Stai svolgendo l’attività di Psicologo e hai deciso finalmente di metterti in proprio e aprire una partita Iva in un regime agevolato come quello Forfettario?
Allora questa guida è quello che ti serve per comprendere il percorso ad oggi richiesto per diventare psicologo, il Codice Ateco da scegliere in base alla tua professionale e le procedura per una corretta apertura della partita Iva Psicologo.
Come diventare psicologo, ecco i primi passaggi fondamentali
Innanzitutto ciò che ti occorre è conseguire il titolo di studio di Laurea in Psicologia, facendo riferimento alle classi ad oggi vigenti in tale ambito come:
- LM 51, laurea magistrale.
- 58/S, laurea specialistica.
E lo svolgimento di un tirocinio al termine della formazione specialistica con laurea. Questo tirocinio deve avere la durata di almeno un anno e pari a circa 1000 ore di attività sul campo.
Molto importante, lo svolgimento di questo tirocinio in dipartimenti o istituti universitari o in strutture idonee sia nell’ambito pubblico e sia nell’ambito privato con rilascio di apposito attestato in cui sarà indicato il proprio percorso di pratica.
A questo punto, si è pronti per svolgere l’Esame di Stato e ottenere l’effettiva abilitazione allo svolgimento di questa importante professione. Ultimo passaggio, è l’iscrizione all’Albo nella sezione A, per gli psicologi.
Apertura Partita Iva, da dove iniziare per i corretti adempimenti
Presenti tutti i presupposti di legge e in particolar modo la laurea in psicologia e il superamento del concorso per l’abilitazione, lo Psicologo è pronto per essere avviato alla libera professione e iniziare questo importante percorso mediante collaborazioni con contratto Partita IVA.
Ti occorrerà al riguardo il Modulo AA9/12 da trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate o da consegnare a mano nella sede territoriale più vicina. Questo modulo, tra l’altro, può essere scaricato gratuitamente ed è fondamentale per ottenere il codice della Partita Iva da apporre in fattura, l’autorizzazione a esercitare tale professione con la partita Iva e i successivi pagamenti delle tasse dovute in base ai guadagni percepiti.
In alternativa, è possibile richiedere questa procedura ad un Professionista di fiducia (commercialista) e che, oltre a curare la fase iniziale della apertura della Partita Iva, ti seguirà per tutti i vari adempimenti di legge previsti come il pagamento delle tasse annuali e dei contributi previdenziali.
Ti sembra tutto molto complicato? Se dovessi avere bisogno di aiuto posso offrirti una Consulenza Gratuita. Ti basterà richiederla sul mio sito www.regime-forfettario.it compilando il form di contatti con tutti i tuoi dati. Sarò io stesso a richiamarti telefonicamente entro qualche ora e cercherò di chiarire tutti i tuoi dubbi.
Codice Ateco per lo psicologo e Regime fiscale a cui poter aderire
Nella prima fase di apertura della partita Iva, è fondamentale individuare il corretto codice Ateco ovvero quel codice che identifica il tipo di attività svolta e le relative tasse da pagare in percentuale ai propri guadagni oltre che l’individuazione della cassa previdenziale a cui versare i contributi. Codice Ateco per psicologo
Nel caso dello psicologo, infatti, è da tenere presente che parliamo di una professione regolamentata da parte di un Ordine Professionale Nazionale quale ENPAP (l’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli psicologi) e il cui codice ateco è il seguente:
- 86.90.30, attività svolta dagli psicologi.
Tra l’altro, con il seguente codice Ateco, si potrà svolgere la libera professione dello psicologo e di servizi finalizzati alla salute mentale comprese le professioni di psicoanalisi e psicoterapisti.
Altra fase fondamentale, è di scegliere il Regime fiscale a cui aderire. Se si è alle prime armi e quindi il fatturato è considerevole ma comunque entro i 65.000 euro, allora il Regime forfettario è quello a cui pensare immediatamente e con vantaggi relativi all’esonero della ritenuta d’acconto e dell’Iva sui propri compensi.
Inoltre, si è esonerati da altri adempimenti richiesti nel regime ordinali come l’ISA, l’esterometro e la fattura elettronica.
