Lavorare da casa: serve la Partita IVA?

Lavorare da casa: serve la Partita IVA? Al giorno d’ oggi tantissimi Professionisti o Freelance hanno deciso di intraprendere un’ attività svolgendola completamente da casa. In questo articolo analizziamo tutto quello che bisogna sapere per poter lavorare da casa in regola con il Fisco. Analizziamo inoltre quando sarà possibile lavorare da casa con la prestazione Occasionale e quando invece sarà obbligatorio aprire una Partita IVA

Con la diffusione di internet e delle conseguenti Professioni Digitali sono nate tantissime possibilità lavorative che permettono a molti Liberi Professionisti e Freelance di poter sviluppare il proprio lavoro direttamente da casa, senza la necessità di possedere un proprio ufficio o sede lavorativa diversa dalla propria abitazione

Lavorare da casa possiede molti più vantaggi rispetto a lavorare presso un ufficio o studio. Innanzitutto ha dei vantaggi economici dovuti al risparmio di eventuali canoni d’ affitto per un ufficio ed eventuali spostamenti. Altri notevoli vantaggi sono dovuti alle riduzioni dei tempi dovuti agli spostamenti e vantaggi relativi all’ organizzazione del lavoro

Ogni Professionista o Freelance che decide di sviluppare la propria attività Professionale direttamente da casa avrà comunque l’ obbligo di regolarizzare la propria posizione con il Fisco. Dovrà quindi dichiarare i propri guadagni tramite una propria posizione fiscale

Le alternative che si pongono di fronte a chi decide di lavorare da casa in regola con il fisco sono sostanzialmente due:

  • Lavorare da casa utilizzando la Prestazione Occasionale
  • Lavorare da casa utilizzando la partita IVA

Chi si trova agli inizi della propria Attività Professionale di solito tende ad utilizzare lo strumento della Prestazione Occasionale. Questo strumento fiscale ha però notevoli limiti e non sempre risulta essere la scelta più corretta. Analizziamo i casi in cui sarà possibile lavorare da casa utilizzando la Prestazione Occasionale

Lavorare da casa con la Prestazione Occasionale

La Prestazione Occasionale è uno strumento fiscale che permette ad ogni Lavoratore Autonomo di poter lavorare occasionalmente senza l’ obbligo di aprire una Partita IVA.

Il Codice Civile la definisce così: si può definire lavoratore autonomo occasionale chi si obbliga a compiere, dietro corrispettivo, un’opera o un servizio con lavoro prevalentemente proprio, senza vincolo di subordinazione, né potere di coordinamento del committente ed in via del tutto occasionale

Sarà quindi possibile lavorare da casa con la Prestazione Occasionale a patto che:

  • La Prestazione Occasionale non superi la durata di 30 giorni nello stesso anno con un Committente
  • La Prestazione Occasionale venga svolta UNA TANTUM, cioè al massimo per una volta l’ anno, con lo stesso Committente

Il Professionista o Freelance che deciderà di utilizzare la Prestazione Occasionale per lavorare da casa dovrà quindi rispettare il Principio di Occasionalità ed il principio di Abitualità. Secondo questi due Principi non sarà possibile utilizzare la Prestazione Occasionale per più di una volta l’ anno per lavorare con lo stesso Committente. Vediamo nel dettaglio con un esempio quando potrà essere utilizzata.

Ipotizziamo un Professionista o freelance al quale venga commissionato un lavoro da un cliente (da un Committente quindi) ad esempio la realizzazione di un sito web per la durata di 20 giorni per il compenso pattuito di 6.000 Euro. In questo primo caso il Professionista o Freelance potrà lavorare da casa utilizzando la Prestazione Occasionale senza quindi aprire necessariamente la propria partita IVA

Ipotizziamo in questo secondo esempio invece un professionista o Freelance al quale venga commissionata la revisione annuale dello stesso sito internet, per un compenso pattuito di 100 Euro al mese (1.200 Euro annuali) per la durata di 2 giorni al mese (24 giorni annuali). In questo secondo caso non sarà possibile avvalersi della Prestazione Occasionale in quanto verrebbe meno il principio di Occasionalità. Sarà quindi necessario aprire una Partita IVA

