Fattura Elettronica in Regime Forfettario nel 2024: come fare?

Cosa cambia con la fatturazione elettronica obbligatoria per tutti i forfettari

Con l’avvento del 2024, l’obbligo di emettere fatture elettroniche diventa una realtà per tutti i professionisti che svolgono un’attività in regime forfettario. Naturalmente questa novità potrebbe mettere chi opera con partita IVA agevolata o sta pensando di aprire una partita IVA in questo regime fiscale in una condizione di incertezze e dubbi.

Ed è proprio per questo che nelle prossime righe ti svelerò come emettere fatture elettroniche in modo semplice e veloce grazie al software gratuito dell’Agenzia delle Entrate, mostrandoti la procedura passo passo. Inoltre ti presenterò anche una soluzione più innovativa messa a disposizione dal mio portale Regime-Forfettario.it.

Vuoi saperne di più? Continua a leggere. Troverai utili indicazioni operative per adeguarti ai nuovi obblighi normativi ed esempi pratici per gestire il nuovo metodo di fatturazione.

L’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica per i forfettari che godevano dell’esonero

Nel panorama delle novità fiscali del 2024, l’introduzione dell’obbligatorietà di fattura elettronica per i titolari di partita IVA in regime forfettario, indipendentemente dall’entità del proprio fatturato, è una delle più interessanti. Prima della scadenza del 31 dicembre 2023, infatti, i soggetti con un fatturato inferiore a 25.000 euro avevano la possibilità di emettere fatture cartacee, redatte tramite un prospetto Excel o un software di fatturazione, e consegnate al cliente in formato cartaceo o digitale, come un file PDF inviato via mail.

Tuttavia, a partire dal 1 gennaio 2024, questo esonero dalla fatturazione elettronica terminerà e tale modalità non sarà più consentita. Gli imprenditori in regime forfettario saranno quindi tenuti a emettere fatture elettroniche tramite un software di fatturazione elettronica che invierà direttamente la fattura al software o al cassetto fiscale del cliente. Pertanto non sarà più necessario stampare le fatture e consegnarle fisicamente o via mail, anche se in fase di compilazione le fatture elettroniche avranno molte similitudini con quelle cartacee, con l’eventuale necessità di calcolare e applicare il bollo e il contributo integrativo INPS.

Ma ora – come promesso – vediamo come funzionano nel concreto la preparazione e l’emissione di una fattura elettronica con i due software gestionali di cui ti ho parlato.

Come elaborare una fattura in regime forfettario con il software dell’Agenzia delle Entrate

Per emettere una fattura elettronica in regime forfettario, è possibile utilizzare il software di fatturazione messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Dopo aver effettuato l’accesso all’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate, è necessario cliccare su “Fatturazione elettronica” e quindi su “Fatture e corrispettivi”.

Successivamente, si clicca su “Crea nuovo file”, scegliendo tra “Fattura ordinaria”, “Fattura semplificata” o “Fattura pubblica amministrazione”. In quest’ultimo caso, la compilazione della fattura è differente e avrà un numero progressivo separato rispetto alle altre fatture.

Per compilare una fattura ordinaria, è necessario inserire i dati del cliente. Nel caso in cui il cliente sia già registrato nelle anagrafiche dell’Agenzia delle Entrate, basterà inserire il suo numero di partita IVA e cliccare su “Recupero dati” per avere una schermata già compilata.

Procedendo con l’elaborazione di una fattura elettronica, una volta inserito il numero di Partita IVA del cliente e cliccato su “Recupera dati”, tutti i dati necessari verranno riempiti automaticamente. Se invece il cliente non risulta presente nelle anagrafiche, i dati devono essere inseriti manualmente.

Quali sono questi dati? Semplice: il numero di Partita IVA, il codice fiscale, la denominazione (o nome e cognome nel caso di persona fisica), l’indirizzo e il numero civico. Successivamente, è richiesto l’inserimento del codice destinatario o della PEC del cliente. Nel caso in cui il cliente sia una persona fisica o non abbia un codice destinatario, si procede con l’inserimento di sette zeri.

