Come effettuare la richiesta di riduzione dei contributi INPS per i forfettari

Scopri chi ha i requisiti per usufruire di questo vantaggio e in che modo si presenta la domanda

Stai pensando di aprire Partita IVA per lavorare in proprio o hai già preso questa decisione e sei venuto a conoscenza della possibilità – per i titolari di Partita IVA forfettaria – di ottenere una consistente riduzione dei contributi previdenziali? In tal caso è probabile che tu voglia avere maggiori informazioni a riguardo.

In questo articolo ti spiegherò chi può fare la richiesta di riduzione dei contributi, come presentarla e cosa implica.

Quanto si paga di INPS nel regime forfettario e chi può ottenere una riduzione

Per chi lavora in proprio, i contributi INPS rappresentano da sempre un argomento spinoso. Nel momento esatto in cui un lavoratore prende la decisione di lavorare con Partita IVA deve essere consapevole sia dei vantaggi di tale scelta (gestione del lavoro e del tempo, possibilità di crescita, indipendenza finanziaria) ma anche degli aspetti più rognosi (responsabilità, tasse e contributi).

Per questo, prima di prendere decisioni affrettate, è importante rivolgersi a un buon commercialista; questa figura professionale non solo ti aiuta a definire un prospetto della tua attività in proprio, ma ti dà una serie di consigli utili per avviarla e gestirla nel miglior modo possibile. Da questo punto di vista, la Partita IVA a regime forfettario è una soluzione molto conveniente: questo regime fiscale, infatti, include numerosi vantaggi contabili e fiscali.

Tra le informazioni che un buon commercialista dovrebbe darti in merito al regime forfettario, ci sono quelle relative ai contributi.

Devi sapere che, di base, l’entità dei versamenti per i tuoi fondi pensionistici non cambia a seconda del regime fiscale da te adottato. Sia che tu debba iscriverti a una cassa previdenziale di settore sia che debba rivolgerti all’INPS, i contributi che dovrai versare saranno gli stessi a prescindere dal fatto che tu operi nel regime forfettario, in quello ordinario o in quello semplificato.

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Attenzione, però. A seconda dell’attività da te svolta, dovrai iscriverti a una determinata cassa previdenziale INPS. Nel caso in cui tu fossi obbligata/o a iscriverti alla gestione separata INPS, verserai i contributi in base al reddito prodotto in una misura del 26,23%. In altri casi, invece, dovrai iscriverti all’INPS artigiani e commercianti. In questa cassa sono previste una quota fissa, slegata dal reddito prodotto, e una sull’eccedenza rispetto ai minimali reddituali.

La quota fissa, dal 2022, è di 3.905,76 € per gli artigiani e di 3.983,73 € per i commercianti. Per l’importo eccedente al minimale reddituale (16.243 €), invece, dovrai versare il 24% di contributi.

La buona notizia è che i forfettari hanno la possibilità di richiedere una riduzione del35% su entrambe le quote. Vediamo qual è la procedura per fare questa richiesta all’INPS e quali sono le tempistiche.

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Come si presenta la richiesta di riduzione e quanto dura

Se la tua professione prevede l’iscrizione alla gestione artigiani e commercianti dell’INPS e il regime fiscale da te adottato è quello forfettario, potrai fare domanda all’ente previdenziale per ottenere la riduzione del 35% sulle tue quote contributive.

Dopo aver effettuato l’accesso al portale INPS con lo SPID, con la Carta d’identità elettronica o con la Carta nazionale dei servizi, dovrai digitare “Cassetto Previdenziale Commercianti” nella barra di ricerca in alto e, successivamente, cliccare su “Servizio – Cassetto Previdenziale per Commercianti e Artigiani”.

Dopodiché dovrai cliccare su “Domande telematizzate” e, nel sotto menù, su “Regime Agevolato come da art. 1, comma 111 della Legge 208/2015”.

Dopo aver cliccato su “Adesione” si aprirà una nuova pagina, e dovrai cliccare su “Invia” per confermare la richiesta di riduzione del 35% dei contributi INPS.

Nella maggior parte dei casi, la riduzione viene approvata nel trimestre successivo a quello dell’inoltro della richiesta; una volta completata l’operazione, potrai subito scaricare i modelli F24 con gli importi fissi già ridotti del 35%.

La richiesta deve essere presentata all’INPS entro il 28 febbraio o, in caso di Partita IVA aperta dopo tale data, con la massima tempestività (per consentire all’ente di provvedere alla corretta gestione della tariffa contributiva annuale). La durata degli effetti di questa opzione non ha una scadenza; pertanto, dopo aver inoltrato la domanda in via telematica, non dovrai ripetere l’operazione l’anno dopo e la riduzione verrà applicata con una proroga automatica.

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Quali conseguenze implica la riduzione dei contributi INPS

La possibilità di pagare meno contributi rappresenta indubbiamente un grande vantaggio (riservato solamente ai forfettari); in particolare, la riduzione consente ai lavoratori in difficoltà o all’inizio della loro attività in proprio di abbattere i costi.

Tuttavia, è necessario fare una precisazione: questo 35% di contributi in meno non è da intendersi come uno “sconto”. Se deciderai di usufruire di questa riduzione, infatti, da una parte risparmierai sui versamenti ma dall’altra accantonerai meno fondi pensionistici. Di conseguenza, l’INPS non includerà nel calcolo dei tuoi fondi pensionistici gli anni contributivi nei quali hai versato il 35% in meno del dovuto.

Prima che ti venga un colpo, ci tengo a tranquillizzarti: i contributi da te versati in forma ridotta non andranno persi! Semplicemente, questi verranno inclusi nel cassetto previdenziale solo quando colmerai la differenza tra la quota totale dovuta per la pensione e quella da te effettivamente versata.

In conclusione

Ora che hai le idee più chiare su questo argomento, è possibile che tu voglia conoscere maggiori dettagli su altri aspetti della contribuzione nel regime forfettario e sui vantaggi che potresti ottenere adottando questo regime fiscale.

Hai trovato la persona giusta! Dal momento della sua introduzione, io ho deciso di specializzarmi nel regime forfettario e di offrire un servizio di consulenza fiscale online incentrato su di esso. In questi anni non ho mai smesso di studiare, aggiornarmi e analizzare le varie casistiche di questo regime fiscale agevolato.

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A presto
Giampiero Teresi

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