Non preoccuparti, non è affatto una brutta notizia. Ti dimostrerò in questo articolo come l’ apertura di una Partita IVA risulti, nella maggior parte dei casi, una scelta molto più vantaggiosa rispetto all’ utilizzo della partita IVA anche per fatturati bassi (meno di 5.000 Euro annuii ad esempio)

Dopo aver effettuato il lavoro da casa con prestazione Occasionale (quando sarà possibile utilizzarla), il Professionista o Freelance dovrà rilasciare una Ricevuta di Prestazione Occasionale al proprio Committente. In questa dovranno essere presenti:

  • i dati fiscali del Professionista o Freelance
  • i dati del Committente
  • il numero e la data della Ricevuta Occasionale
  • la descrizione dell’ attività svolta
  • il compenso pattuito
  • la Ritenuta d’ Acconto (se il Committente è titolare di partita IVA)

Cosa è la Ritenuta d’ Acconto?

La Ritenuta d’ Acconto è lo strumento fiscale scelto dallo Stato per garantire il versamento delle imposte per Liberi professionisti e Freelance Occasionali. Rappresenta quindi una trattenuta sui compensi che servirà come anticipo per pagare le future tasse del professionista o Freelance Occasionale. La percentuale della Ritenuta d’ Acconto è pari al 20% dei compensi lordi e adesso ti spiegherò come va applicata con un semplice esempio.

Ipotizziamo che un Freelance realizzi da casa una Prestazione occasionale per un Committente per il compenso pattuito di 200 Euro

Il Freelance in questione, dopo aver svolto la Prestazione Occasionale, dovrà quindi rilasciare una Ricevuta composta in questo modo:

Imponibile = 200 Euro

Ritenuta d’ Acconto del 20% = 40 Euro

Netto da pagare = 160 Euro

Il Freelance incasserà quindi “soltanto” 160 euro. 40 euro rappresenterà quindi la Ritenuta d’ Acconto che verrà defalcata e trattenuta dai compensi.

Che fine fa quindi la Ritenuta d’ Acconto?

Di sicuro questa somma non rimarrà in tasca al Committente, o almeno non per molto tempo. Il Committente, cioè colui che ha commissionato il lavoro, avrà quindi l’ obbligo di trattenere questa somma e dovrà versarla allo Stato entro il giorno 16 del mese successivo al pagamento tramite un Modello di pagamento F24. Si trasformerà quindi in “Sostituto d’ Imposta” ma avrà anche un altro obbligo, cioè quello di consegnare entro Febbraio dell’ anno successivo una Certificazione dell’ effettivo versamento della Ritenuta d’ Acconto

Prestazione Occasionale: vietato pubblicizzarsi!

Abbiamo già parlato dei limiti della Prestazione Occasionale, ma ne rimane un altro, forse il più importante. Lavorare da casa con la prestazione Occasionale infatti non ti permetterà di pubblicizzare la tua attività Professionale.

La Prestazione Occasionale, in quanto tale, non può essere sponsorizzata in nessun modo. Non potrai infatti:

  • predisporre e stampare dei bigliettini da visita
  • pubblicizzarti con qualsiasi materiale pubblicitario
  • fare pubblicità alla tua attività mediante giornali o radio
  • possedere un sito internet che pubblicizzi la tua attività

Questo ultimo punto è, al giorno d’ oggi, il più penalizzante. Internet è lo strumento più potente per acquisire nuovi potenziali clienti, ma se sceglierai di lavorare con la Prestazione Occasionale non potrai possedere un sito internet che serva a pubblicizzare i tuoi servizi o prodotti. potrai in ogni caso possedere un sito o un blog a patto che in esso non sia presente nessun messaggio esplicito utile ad auto-pubblicizzarsi.

Per ovviare a tutti questi limiti dovrai quindi aprire una partita IVA. Se hai deciso di lavorare da casa come Professionista o Freelance sarai quindi obbligato ad aprire una Partita IVA quando:

  • effettuerai prestazioni lavorative con lo stesso Committente per più di una volta l’ anno, o per la durata superiore a 30 giorni all’ anno
  • deciderai di pubblicizzare la tua Attività Professionale con un sito internet o con qualsiasi altro mezzo pubblicitario
  • vorrai trasformare un lavoro saltuario e occasionale nel tuo vero lavoro, anche agli occhi dei tuoi Clienti
  • vorrai risparmiare sulle tasse (si, è proprio così!)