Dopo aver controllato tutti i dati, si passa alla sezione “Dati delle fatture“. Qui, si sceglie il tipo di documento – in questo caso, fattura – e il regime fiscale – ovvero il regime forfettario. Si inserisce il numero del documento, la data e la valuta, che di norma è l’euro.

A questo punto, è necessario descrivere la ragione per cui si sta emettendo la fattura, che può riguardare la vendita di beni o servizi. Nella sezione “Descrizione”, si può inserire, ad esempio, “Consulenza di marketing relativa al mese di Novembre”. Si inseriscono poi la quantità, il prezzo unitario e l’aliquota IVA, che in questo caso sarà zero. Per la natura dell’IVA, si sceglie “Non soggetti – altri casi“, che è la voce relativa alle fatture emesse in regime forfettario.

Dopo aver salvato, si ritorna alla sezione “Dati della fattura”, dove si trova un primo riepilogo della fattura. In questa fase, è possibile inserire dati aggiuntivi, come quelli relativi al bollo. A tal proposito faccio presente che per tutte le fatture con un importo superiore a 77,47 euro si deve applicare una marca da bollo da 2 euro. Questa non sarà una marca da bollo cartacea, ma una marca da bollo virtuale da versare con un modello F24 ogni tre mesi. L’importo del bollo può essere addebitato al cliente finale o pagato dall’emittente della fattura.

Leggi anche: Regime forfettario: tutte le novità a partire dal 2023

Compilazione della sezione “Dati cassa previdenziale”

Proseguendo con l’elaborazione della fattura, è possibile inserire anche i dati relativi alla cassa previdenziale. Aprendo questa sezione, si può selezionare il tipo di cassa a cui si appartiene. L’elenco comprende tutte le casse professionali per chi ha una cassa autonoma. Per i liberi professionisti che sono iscritti alla Gestione Separata INPS, la scelta sarà quella relativa all’INPS. Questa sezione riguarda l’addebito al cliente del contributo della rivalsa INPS, che può essere applicato o meno dal libero professionista, sempre avvisando in anticipo il cliente che ai propri prezzi o tariffe sarà applicata la rivalsa INPS, come previsto dalla legge.

Volendo inserire questa voce, ipotizzando di selezionare la cassa INPS, l’aliquota della cassa sarà del 4% e il contributo sarà pari a 4 euro su 100 euro. L’imponibile della cassa sarà del 100% della fattura e l’aliquota IVA sarà zero, con la natura “Non soggetta – altri casi”.

Confermare ed emettere la fattura con il software dell’Agenzia delle Entrate

Una volta completata la compilazione, è possibile fare clic su “Verifica Dati” per avere un riepilogo della fattura. Si può quindi confermare la fattura e salvare il PDF per controllare che tutto sia corretto e, eventualmente, fornire una copia di cortesia al cliente. Poi si può procedere con “Sigilla” e “Invia”. Con la fattura elettronica, non è più necessario fornire al cliente la fattura cartacea: il cliente riceverà la fattura nel proprio software di fatturazione o nel software dell’Agenzia delle Entrate.

Questo procedimento può variare a seconda delle esigenze, come l’inserimento o meno del bollo, del contributo integrativo e di altri dati integrativi. Tuttavia, questa è la procedura base per la compilazione della fattura nel portale dell’Agenzia delle Entrate.

Come ti ho anticipato, esistono anche software gestionali alternativi a quello dell’Agenzia delle Entrate e io stesso, che opero in questo campo specifico, nel portale regime-forfettario.it offro ai miei clienti un servizio incluso nell’abbonamento senza costi aggiuntivi che risulta più snello, intuitivo e dotato di funzioni aggiuntive rispetto a quello dell’Agenzia delle Entrate.

Vediamo un esempio pratico di compilazione di una fattura elettronica in questo sistema.

Come emettere una fattura con il software di fatturazione di Regime-Forfettario.it

Accedendo al software di fatturazione, è possibile visualizzare una schermata del cruscotto generale con un riepilogo del fatturato e delle tasse e contributi INPS.

