Vuoi aprire la Partita IVA, ma non sai quali sono i documenti necessari da allegare al Modello da presentare all’Agenzia delle Entrate? Continua a leggere questa guida e scoprirai tutti consigli e i segreti per lavorare con la Partita IVA. Quale regime fiscale è più conveniente per l’anno 2019? Quali sono i documenti per aprire la Partita IVA? Scopriamolo!
Aprire la Partita IVA: quando è obbligatorio?
Vuoi diventare Freelancer? Hai un sogno nel cassetto da realizzare e non sai da dove partire per iniziare a lavorare in proprio e per aprire la Partita IVA? Niente paura!
Devi sapere che anche a 40 anni è possibile mettersi in proprio e intraprendere una Libera Professione o un Lavoro autonomo o lanciare una Start Up.
Insomma, le idee imprenditoriali sono davvero infinite e le opportunità di fare business online sono tantissime.
L’importante è trovare l’idea imprenditoriale giusta e quella che sappia davvero soddisfare i propri bisogni e passioni.
Ma, quando è davvero obbligatorio aprire la Partita IVA? Già ci eravamo occupati di questo aspetto, ma torniamo a fare chiarezza! Non sempre si hanno le idee chiare sulle modalità e su quali sono i documenti necessari per aprire la Partita IVA,
Deve essere chiaro a tutti che è cogente aprire la Partita IVA quando si inizia ad esercitare una professione con continuità ed abitualità.
Anche le Start Up che avviano un’attività di impresa, a prescindere dal settore in cui operano, devono aprire la Partita IVA e adempiere a tutti gli oneri fiscali, amministrativi e previdenziali richiesti dalla normativa vigente.
In sintesi: è obbligatorio presentare il modello AA9/12 o AA7/10 ed allegare i documenti per aprire la Partita IVA quando si svolge un’attività professionale con regolarità, stabilità e sistematicità.
Se si lavora come dipendenti è possibile aprire la Partita IVA? E, se si lavora il week end tutto l’anno è obbligatorio aprire la Partita IVA? La risposta è affermativa dato che l’attività NON è occasionale.
Una volta chiaro il fatto che si deve aprire la Partita IVA quando si inizia a svolgere con continuità e sistematicità un’attività di business, è necessario valutare i costi di mantenimento e la necessità di pagare i contributi previdenziali all’INPS.
Dunque, aprire la Partita IVA non conviene a chi svolge un’attività occasionale e, comunque, con guadagni non sostanziosi.
Aprire una Partita IVA significa regolarizzare la propria posizione fiscale: in ogni caso, il numero deve comparire sul sito web istituzionale, sulle fatture e su tutti i documenti fiscali su cui è necessario riportare la Partita IVA.
Documenti apertura Partita IVA: come procedere?
Per essere certi di inviare tutti i documenti necessari all’apertura della Partita IVA, si consiglia di rivolgersi ad un Commercialista di fiducia.
Costituita da undici cifre, la P.IVA può essere richiesta dal contribuente anche in altre modalità:
- a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno con le due copie dei modelli succitati a cui allegare il documento d’identità del richiedente,
- attraverso l’Agenzia delle Entrate,
- all’ufficio del Registro imprese della Camera di Commercio
- telematicamente grazie al modello della Comunicazione Unica.
I due moduli sono scaricabili dal sito dell’Agenzia delle Entrate per procedere con la richiesta di inizio attività. I dati contenuti sui documenti necessari per aprire la Partita IVA saranno oggetto di controllo e di elaborazione da parte degli enti competenti (Agenzia delle Entrate, INPS, INAIL, Camera di Commercio, etc.).
Documenti per aprire Partita IVA Forfettaria 2019: i Modelli necessari
Prima di analizzare i documenti necessari per aprire la Partita IVA Forfettaria, devi sapere che la nuova Legge di Bilancio 2019 ha introdotto la Flat Tax al 15% o al 5% (per i primi 5 anni di attività) che ha revisionato la normativa previgente relativa al Regime Forfettario.
Ma, per scegliere il Regime Forfettario 2019, è necessario rispettare l’unico requisito richiesto: non eccedere il limite di fatturato esteso a 65.000 Euro per tutti i Codici ATECO e per tutte le attività di business.
Chi può presentare i documenti per aprire la Partita IVA Forfettaria? Tutte le Persone Fisiche che rispettivo il limite sopra citato possono affidarsi ad un Commercialista.
Anche chi è già in possesso di una Partita IVA nel “vecchio” Regime Forfettario o Regime dei Minimi, può valutare la possibilità di scegliere Il Forfettario, purchè abbia maturato ricavi inferiori a 65.000 Euro durante l’anno 2018.
Piccola parentesi: da pochissimi giorni ho pubblicato il mio secondo libro.
Si chiama Regime Forfettario 2019 ed è un manuale che ti spiegherà tutto ciò che devi necessariamente sapere prima di aprire la tua Partita IVA. Ti spiegherò anche come risparmiare migliaia di Euro in tasse ogni anno. È in vendita esclusivamente su Amazon sia in versione cartacea (14,90 Euro) sia in versione Ebook (9,90 Euro)
Per quanto concerne i documenti necessari per aprire la Partita VA Forfettaria, le imprese individuali e lavoratori autonomi devono presentare il Modello AA9/10, mentre tutti gli altri soggetti devono compilare un altro modello, chiamato AA7/12.
Per richiedere l’inizio di un’attività di business, nel caso in cui non si sia residenti, si deve presentare il Modello ANR/3.
Ovviamente, se non si vuole cadere in errore, si può contattare il proprio Commercialista di fiducia al quale affidare la pratica di apertura della Partita IVA.
Oltre a presentare i documenti, si è tenuti a comunicare il Codice ATECO corretto per inquadrare l’attività di business svolta, e iniziare a versare i contributi previdenziali.
Aprire Partita IVA Forfettaria 2019: quanto costa il Commercialista?
Ma, allora quanto costa il Commercialista che rappresenta uno dei costi fissi da valutare per coloro che presentano i documenti per iniziare a lavorare in proprio? Forse, non conosci ancora il mio Servizio di contabilità online che differisce dal “classico” ed oneroso Studio di Commercialisti.
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A presto
Giampiero Teresi