L’ utilizzo di una Partita IVA il più delle volte risulterà addirittura più conveniente rispetto alla Prestazione Occasionale anche per fatturati inferiori a 5.000 Euro annui. Questo perché dal 1 Gennaio 2016 è stato introdotto un Regime Fiscale Agevolato, chiamato Regime Forfettario. Questo Regime è l’ ideale per tutti quei Professionisti e Freelance che per la prima volta si affacciano al mondo del lavoro perché riesce a garantire loro una tassazione davvero vantaggiosa e notevoli semplificazioni fiscali e contabili. Analizziamo nello specifico come funziona

Lavorare da casa: aprire una Partita IVA

Il Regime Forfettario rappresenta l’ unico Regime Fiscale di Vantaggio esistente oggi in Italia. È il successore del vecchio Regime dei Minimi ed ha molti lati in comune con il suo predecessore. Prima di iniziare l’ analisi sul suo funzionamento ti avverto subito. Se la tua attività Professionale fatturerà da 0 a 30.000 Euro annui devi necessariamente scegliere il Regime Forfettario, ti permetterà di risparmiare migliaia di Euro in tasse

Iniziamo subito con una bella notizia: aprire una partita IVA con il Regime Forfettario per un Professionista o Freelance è gratuito. Non sarà presente alcun costo fisso anche per mantenere aperta la propria Partita IVA negli anni.

Al contrario delle Categorie dei Commercianti ed Artigiani, i Freelance ed i Liberi Professionisti appartengono alle Categorie Professionali. Ciò consentirà di pagare i propri Contributi Previdenziali e le proprie tasse in percentuale sul proprio fatturato, dunque senza alcun costo fisso annuale.

Al contrario, i Commercianti ed Artigiani saranno tenuti al pagamento di Contributi INPS fissi (circa 3.600 Euro annuali) anche in assenza di fatturato.

Ma le agevolazioni non sono finite qui. Il Regime Forfettario infatti presenta molti vantaggi rispetto a tutti gli altri Regimi Fiscali. Te li elenco brevemente:

  • Non ha IVA – Il Regime Forfettario è un Regime Fiscale esente IVA. Non sarà quindi necessario inserire l’ IVA nelle proprie fatture. Il risultato sarà che un Professionista o Freelance nel Regime Forfettario risulterà moto più competitivo rispetto ad un concorrente nel Regime Ordinario o Semplificato (i Regimi con IVA per intenderci) proprio perché le sue fatture saranno inferiori del 22%
  • Non ha Ritenuta d’ Acconto – Oltre ad essere esente IVA, il Regime Forfettario è esente anche dalla fastidiosissima Ritenuta d’ Acconto. Abbiamo visto poco fa come un Professionista o Freelance che utilizzi la Prestazione Occasionale vedrà i propri compensi decurtati del 20% dalla Ritenuta d’ acconto. Chi sceglierà invece di utilizzare la Partita IVA nel Regime Forfettario non avrà invece alcuna decurtazione. Riceverà infatti il 100% dei propri compensi senza alcuna trattenuta
  • Tassazione ridotta – Il Regime Forfettario ha le tasse più basse di qualsiasi altro Regime Fiscale. La tassazione IRPEF, detta Imposta Sostitutiva, infatti è pari al 5% per i primi 5 anni. Dal sesto anno in poi sarà pari al 15%. La percentuale di tassazione IRPEF di qualsiasi altro Regime Fiscale sarà compresa tra il 23% ed il 42%
  • Contabilità semplificata – Oltre ad avere notevoli vantaggi fiscali, il Regime Forfettario ha anche grandi vantaggi contabili. I Professionisti o Freelance che sceglieranno questo Regime saranno infatti esentati dall’ invio della Dichiarazione IVA trimestrale ed annuale, dal’ invio degli Studi di Settore, dallo Spesometro, dalla registrazione delle fatture. Una contabilità davvero molto più semplice!