Per emettere una fattura, si clicca su “Fatture” nel menù a tendina sulla sinistra. Si clicca su “Nuova Fattura” e si procede con la compilazione dei campi necessari, come ad esempio la data e il numero della fattura, la descrizione e il prezzo del servizio o del bene venduto. È possibile aggiungere il bollo con un semplice click e applicarlo al cliente.

Il software permette di inserire l’aliquota IVA, nel caso specifico la voce “Non soggette – altri casi”. Una volta compilata la fattura, è possibile visualizzare un’anteprima e, se necessario, rimuovere il contributo integrativo con un solo click. Il software offre anche la possibilità di personalizzare la fattura con il proprio logo o scegliere tra vari template disponibili.

Una volta completata la fattura, con un solo click si può generare la fattura e inviarla allo SDI. Questo processo permette di compilare e inviare una fattura in maniera rapida e semplice, semplificando notevolmente la gestione della fatturazione.

Software di fatturazione: un’ottima soluzione per gestire le fatture

Una volta emessa la fattura tramite il software di fatturazione, il cliente la riceverà nel proprio cassetto fiscale o nel proprio software di gestione delle fatture. Naturalmente il software offre anche la possibilità di emettere una nota di credito in caso di errore nella fatturazione, di inserire prodotti e di dichiarare l’incasso delle fatture.

Una volta dichiarato l’incasso di una fattura, il calcolo dei contributi INPS e delle tasse viene aggiornato automaticamente. Questo permette di avere una stima precisa di quanto si dovrà pagare in tasse e contributi sulla fattura appena emessa. Per registrare il pagamento di una fattura, si seleziona la fattura interessata e si clicca su “Segna come pagata”.

Il software calcola automaticamente l’importo della tassazione e dei contributi dovuti sulla fattura pagata e aggiorna il cruscotto con queste informazioni. Questo permette di sapere esattamente quanto mettere da parte per i futuri pagamenti.

Alcune funzionalità importanti del software includono la possibilità di emettere preventivi, di controllare lo stato delle fatture elettroniche emesse e di vedere le fatture scartate e i motivi del loro scarto. Il software calcola anche automaticamente l’importo dei bolli dovuti sulle fatture emesse e fornisce il codice tributo da inserire nel modello F24.

Inoltre, il software offre la possibilità di salvare le fatture in formato PDF e di fornirle al cliente, facilitando così il processo di fatturazione.

Nel complesso, il software di fatturazione è uno strumento semplice da utilizzare e fondamentale per la gestione delle fatture. È di grande aiuto sia per i clienti attuali sia per coloro che intendono diventarlo. Con il software di fatturazione, l’emissione delle fatture elettroniche diventa un processo facile e veloce, che può essere gestito con pochi click.

Leggi anche: Come semplificare la gestione della Partita IVA

Un servizio di contabilità specializzato nel regime forfettario, completamente online

Offrire un servizio di contabilità completamente online specializzato nel regime forfettario è possibile. Questo servizio, attivo in Italia da otto anni, consente la gestione di tutte le attività tipiche di un commercialista, ma in modalità completamente digitale, senza necessità di presenza fisica in studio.

Il servizio comprende l’apertura della partita IVA, la gestione della contabilità, la compilazione e l’invio annuale della dichiarazione dei redditi nonché l’assistenza telefonica tramite un numero di telefono personale.

È previsto anche un incontro mensile per fare il punto della situazione e, una volta all’anno, tra maggio e giugno, l’invio della dichiarazione dei redditi. Da questa dichiarazione deriverà il calcolo delle tasse e dei contributi previdenziali da pagare, per i quali verranno forniti i modelli F24 già precompilati.

Il costo del servizio è di 39 euro al mese, IVA inclusa, con la possibilità di scegliere tra un abbonamento trimestrale, semestrale o annuale. Gli abbonamenti semestrali o annuali prevedono delle scontistiche.

In caso di dubbi sul regime forfettario o sul funzionamento del servizio, è possibile richiedere una consulenza gratuita attraverso un modulo di contatto presente sul sito.

È disponibile anche un gruppo Facebook, utile per rimanere aggiornati e per porre domande sul funzionamento della partita IVA. Il gruppo, molto frequentato, conta circa 22.000 membri e offre risposte a tutte le domande poste.

A presto
Giampiero Teresi

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