Il Regime forfettario, è un regime molto conveniente a cui pensare laddove interessati a svolgere l’attività di psicologo, è che comporta anche una Flat tax al 5% o al 15%.
Di che si tratta? Di una imposta sostitutiva di tutte le tasse dovute, in una percentuale del 5% per i primi 5 anni di esercizio della propria attività e passaggio dal sesto anno in poi, ad una aliquota sostitutiva del 15%.
Fermo restando che, laddove lo psicologo resta nel range di fatturati non superiori ai 65.000 euro, potrà continuare ad utilizzare questo speciale regime agevolato senza alcun passaggio al classico regime ordinario.
Lo Psicologo rientra nelle professioni regolamentate e sottoposto alle regole previste dalla Cassa ENPAP (l’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli psicologi). L’ iscrizione all’ ENPAM dovrà avvenire entro 90 giorni dalla data di incasso della prima fattura, pena l’applicazione di sanzioni.
Per quanto riguarda i contributi previdenziali da versare, è invece importante informarsi presso lo stesso ENPAP per quanto attiene le modalità ad oggi previste. In generale, ti posso però anticipare che è previsto il versamento di una quota annuale in base al reddito prodotto e un contributo integrativo del 2% in base ai corrispettivi lordi necessari.
Ti sembra complicato? Niente paura, perché mediante la figura di esperti in ambito fiscale come il commercialista, è possibile curare tutti questi adempimenti in modo più immediato e cogliere appieno tutti i vantaggi che l’apertura di una partita Iva in regime forfettario presenta.
Piccola parentesi: da pochissimi giorni ho pubblicato il mio terzo libro.
Si chiama Regime Forfettario 2020 ed è un manuale che ti spiegherà tutto ciò che devi necessariamente sapere prima di aprire la tua Partita IVA. Ti spiegherò anche come risparmiare migliaia di Euro in tasse ogni anno. È in vendita esclusivamente su Amazon sia in versione cartacea (14,90 Euro) sia in versione Ebook (9,90 Euro)
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Un esempio di cosa dovrai pagare con la Partita Iva per Psicologo
Hai ancora dei dubbi sulla convenienza di questo regime e sui costi che una Partita Iva psicologo comporta? Con un esempio pratico ti mostro la reale convenienza di questo regime.
Immaginiamo dei compensi pari a 35.000 euro conseguiti in un anno fiscale ovvero dal primo gennaio al 31 dicembre e il caso in cui lo psicologo svolga per la prima volta questa professione e di conseguenza presenta tutti i requisiti per l’applicazione di una flat tax al 5%.
Come prima cosa, partiamo dal codice Ateco dello Psicologo ovvero il 86.90.30, che prevede un coefficiente di redditività da applicare pari al 78% per il calcolo del reddito imponibile.
35.000 euro, dovrà quindi essere moltiplicato per il 78% e per un risultato pari a 27.300 euro per il reddito imponibile su cui calcolare le relative tasse dovute. A questo punto, si potrà calcolare la flat tax pari al 5% di 27.300 ossia 1365 euro, questa cifra, è quella che sarà dovuta come imposta sostitutiva per la tassazione annuale.
Inoltre dopo il sesto anno, si dovrà applicare una aliquota del 15%, che comporterà ancora una convenienza nell’appartenenza con questo regime se si pensa che il totale dovuto non si discosta molto dalla cifra appena vista di 1365 euro.
Laddove il fatturato sia sempre di 35.000 euro, infatti, il reddito imponibile è sempre il suo 78% (27.300) e con la flat tax al 15%, sarà dovuto un importo di 4095 euro.
Come potrai notare, si tratta di ambiti di applicazione molto semplici e con pagamenti davvero equi sul fronte della tassazione.
Costo Commercialista per Psicologo
Un Commercialista “classico” per la gestione della Contabilità di uno Psicologo, titolare di una Partita IVA in Regime Forfettario, ha una tariffa media impresa tra 1.000 e 1.200 Euro.
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- trimestrale 117 euro (39 euro al mese),
- semestrale 217 euro (36 euro al mese),
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A presto
Giampiero Teresi
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