Aprire una Partita IVA nel Regime Forfettario per Professionisti e Freelance che decideranno di lavorare da casa avrà anche degli obblighi di rispettare:

  • il limite dei ricavi non deve superare il limite di 30.000 Euro annuali
  • le spese per collaboratori non devono superare i 5.000 Euro annuali
  • l’ eventuale reddito da lavoro dipendente non deve essere superiore a 30.000 Euro nell’ anno precedente 
  • l’ eventuale acquisto di Beni Strumentali non deve superare i 20.000 Euro

Ti sembra complicato tutto ciò? Se dovessi averne bisogno posso offrirti una Consulenza Gratuita. Ti basterà richiederla sul mio sito www.regime-forfettario.it. Compila il form con tutti i tuoi dati, ti richiamerò entro 12 ore e cercherò di chiarire tutti i tuoi dubbi

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Lavorare da casa con Prestazione Occasionale o Partita IVA: cosa scegliere?

Abbiamo visto pregi e difetti sia della Prestazione Occasionale che dell’ apertura di una Partita IVA nel Regime Forfettario. Ma alla fine cosa dovrà scegliere un Professionista o Freelance che vorrà lavorare da casa?

La conclusione è che converrà in ogni caso l’ apertura di una Partita IVA nel Regime Forfettario, per 4 almeno motivi:

  • Non ci sarà la Ritenuta d’ Acconto: coloro che apriranno una Partita IVA nel Regime Forfettario saranno esenti dalla Ritenuta d’ Acconto. Non avranno dunque alcun tipo di trattenuta all’ interno delle loro fatture a differenza di coloro che lavoreranno con la Prestazione Occasionale. Questi ultimi infatti vedranno i loro compensi decurtati del 20%
  • Si potranno scaricare i Costi Aziendali: coloro che apriranno una Partita IVA nel Regime Forfettario avranno la possibilità di scaricare i Costi Aziendali dal proprio fatturato. Nel Regime Forfettario i Costi aziendali saranno stabiliti in una percentuale fissa (leggi l’ articolo sui Costi Aziendali Forfettari qui). Da ciò ne conseguirà che i titolari di Partita IVA pagheranno le proprie tasse non sul totale fatturato, ma solo su una parte di esso (il Reddito Lordo), mentre coloro che lavoreranno con la Prestazione Occasionale pagheranno le proprie tasse sul totale dei compensi
  • Si pagheranno meno tasse: come abbiamo visto il Regime Forfettario ha un tassazione IRPEF davvero bassa: il 5% per i primi 5 anni e il 15% dal sesto anno in poi. Coloro che lavoreranno con la Prestazione Occasionale invece pagheranno le tasse secondo gli scaglioni IRPEF come negli altri Regimi Fiscali. La percentuale dello scaglione IRPEF più basso (da 0 a 18.000 Euro di reddito) in ogni caso è pari al 23%, dunque molto più alta del 5% del Regime Forfettario!
  • Potrai pubblicizzare la tua attività: i Professionisti o Freelance che sceglieranno di aprire una Partita IVA nel Regime Forfettario non avranno alcune limitazione nel pubblicizzare con ogni mezzo la loro Attività professionale

Oltre a questi motivi, c’ è secondo me un motivo ancora più importante a favore dell’ apertura di una Partita IVA. Questa scelta, oltre a regolarizzare la vostra posizione lavorativa sotto tutti gli aspetti fiscali, farà si che vi mostriate agli occhi di tutti i vostri clienti sotto un’ ottica molto più Professionale!

Quante tasse si pagheranno?

Ok, abbiamo analizzato tutti i vantaggi di lavorare da casa con una Partita IVA, ma in effetti quante tasse si pagheranno? Ricordandovi che non sarà presente alcun costo fisso annuale (al contrario di Commercianti ed artigiani che dovranno invece pagare circa 3.600 Euro di INPS Gestione Commercianti ed Artigiani) un Professionista o Freelance nel Regime Forfettario sarà tenuto a pagare:

  • il 5% di Imposta Sostitutiva (IRPEF)
  • il 25,72% di Contributi Previdenziali INPS

Sia l’ Imposta Sostitutiva che i Contributi Previdenziali andranno calcolati solo sul Reddito Lordo. Analizziamo con un esempio quante tasse andranno pagate:

Ipotizziamo un Professionista o Freelance titolare di Partita IVA che fatturi 20.000 Euro in un anno. Il primo passo sarà quello di calcolare il Reddito Lordo. Questo sarà dato dalla differenza tra il Fatturano annuo (20.000 Euro appunto) ed i Costi Forfettari.

