Partita IVA sviluppatore: come aprirla e lavorare da freelance

Come esercitare in proprio la professione di programmatore informatico con Partita IVA.

Quella dello sviluppatore di programmi, software informatici e app è una figura sempre più ricercata nel nostro Paese, ma non solo.

Chiunque possegga competenze informatiche e sia capace di svolgere i compiti tipici di questa professione, può tranquillamente pensare di lavorare in proprio e gestire in prima persona il proprio lavoro e il tempo libero.

Ti rispecchi in questa figura e stai pensando di avventurarti nel mercato come professionista indipendente?

Bene!

Ecco in che modo puoi sfruttare le tue capacità operando in regola col fisco.

Quando si può utilizzare la prestazione occasionale svolgendo questa professione.

Al di là del fatto che tu sia agli inizi o che abbia svolto fino a ieri questa professione alle dipendenze di qualche agenzia, ti starai domandando quali siano i passi necessari ad avviare la tua attività in maniera autonoma.

Bene, devi sapere che esiste uno strumento molto utile per poter operare in proprio senza aprire una Partita IVA, almeno inizialmente.

Questo strumento è la prestazione occasionale.

Utilizzando questa modalità, potrai fornire delle prestazioni professionali rilasciando una regolare ricevuta al posto della fattura.

Questa ricevuta, detta appunto di prestazione occasionale, dovrà contenere l’importo esatto del tuo compenso e i tuoi dati anagrafici.

In molti casi, dal compenso viene trattenuto il 20% dell’importo totale, ovvero la ritenuta d’acconto, qualora il tuo committente sia un sostituto d’imposta.

Questo significa che sarà lui a trattenere il 20% del tuo compenso per poi versarlo il mese successivo al fisco come anticipazione sulle tue tasse.

Ovviamente ci sono dei limiti all’utilizzo di questo strumento:

  • durante l’anno non è possibile incassare cifre superiori a 5.000 €;
  • non è consentito fornire una prestazione che abbia una durata superiore a 30 giorni consecutivi;
  • non potrai svolgere più di una prestazione all’anno per lo stesso committente;
  • non potrai pubblicizzare in alcun modo la tua attività.

Alla luce di queste limitazioni, converrai sul fatto che si tratta di uno strumento utile in fase iniziale, ma dal momento che rende impercorribile qualsiasi tipo di sviluppo, non può essere una soluzione definitiva.

Vediamo dunque come procedere all’apertura di una Partita IVA.

Come si apre la Partita IVA da sviluppatore.

Se sei alla ricerca di informazioni su come aprire una Partita IVA online, sappi che quest’operazione è molto semplice.

Puoi provvedere a tale richiesta sia da solo che affidandoti a un buon commercialista online o di fiducia.

Naturalmente, delegando questa procedura dovrai sostenere una minima spesa, ma avrai la certezza di non commettere errori nella compilazione del modulo necessario alla richiesta di Partita IVA.

Questo modulo, il modello AA9/12, può essere scaricato da internet o lo si può richiedere direttamente presso l’Agenzia delle Entrate.

All’interno di esso dovrai indicare:

  • i tuoi dati anagrafici e fiscali;
  • la sede dell’attività (che può essere anche casa tua);
  • il regime fiscale che vuoi adottare;
  • il codice ATECO relativo al tuo tipo di attività.

È importante che tale richiesta venga presentata entro 30 giorni dall’inizio della tua attività.

Una volta inoltrato il modulo tramite raccomandata, a mano o in via telematica, generalmente entro pochi giorni la nuova Partita IVA viene rilasciata e potrai iniziare a emettere e ricevere fatture.

Leggi anche: Fisioterapista & Partita IVA forfettaria: come aprirla per pagare meno tasse

Il codice ATECO corretto per uno sviluppatore.

Uno dei campi più importanti da compilare è quello relativo al codice ATECO.

Ma perché?

Semplice. Il codice ATECO è un vero e proprio codice identificativo della tua attività e determina ciò che puoi fare nello svolgimento della tua professione.

Nel caso di uno sviluppatore informatico, il codice ATECO corretto da utilizzare è 62.01.00 (Produzione di software non connesso all’edizione).

