Partita IVA da dermatologo: ecco come aprirla

La soluzione ideale per svolgere questa professione in proprio

Stai pensando di aprire Partita IVA per svolgere la professione di dermatologo in maniera autonoma? Si tratta di una pista molto battuta da vari specialisti. Tuttavia, se non disponi delle giuste conoscenze in materia fiscale, rischi seriamente di incappare in alcuni errori che potrebbero condizionare negativamente la tua attività.

Vuoi evitare di partire con il piede sbagliato? In questo articolo ti spiegherò come dovresti muoverti per procedere correttamente all’apertura della Partita IVA e ti suggerirò quale regime fiscale adottare per risparmiare i tuoi soldi.

Come si apre la Partita IVA da dermatologo

Come ogni specialista, anche il dermatologo svolge un ruolo importantissimo nel vasto settore della sanità. Molti medici specializzati in questo campo scelgono di non lavorare presso strutture pubbliche o private come dipendenti, bensì di operare come liberi professionisti. Questa scelta può essere dovuta a varie motivazioni, come una maggiore retribuzione, una più ampia disponibilità di tempo libero, e via dicendo.

Se tu stai pensando di aprire uno studio privato o di collaborare con le strutture ospedaliere da libero professionista, sarai obbligato ad aprire Partita IVA. Tale operazione, in quanto gratuita e apparentemente semplice, può essere eseguita anche in autonomia ma il mio consiglio è di richiedere una consulenza a un commercialista.

Come ti ho anticipato, infatti, l’apertura della Partita IVA può sembrare un gioco da ragazzi ma in realtà implica alcune decisioni che influenzeranno in maniera significativa la tua futura attività.

Ma vediamo, finalmente, a chi e con quali modalità dovrai fare domanda per ottenere questo codice cifrato necessario per lavorare in proprio. L’ente che si occupa del rilascio del numero di Partita IVA è l’Agenzia delle Entrate. Per procedere alla richiesta, è necessario scaricare da Internet un modulo denominato modello AA9/12.

All’interno di questo modulo dovrai indicare i tuoi dati fiscali e anagrafici, sede e nome della tua attività, il codice ATECO di riferimento e, soprattutto, il regime fiscale che intendi adottare. L’inoltro del modello AA9/12 può avvenire in tre modi:

  • puoi aprire la Partita IVA online tramite procedura telematica;
  • puoi inviare il modulo all’ente tramite raccomandata;
  • puoi presentarti direttamente presso l’ufficio territoriale a te più vicino.

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Riguardo al regime fiscale, devi sapere che in Italia ne esistono tre tipi: il regime ordinario, il regime semplificato e il regime forfettario. Nelle prossime righe scoprirai per quale motivo la terza scelta è di gran lunga la più conveniente per un dermatologo che intende iniziare a operare in proprio.

Dermatologo con Partita IVA forfettaria: perché optare per questa scelta

L’apertura della Partita IVA forfettaria è una soluzione perfetta per chi intende avviare una nuova attività senza avere l’assillo della burocrazia. Non solo: questo inquadramento permette di usufruire di notevoli agevolazioni fiscali che rendono l’avviamento decisamente più sostenibile.

Tuttavia, prima di elencare i numerosi benefici di cui potresti godere, ritengo sia giusto avvertirti di una cosa: per aprire la Partita IVA a regime forfettario è necessario che tu possieda alcuni requisiti, i più importanti dei quali sono:

  • il rispetto del limite di fatturato di 65.000 € all’anno;
  • il rispetto del limite di spese annue per dipendenti e collaboratori di 20.000 €;
  • il rispetto del limite di reddito proveniente dal lavoro subordinato di 30.000 € all’anno.

Ora vediamo quali sono le semplificazioni gestionali più importanti. Non avrai l’obbligo di fatturazione elettronica, non sarai tenuta/o a presentare lo spesometro né a compilare il modello ISEE. Inoltre, potrai godere dell’esonero dagli studi di settore e da altri adempimenti gestionali legati all’IVA, come la dichiarazione annuale e la registrazione delle fatture e dei corrispettivi.

In merito all’IVA devi sapere che, nel regime forfettario, questo aspetto rappresenta uno dei piatti forti anche dal punto di vista fiscale. Vediamo, dunque, quali sono le agevolazioni più significative.

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I vantaggi fiscali più importanti per un dermatologo forfettario

Partiamo proprio dall’IVA, argomento che ho già introdotto parlando di semplificazioni contabili. Chi opera nel regime agevolato è automaticamente escluso dal campo IVA; ciò significa che non dovrai applicare tale imposta ai tuoi compensi in fattura e non dovrai effettuare i versamenti per le liquidazioni periodiche.

Il vantaggio concorrenziale ed economico che ne deriva è enorme. Potrai usufruire anche di un’altra importante esenzione: quella dalla ritenuta d’acconto. In questo modo potrai incassare sempre il 100% dei tuoi compensi.

Per quanto queste agevolazioni fiscali siano molto vantaggiose, l’aspetto più interessante del regime forfettario è la tassazione, di gran lunga la più bassa d’Italia. A differenza degli altri regimi fiscali, in cui le imposte vengono determinate dal reddito, nel regime agevolato è prevista una flat tax del 15% su qualsiasi reddito prodotto.

Le nuove attività, inoltre, hanno la possibilità di usufruire di un vantaggio extra, ovvero la riduzione dell’aliquota dal 15% al 5% per i primi cinque anni. Come se non bastasse, oltre a pagare meno tasse potrai calcolare in maniera molto più semplice il fatturato lordo.

Anziché dedurre i costi aziendali, infatti, dovrai far riferimento a un valore percentuale assegnato dallo Stato a ogni codice ATECO. Tale valore, chiamato coefficiente di redditività, determina la percentuale dei ricavi totali annui soggetti a tassazione su base forfettaria. Nel tuo caso, il coefficiente di redditività è del 78%.

Leggi anche: Regime forfettario: quando conviene adottarlo e perché

Facciamo un esempio per capire quante tasse potresti pagare usufruendo della riduzione della flat tax. Ipotizziamo che durante il primo anno di attività tu incassi 40.000 €. Per ottenere l’imponibile ti basterà moltiplicare tale cifra per il tuo coefficiente di redditività (40.000 € x 78% = 31.200 €). A questo punto, non ti resterà che applicare l’aliquota al fatturato lordo ottenuto. In conclusione, con questo fatturato andrai a pagare 1.560 € di tasse.

In conclusione

Converrai con me sul fatto che simili condizioni siano decisamente profittevoli, soprattutto per un professionista agli inizi della sua avventura da lavoratore autonomo. Ora che conosci i vantaggi del regime forfettario, è probabile che tu voglia approfondire l’argomento e scoprire maggiori dettagli a riguardo.

In questo, posso aiutarti io. Da ormai diversi anni ho deciso di dedicarmi esclusivamente al regime forfettario, studiandone le casistiche e tenendomi costantemente aggiornato su tutte le sue novità. Oltre a curare questo blog di natura fiscale, offro un servizio di consulenza fiscale online dedicato ai forfettari.

Compila il Form di Contatto sul mio sito internet www.regime-forfettario.it. Sarò io stesso a richiamarti nel giro di qualche ora per chiarire qualsiasi dubbio (tariffe comprese).

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A presto
Giampiero Teresi

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