Quando scade la dichiarazione dei redditi? Tutto ciò che devi sapere

Ecco quando si presenta la dichiarazione dei redditi e cosa accade se non si rispetta la scadenza

Per tantissime persone, ogni anno, puntuale come un orologio svizzero, arriva il pensiero della dichiarazione dei redditi. Chi la presenta abitualmente non ha grandi problemi a ricordare quali siano le scadenze per comunicare al fisco le proprie entrate annuali. Tuttavia, se hai deciso di aprire Partita IVA in tempi recenti o sei reduce dalla tua prima esperienza di lavoro da dipendente è probabile che questa procedura rappresenti una novità assoluta per te.

Nelle prossime righe scoprirai entro quale data va fatta la dichiarazione dei redditi e quali saranno le conseguenze se tarderai o, peggio, verrai meno a tale obbligo.

Dichiarazione dei redditi: entro quando si deve presentare

Devi sapere che la dichiarazione dei redditi prevede due tipi di modelli: il modello 730 e il modello Redditi Persone Fisiche (ex modello Unico). Il primo è riservato ai lavoratori dipendenti e pensionati, mentre il secondo riguarda i titolari di Partita IVA forfettaria, ordinaria o semplificata e le persone che hanno necessità di dichiarare i proventi ricavati all’estero.

È importante specificare questa distinzione perché, oltre ai soggetti a cui sono rivolti questi due moduli, variano anche le scadenze. Il termine di presentazione del modello Redditi Persone Fisiche ha subito diverse modifiche negli anni: in origine la scadenza era prevista per il 30 settembre, successivamente è stata spostata al 30 ottobre e, per finire, al 30 novembre. Il modello 730, invece, va presentato entro il 30 settembre. Ovviamente, in entrambi i casi, si parla della comunicazione dei redditi relativi all’anno precedente.

Tuttavia, devi sapere che le prime tasse e i primi contributi sono previsti per il 30 giugno, dunque in anticipo rispetto alla dichiarazione. Pertanto, anche se quasi ogni anno lo Stato proroga queste scadenze, è preferibile anticipare la dichiarazione dei redditi e farla combaciare con il saldo delle imposte e dei contributi.

Leggi anche: Mancata dichiarazione dei redditi: cosa succede

Scadenza del 730 e del modello Redditi superata? Ecco cosa succede

Molte persone, non avendo a disposizione tutti i documenti necessari per completare la propria dichiarazione dei redditi o per semplice dimenticanza, non la presentano. Ma quali sono le conseguenze di una simile negligenza?

Beh, per l’Agenzia delle Entrate, chi non presenta la dichiarazione dei redditi è un potenziale evasore fiscale. Pertanto, trascorsi 90 giorni dalla scadenza, scatta l’omessa dichiarazione. Si tratta di un reato a tutti gli effetti, stabilito dal Decreto Legislativo n. 74 del 2000.

Per chi vi incorre, le conseguenze sono piuttosto serie e non si limitano a sanzioni amministrative che vanno dal 120% al 140% degli importi dovuti ma non versati; tale reato è infatti perseguibile anche penalmente e può prevedere la reclusione da un anno e sei mesi a quattro anni.

Insomma, l’omessa dichiarazione dei redditi è una condizione da evitare a tutti i costi e, nel prossimo paragrafo, ti darò dei consigli per evitare di incorrervi.

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Dichiarazione dei redditi: istruzioni per regolarizzarsi con l’Agenzia delle Entrate dopo la scadenza

Voglio dirti subito una cosa che mi capita di dire spesso ai miei clienti: anche se alla data di scadenza non possiedi la documentazione completa per determinare il tuo reddito, presenta comunque la dichiarazione, anche se incompleta o con reddito a zero. In questo modo ottempererai a questo onere fiscale e avrai modo di integrare il modulo da te presentato in un secondo momento.

Questa è la strada più sensata e indolore per agire quando, per un motivo o per un altro, non si è in grado di fare una dichiarazione definitiva.

Se, invece, dovessi dimenticarti di questo adempimento (può capitare a tutti di avere un periodo in cui stress e pensieri che offuscano la mente), sappi che una volta superata la data di scadenza avrai 90 giorni di tempo per provvedere a una dichiarazione tardiva con una sanzione auto-liquidata di 25 €.

Trascorso questo termine, purtroppo, scatterà automaticamente il reato di omessa dichiarazione.

Per quanto riguarda le tasse e i contributi non versati, invece, avrai più tempo per metterti in regola con il fisco sfruttando lo strumento del ravvedimento operoso.

Leggi anche: Quando conviene fare il ravvedimento operoso per regolarizzare i pagamenti?

In conclusione

In questo articolo ti ho esposto quali sono le scadenze per presentare la dichiarazione dei redditi e ti ho dato dei consigli per evitare di subire le gravi conseguenze dell’omessa dichiarazione. Se hai ulteriori dubbi o domande in merito è probabile che tu voglia parlare con un commercialista.

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A presto
Giampiero Teresi

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