Con questo codice potrai progettare, creare e implementare software, pagine web, app e database o personalizzare quelli già esistenti in modo da renderli adeguati alle richieste dei clienti.

Sfrutta i vantaggi del regime forfettario.

Un altro campo importantissimo, decisivo per lo svolgimento della tua attività, è quello che riguarda la scelta del regime fiscale di appartenenza.

Qualora detenga i requisiti per farne parte, la Partita IVA forfettaria è senza alcun dubbio quella più conveniente.

Per aderire a questo regime fiscale è vincolante il rispetto del limite di fatturato di 65.000 € all’anno.

Adottando la Partita IVA a regime forfettario avrai accesso a numerosi vantaggi.

Vediamo quali!

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Le semplificazioni contabili.

All’interno del regime forfettario, potrai godere di alcune importanti semplificazioni gestionali e contabili.

Tra le più importanti c’è l’esonero dall’IVA e dalla ritenuta d’acconto: questo significa che quando emetterai una fattura, incasserai il 100% dei tuoi compensi senza dover rinunciare al 20% di ritenuta d’acconto e senza dover applicare l’IVA ai tuoi clienti.

Altre semplificazioni contabili sono rappresentate dall’assenza di:

  • studi di settore;
  • modello ISEE;
  • pagamento delle addizionali comunali e regionali;
  • pagamento dell’IRAP;
  • fatturazione elettronica;
  • dichiarazioni trimestrali IVA.

In virtù di queste agevolazioni, anche il costo per la consulenza contabile e fiscale sarà minore rispetto agli altri regimi fiscali, con un significativo risparmio.

La tassazione.

Dal punto di vista della tassazione, il regime forfettario è il più vantaggioso in Italia e tra i migliori in Europa.

Per le nuove Partite IVA, infatti, durante i primi 5 anni di attività l’aliquota unica è del 5%, mentre dal sesto anno in poi sale al 15%.

Il calcolo dell’imponibile su cui viene applicata la tassazione è abbastanza semplice, in quanto non sarai tenuto a portare in detrazione i costi effettivamente sostenuti durante l’anno, ma tale operazione verrà eseguita in maniera automatica.

In che modo?

Attraverso l’applicazione dei coefficienti di redditività che lo Stato ha stabilito per ogni settore.

Con un esempio pratico che riguarda il tuo campo, sarà sicuramente più facile per te comprendere lo scenario.

Per il codice ATECO da sviluppatore è previsto un coefficiente di redditività del 67%. Questo significa che per calcolare quante imposte dovrai pagare, dovrai prendere in considerazione questa percentuale sul tuo fatturato totale.

Il restante 33%, infatti, viene scalato in automatico poiché lo Stato ipotizza che i costi forfettari per questo genere di attività ammontino a tale percentuale.

Ipotizziamo, quindi, che durante il primo anno con la tua Partita IVA da sviluppatore incassi 10.000 €.

Vuoi sapere quante tasse pagheresti?

Semplice. Poiché il coefficiente di redditività è del 67%, calcolerai le imposte su 6.700 €, che ammonteranno a 335 € in caso di aliquota al 5% e a 1.005 € in caso di aliquota al 15%.

I contributi INPS.

Anche per il versamento dei contributi dovrai fare riferimento al coefficiente di redditività, in quanto uno sviluppatore, essendo un professionista senza cassa di riferimento, è tenuto ad iscriversi alla Gestione Separata INPS.

Nel regime forfettario, chi adotta questo modello di pagamento dei contributi è tenuto a versare il 25,98% all’INPS per la propria previdenza sociale, da calcolare sul fatturato lordo, quindi sul 67% delle entrate totali.

Il che è molto vantaggioso, in quanto pagherai sempre in relazione a ciò che fatturerai e non sarai legato, come in altri casi, a versamenti fissi.

Leggi anche: Quali sono i costi per una Partita IVA forfettaria?

In conclusione.

Hai visto quanto è conveniente il regime forfettario per uno sviluppatore?

Naturalmente per adottarlo ti sarà necessario conoscerne bene tutti gli aspetti, ed è qui che posso aiutarti!

Da qualche anno ho deciso di focalizzarmi sul regime forfettario e ho sviluppato un servizio di contabilità online basato su piani di abbonamento trimestrali, semestrali e annuali.

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A presto
Giampiero Teresi

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