Nel caso di attività professionali i Costi Forfettari saranno pari al 22% del fatturato. Quindi nel nostro caso saranno pari a 4.400 Euro

Il Reddito Lordo quindi sarà pari a 15.600 Euro (20.000 – 4.400 Euro)

La tassazione IRPEF quindi sarà pari ad Euro 780 (il 5% di 15.600 Euro)

La percentuale di Contributi Previdenziali INPS in Gestione Separata invece sarà pari a 4.012 Euro (il 25,72% di 15.600 Euro)

In conclusione, un Professionista o Freelance che fattura in un anno 20.000 Euro pagherò soltanto 780 Euro di tassazione IRPEF e 4.012 Euro di Contributi Previdenziali INPS in Gestione Separata. Il netto sarà quindi pari a 15.208 Euro

Piccola parentesi: da pochissimi giorni ho pubblicato il mio primo libro.

Si chiama Regime Forfettario 2019 ed è un manuale che ti spiegherà tutto ciò che devi necessariamente sapere prima di aprire la tua Partita IVA. Ti spiegherò anche come risparmiare migliaia di Euro in tasse ogni anno. È in vendita esclusivamente su Amazon sia in versione cartacea (14,90 Euro) sia in versione Ebook (9,90 Euro)

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Quanto costa un Commercialista per un Professionista con partita IVA?

Per la gestione della Contabilità di una Partita IVA nel Regime Forfettario, un Commercialista Classico ha una parcella media che va dai 1.000 ai 1.200 Euro.

Adesso però voglio parlarti del mio Servizio di Consulenza Online. Sono un Commercialista specializzato nel Regime Forfettario e posso aprire per te la tua Partita IVA; tenere la tua Contabilità, inviare la tua Dichiarazione dei Redditi, offrirti una Consulenza 365 giorni l’ anno. Insomma, posso fare tutto ciò che fa un Commercialista Classico ma con il vantaggio di essere Specializzato nel Regime Forfettario di farlo Online con costi contenuti

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Non sai come funziona un Commercialista Online? Ho preparato un articolo anche per questo che puoi trovare qui http://www.regime-forfettario.it/quanto-costa-un-commercialista-online-e-come-funziona/

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Spero di esserti stato utile con questo articolo. Ti invito quindi a commentarlo e a condividerlo, sarò felice di rispondere ai tuoi dubbi

Ps. Ho anche un Gruppo di discussione su Facebook sul Regime Forfettario. Se vorrai farne parte ti basterà iscriverti cliccando qui

A presto
Giampiero Teresi

Guarda il Video completo sul Regime Forfettario 

Video Regime Forfettario

12 risposte

  1. Articolo interessantissimo e molto utile. Avrei bisogno di un’informazione specifica:
    Sono un cittadino italiano senza p.iva al quale è stato chiesto di eseguire una prestazione di tipo occasionale per conto di un’azienda d.o.o slovena, il lavoro lo svolgerò autonomamente a distanza dall’Italia e con questa azienda non ho mai lavorato. E’ possibile fare la prestazione occasionale senza ritenuta d’acconto (essendo il committente estero)? ci sono delle norme specifiche da indicare per quanto riguarda gli accordi bilaterali tra Italia e Slovenia sulla doppia imposizione? E’ possibile quindi emetterla, in modo che sia regolare sia per l’Italia che per la Slovenia?

    Ringrazio in anticipo

    1. Buongiorno Mattia. Si, ti sarà possibile utilizzare lo strumento della Prestazione Occasionale anche con l’ estero solo se rispetterai tutti i requisiti descritti nell’ articolo

      In questo caso non dovrai applicare nessuna Ritenuta d’ Acconto e nessuna marca da bollo. Dovrai successivamente (l’ anno prossimo) dichiarare questi redditi nel Modello UNICO alla casella Altri Redditi. Se la Prestazione Occasionale dovesse essere continuativa ti consiglio l’ apertura di una Partita IVA nel Regime Forfettario

      Rimango a tua disposizione per qualsiasi dubbio, e se vuoi posso offrirti una Consulenza Gratuita, ti basterà chiamarmi al 3286481872

