimonio personale.

Prima di lasciarti convincere da qualche buontempone a operare in questo modo perciò, provvedi ad informarti bene in modo da non cascare in simili tranelli.

I costi da affrontare con la partita iva.

Essere titolari di partita iva significa assumersi la responsabilità di tutti gli aspetti legati all’attività lavorativa svolta.

Dovrai quindi provvedere ad onorare diversi impegni e costi.

Tra gli adempimenti di una partita iva figurano genericamente operazioni come:

  • emissione delle fatture
  • compilazione di registri contabili
  • pagamento delle imposte e dei contributi
  • dichiarazione e liquidazione dell’iva
  • dichiarazione dei redditi

Naturalmente in base al tipo di attività e alla forma giuridica i costi possono variare.

In un regime fiscale ordinario ad esempio, la tassazione si calcola in relazione alle aliquote IRPEF, che prevedono diversi scaglioni:

  • 23% per i redditi fino a 15.000 €;
  • 27% per i redditi compresi tra i 15.001 € e i 28.000 €;
  • 38% per i redditi compresi tra i 28.001 € e i 55.000 €;
  • 41% per i redditi che vanno dai 55.001 € e i 75.000 €;
  • 43% per redditi superiori ai 75.000 €.

Oltre a questo esistono anche altri adempimenti, come l’IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive) e le tasse comunali.

Nel regime forfettario invece il pagamento delle imposte è su aliquota fissa del 5% sull’utile per i primi 5 anni di attività e del 15% dal sesto anno in poi. In più questo regime fiscale è esente da iva e da ritenuta d’acconto e comprende diverse semplificazioni gestionali.

Ovvio è che adottando il forfettario non potrai mai sforare il limite di fatturato totale annuo, fissato a 65.000 €, pena l’uscita da esso nell’anno successivo.

Oltre a questi obblighi fiscali, dovrai sostenere i costi del commercialista, dei contributi INPS, dell’iscrizione alla Camera di Commercio e all’INAIL (nei casi in cui è previsto), dell’affitto qualora la tua attività necessiti di una sede operativa e di tutte le spese di gestione.

Come si versano i contributi con partita iva?

Per quanto riguarda i contributi previdenziali, a differenza del lavoro da dipendente in cui questi vengono versati dal datore di lavoro, aprendo una partita iva dovrai farti carico in prima persona di questi versamenti.

Se sei un professionista con un albo di riferimento dovrai attenerti alle regole stabilite dalla cassa previdenziale di quel determinato settore.

Se invece sei un artigiano o un commerciante sarai obbligato a sottostare alla Gestione Artigiani e Commercianti INPS. Questo implica che potresti dover effettuare due tipi di versamento:

  • Contributi fissi
  • Contributi eccedenti sul minimale

I contributi fissi sono dovuti anche qualora il fatturato annuo della tua attività fosse pari a 0 e devono essere versati trimestralmente per un totale di circa 3.800 €.

I contributi eccedenti sul minimale vengono richiesti solo quando il reddito che deriva dalla tua attività supera un minimale che viene aggiornato annualmente dall’INPS.

In tal caso, sarai tenuto a versare ulteriori contributi calcolati su base percentuale per l’importo che eccede rispetto al limite minimo di reddito indicato dall’INPS.

Se invece sei un professionista senza albo di riferimento e non fai parte della categoria degli artigiani e commercianti, dovrai per forza iscriverti alla Gestione Separata INPS.

Questa è senza dubbio la forma più conveniente in quanto non prevede versamenti fissi ma i contributi sono calcolati su base percentuale del 25,72% rispetto al reddito prodotto con la tua partita iva.

Pertanto nel caso paradossale in cui non dovessi fatturare nulla durante un anno, non sarai tenuto a versare alcun contributo INPS.

Insomma, aprire la partita iva è un impegno serio che necessita di un’adeguata preparazione e consapevolezza, ragion per cui è una scelta responsabile rivolgersi sempre ad un buon commercialista prima di prendere qualsiasi decisione.

Vuoi aprire una partita iva? L’importanza del commercialista.

Lavorare in proprio con partita iva può avere dei pro e contro, ma per far sì che i primi soppiantino in maniera decisa i secondi, è fondamentale agire con senso di responsabilità.

Ti stai addentrando in un mondo pieno di strade tortuose e sentieri che a prima vista potranno sembrarti inesplorati, ma che in realtà puoi percorrere senza patemi d’animo se hai con te qualcuno che ti guida passo dopo passo.

Il commercialista è una figura importantissima che ti può indirizzare nella direzione giusta fin dapprima di aprire la tua partita iva.

Egli infatti è in grado di elaborare un business plan per la tua attività e indicarti le varie opportunità a tua disposizione, compresa l’eventualità di aprire una partita iva forfettaria.

Colgo l’occasione in tal senso per parlarti del mio Servizio di Contabilità Online.

Al contrario di quasi tutti i Commercialisti, io ho deciso di focalizzarmi esclusivamente sul Regime Forfettario e ad oggi vengo reputato uno dei massimi esperti in Italia.

Il mio Servizio di Contabilità è sviluppato completamente Online e non sarà mai necessaria la presenza fisica. Nello specifico mi occuperò di:

  • Aprire la tua Partita IVA
  • Inviare la tua Dichiarazione dei Redditi
  • Gestire la tua Contabilità
  • Offrirti la mia Assistenza Personale 365 giorni l’anno

Anche il costo del mio Servizio è molto più conveniente rispetto alla media delle parcelle della maggior parte dei commercialisti. Infatti la mia consulenza è legata alle seguenti tariffe:

  • abbonamento trimestrale 117 euro (39 euro al mese),
  • abbonamento semestrale 217 euro (36 euro al mese),
  • abbonamento annuale 397 euro (33 euro al mese).

Se vuoi fissare una consulenza con me per capire se la tua idea imprenditoriale è compatibile col regime forfettario, compila il form sul sito www.regime-forfettario.it.

Mi impegnerò a contattarti entro qualche ora per darti tutte le informazioni di cui necessiti!

Richiedi-Consuelnza-Gratuita

Ti ricordo che per qualsiasi tipo di considerazione hai la possibilità di commentare questo articolo.

P.S. Ho anche creato un Gruppo di discussione Facebook riguardante il Regime Forfettario, se vorrai prenderne parte, ti basterà cliccare qui per iscriverti.

A presto
Giampiero Teresi

Guarda il Video completo sul Regime Forfettario

Video Regime Forfettario

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vuoi maggiori informazioni?
Prenota subito la tua
consulenza gratuita

Per offrire un servizio impeccabile ho deciso di limitare il numero massimo di clienti seguiti e sono vicino al limite.

Per questo motivo accetto solo
3 nuovi clienti ogni mese.

Se sei davvero interessato ti consiglio di contattarmi ora, per evitare attese.