Vuoi effettuare il passaggio da dipendente a regime forfettario? Ecco come fare

Come adottare il regime forfettario una volta interrotto un rapporto di lavoro subordinato

Se in passato sei stato un lavoratore dipendente e ora stai pensando di aprire una Partita IVA per esercitare la tua professione in maniera autonoma, devi sapere che rispettando alcuni requisiti puoi adottare il regime forfettario.

Un’ipotesi come questa potrebbe attirare il tuo interesse per diversi motivi: magari sei un ex dipendente licenziato dal tuo precedente datore di lavoro, oppure il tuo contratto a tempo determinato è scaduto e non ti è stato rinnovato.

Ma è possibile anche che sia stato tu a prendere la decisione di dimetterti per accettare una sfida più stimolante e gestire a tuo piacimento il lavoro e il tempo libero.

A prescindere dalle tue motivazioni, se sei alla ricerca di informazioni su come aprire una Partita IVA online dopo esser stato un lavoratore dipendente, e in particolare vorresti sapere come adottare la Partita IVA forfettaria, sei capitato sulla pagina giusta.

Come avviare un’attività a lavoro dipendente cessato

La Partita IVA a regime forfettario è senza dubbio la più conveniente in Italia, Paese che storicamente ha sempre avuto nei lavoratori autonomi una colonna portante dell’economia interna.

Per esercitare una qualsiasi attività in proprio, ovviamente, è necessario procedere all’apertura di una Partita IVA.

Prima di prendere una simile decisione, dovresti essere consapevole delle differenze che intercorrono tra il lavoro da dipendente e il lavoro autonomo.

Per avere un quadro chiaro di cosa ti aspetta è consigliabile rivolgersi a un buon commercialista online o a un consulente di fiducia.

Fondamentalmente dovresti sapere che, a differenza del lavoro subordinato, quello autonomo implica diversi oneri fiscali, contributivi e gestionali ai quali precedentemente provvedeva il tuo datore di lavoro.

Di contro, potrai gestire autonomamente tutti gli aspetti del tuo lavoro: deciderai i tempi, le ferie, le modalità e potrai scegliere in prima persona con quali clienti lavorare.

Una volta messo tutto sui due piatti della bilancia, potrai decidere se procedere alla richiesta del tuo numero di Partita IVA e dovrai indicare il regime fiscale a cui intendi aderire.

Vediamo in che modo puoi ottenere la possibilità di adottare il regime forfettario.

Leggi anche: Chi non può aderire al regime forfettario (spiegato in modo semplice)

Quand’è che puoi aprire una Partita IVA a regime forfettario se prima eri dipendente

Il regime forfettario, essendo un regime di vantaggio, è strettamente subordinato al rispetto di determinati requisiti, tra i quali il principale è quello del limite di fatturato annuo.

Adottando questo inquadramento fiscale, infatti, non potrai mai sforare i 65.000 € di ricavi totali durante lo stesso anno, pena l’esclusione e l’inserimento nel regime ordinario a partire dall’anno successivo.

Anche qualora fossi un lavoratore dipendente con un contratto ancora attivo e decidessi di avviare una seconda attività lavorativa, potresti accedere a questo regime fiscale.

Perché ciò possa accadere, però, è necessario che il tuo reddito nell’anno antecedente all’apertura della Partita IVA sia inferiore alla cifra limite di 30.000 €.

Se la tua attività lavorativa da dipendente dovesse invece interrompersi, i compensi ricevuti e dimostrati dalla dichiarazione dei redditi non influirebbero.

Potresti accedere al regime forfettario anche nel caso in cui nell’anno precedente avessi sforato questo limite, in quanto nell’anno in corso quel rapporto di lavoro non sarebbe più attivo.

Attenzione però!

Nello svolgimento della tua nuova attività devi dimostrare che il tuo esercizio sia effettivamente autonomo e indipendente nei tempi e nei modi.

Infatti, una comprovata prevalenza di collaborazione col tuo vecchio datore di lavoro costituirebbe causa di esclusione.

La prevalenza di collaborazione viene identificata in presenza di una determinata percentuale di introiti provenienti dallo stesso committente e in un periodo di lavoro continuato di 8 mesi per almeno due anni consecutivi.

C’è poi un caso particolare a cui dovresti prestare attenzione, in quanto rischierebbe di pregiudicare i tuoi propositi e di costituire motivo di esclusione.

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Data di interruzione del rapporto di lavoro subordinato: occhio al periodo di preavviso!

Abbiamo detto che quando un rapporto di lavoro da dipendente si interrompe, è possibile accedere al regime forfettario nell’anno fiscale successivo a prescindere dal reddito percepito.

Attenzione ai dettagli, però!

Se nell’anno che precede la tua richiesta di Partita IVA a regime forfettario il tuo reddito è inferiore a 30.000 €, avrai la possibilità di aderire a questo regime fiscale a prescindere dal fatto che il rapporto di lavoro sia attivo o meno.

Ma se il contratto da dipendente si interrompe nello stesso anno in cui fai richiesta di adesione al regime agevolato, e il tuo reddito supera i 30.000 €, sarai escluso e dovrai attendere l’anno successivo.

Ad esempio, se il tuo contratto di lavoro da dipendente si interrompe il 1° gennaio e nell’anno prima hai avuto ricavi inferiori a 30.000 €, potrai tranquillamente aprire una Partita IVA forfettaria anche il giorno dopo.

Se invece il tuo rapporto di lavoro subordinato cessa il 1° gennaio ma nell’anno precedente hai oltrepassato la soglia massima di reddito consentita, non potrai godere dei vantaggi del regime forfettario per tutto quell’anno fiscale.

In caso di dimissioni, ricorda che non fa fede la data in cui queste vengono presentate, ma quella in cui avviene l’effettiva cessazione del contratto in seguito al periodo di preavviso.

Come vedi, un giorno può fare la differenza.

Lo scenario è molto remoto ma la precisazione è doverosa affinché tu possa avvantaggiarti di questa opportunità.

Leggi anche: Partita IVA & lavoro dipendente mascherato: si può (davvero) essere assunti con partita IVA?

In conclusione

Se sei interessato ad avviare una nuova attività con Partita IVA a regime forfettario, affidati alla mia consulenza online.

Da anni mi occupo esclusivamente di regime forfettario offrendo un servizio di consulenza e di contabilità fiscale completamente da remoto a prezzi più che vantaggiosi.

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A presto
Giampiero Teresi

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