      A presto

      Giampiero Teresi

  2. Buongiorno. Sito veramente interessante e utile. Una domanda: se voglio aprire un blog e guadagnarecon le mie consulenze, con la vendita dei miei infoprodotti, ma anche con le affiliazioni, può valere lo stesso codice? Posso definirmi un professionista e non commerciante, visto che tratto di argomenti che conosco bene grazie alla mia specifica professione?
    Insomma, vorrei evitare i costi fissi INPS.
    Altro quesito: se apro il blog con altra persona chi deve aprire partita IVA: tutte e due o solo l’amministratore del blog?
    Ultima: io sono un dipendente pubblico, lavoro all’ASL…posso lo stesso aprire partita IVA con regime forfettario?
    Grazie per l’attenzione.
    Ale

    1. Buongiorno Alessandra. Se dovesse vendere le sue Consulenze sarebbe intesa come professionista, eviterebbe in questo caso i costi fissi della Camera di Commercio e si iscriverebbe alla Gestione Separata INPS per il pagamento dei suoi Contributi Previdenziali, così come per i guadagni da affiliazione.

      D’ altra parte, se dovesse vendere dei prodotti, sarebbe considerata una commerciante, in quel caso dovrebbe iscriversi in Camera di Commercio. Sviluppando attività diverse avrà la possibilità di inserire più Codici ATECO all’0 interno della sua Partita IVA

      Se apre un blog con un’ altea persona non è necessario che entrambi apriate una Partita IVA. Sarà però necessaria nel caso in cui entrambi effettuaste vendita di servizi o prodotti.

      Si, potrà contemporaneamente essere dipendente e titolare di una Partita IVA. Chieda prima il benestare all’ azienda.

      Mi chiami al 3286481872 per una Consulenza Gratuita

      A presto

      Giampiero

  3. Buonasera. Articolo molto esplicativo.
    Sono una cartomante, vorrei lavorare da casa e non so cosa sia meglio:
    – se aprire la partita iva;
    – se operare con la ritenuta d’acconto;
    Inoltre quante tasse dovrei pagare?
    Desidererei una delucidazione in merito.
    Grazie per la risposta che mi darete.
    Francesca 18/10/2017

    1. Buongiorno Francesca, per poterle consigliare la soluzione migliore avrei bisogno di maggiori informazioni.

      Per qualsiasi dubbio sarò a sua disposizione anche telefonicamente al mio numero personale 3286481872

      A presto

      Giampiero Teresi

  4. Buongiorno,
    mi sono appena iscritta a un sito per freelancer chiamato UPWORK per effettuare traduzioni, i pagamenti e l’incontro tra domanda e offerta avvengono su questo sito con una percentuale trattenuta dal sito stesso.
    Siccome non so ancora se e quanto guadagnerò, devo aprire subito una partita IVA comunque o c’è un tetto entro il quale non è necessaria? In aggiunta io ho un lavoro full time a tempo indeterminato da lavoratore dipendente e l’attività di freelancer sarebbe in aggiunta, almeno finchè non capisco se posso guadagnare abbastanza da mantenermi, quali sono i miei obblighi fiscali?
    Grazie mille!

    1. Buongiorno Ilaria, nell’ articolo ho spiegato esattamente i casi in cui sarà necessario aprire una Partita IVA che dipendono solo in parte dal reddito ricevuto. Sarà ancora più importante rispettare il Principio di Occasionalità

      Per qualsiasi dubbio sarò a sua disposizione anche telefonicamente al mio numero personale 3286481872

      A presto

      Giampiero Teresi

  5. Dovrei aprire una partita iva per avere l anticipazione deiva come commerciante usato naspi per poi aprire un negozio.come devo muovermi

    1. Buongiorno Andrea, per qualsiasi dubbio sarò a tua disposizione anche telefonicamente al mio numero personale 3286481872

      A presto

      Giampiero Teresi

  6. buongiorno, intento complimenti per il suo lavoro….io sto valutando un po molte strade….quindi piu idee e concetti chiari , piu avro la capacita di decidere il da farsi.Dunque nel regime forfettario con partita iva si ci puo’ iscrivere anche si apre uno studio? e un altra domanda si puo’ oltre che fare consulenze ecc farne pure al proprio domicilio o cambiano le cose? grazie ancora

    1. Buongiorno Giuliana, si potrai usufruire del Regime Forfettario sia se tu dovessi avere un tuo studio sia nel caso in cui dovessi scegliere la tua residenza come sede dell’ attività

      Per qualsiasi dubbio sarò a tua disposizione anche telefonicamente al mio numero personale 3286481872

      A presto

      Giampiero Teresi

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