Cosa serve per aprire la Partita IVA da idraulico? Tutto ciò che devi sapere

Sei un idraulico e vuoi avviare la tua attività? Ecco come dovresti muoverti per aprire la Partita IVA

Avviare un’attività in proprio è un’opzione affascinante ma colma di insidie.

Ogni anno, nel Bel paese, migliaia di persone aprono la Partita IVA senza prima informarsi bene su tutto ciò che questo implica, e si ritrovano a dover chiudere bottega dopo pochi mesi, sopraffatti dalle spese.

Vuoi evitare di fare la stessa fine e muovere le pedine giuste al momento giusto?

In questo articolo scoprirai come iniziare a praticare il tuo mestiere di idraulico in autonomia.

Come fare per mettersi in proprio come idraulico?

Il tuo è un mestiere che rientra pienamente tra i “lavori immortali”.

Ecco perché svolgere questa professione in proprio è sempre una buona idea, a patto che tu sappia esattamente a cosa vai incontro.

Puoi essere anche il miglior idraulico della tua zona ma, se decidi di aprire una Partita IVA, devi essere consapevole degli adempimenti fiscali e degli oneri gestionali a cui sarai soggetto.

Per questo, prima ancora di procedere all’apertura della Partita IVA, faresti bene a consultarti con un bravo commercialista.

Una volta stabilito un piano d’azione, potrai portarti avanti in questa operazione, che di per sé non ha nulla di complicato.

Ti basterà compilare un modulo, il Modello AA9/12, all’interno del quale dovrai inserire i tuoi dati anagrafici e fiscali, la sede della tua attività, il codice ATECO e il regime fiscale.

La scelta del codice ATECO è particolarmente importante: inserire un codice errato nella richiesta, infatti, ti esporrebbe al rischio di incorrere in sanzioni.

Il codice ATECO principale per svolgere questa professione è 43.22.01, che può essere integrato anche da altri codici per attività più specifiche, come l’installazione di impianti antincendio o di depurazione per piscine.

Ma la decisione più impattante sulla tua futura attività è quella inerente al regime fiscale che adotterai.

Se possiedi i requisiti, la soluzione più conveniente per te è indubbiamente quella di aprire una Partita IVA a regime forfettario.

Ora ti spiego perché.

Leggi anche: Partita IVA da attore: perché aprirla nel regime forfettario

Partita IVA da artigiano idraulico: perché aprirla nel regime forfettario

Il regime forfettario è palesemente il regime fiscale più vantaggioso in Italia ma, per poter farne parte, è necessario attenersi ad alcuni parametri e rispettare alcune limitazioni.

Le principali sono:

  • il limite di fatturato annuo di 65.000 €;
  • il limite di reddito annuo percepito come lavoratore dipendente di 30.000 €;
  • il limite di spese annuali da destinare a collaboratori e dipendenti.

Per capire se sei in possesso di tutti i requisiti per sfruttare questo regime agevolato, ti consiglio di affidarti a un commercialista specializzato nel regime forfettario.

Poter operare con questo inquadramento significa avvantaggiarsi di importanti semplificazioni contabili e gestionali, nonché di alcune agevolazioni fiscali.

Vorrai senz’altro sapere quali sono.

Beh, per prima cosa, con la Partita IVA forfettaria verrai esonerato dalla ritenuta d’acconto e dall’IVA.

Il beneficio, in questo caso, non è solo gestionale ma soprattutto economico, dato che potrai essere più competitivo con i prezzi e percepire sempre il 100% dei tuoi compensi.

Oltretutto, potrai fare a meno di altre seccature come la fatturazione elettronica, il modello ISEE e gli studi di settore.

Nel regime forfettario sarai esonerato anche dal pagamento dell’IRAP e delle addizionali comunali e regionali.

Niente male, non credi?

Ma il bello deve ancora venire…

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Quante tasse paga un idraulico nel regime forfettario?

Inutile far finta di niente.

In Italia, il problema delle tasse colpisce la maggior parte dei possessori di Partita IVA.

Sottostare a un’aliquota minima del 23%, che sale progressivamente quando il reddito aumenta, è una spada di Damocle alla quale chi opera nel regime ordinario o semplificato non può sottrarsi.

Ma nel regime forfettario?

Come stanno le cose?

Ti farà piacere sapere che questo regime fiscale prevede una flat tax del 15% che, in caso di nuova apertura (a determinati parametri), viene ridotta addirittura al 5% (per i primi cinque anni).

“Signori, avevate la mia curiosità, ma ora avete la mia attenzione!”

Anche se non sei Leonardo Di Caprio nel film “Django Unchained”, probabilmente hai pensato qualcosa di simile, non è vero?

Ebbene sì. Le tasse nel regime forfettario sono le più basse che una Partita IVA potrebbe pagare in Italia.

Per calcolare quante imposte dovrai versare, non dovrai dimostrare le tue spese. Il fatturato lordo, infatti, viene ricavato mediante uno strumento: il coefficiente di redditività.

Lo Stato ne ha assegnato uno a ogni attività per calcolare in maniera forfettaria i costi e l’imponibile.

Nel caso degli idraulici, il coefficiente di redditività è dell’86%.

Ciò significa che dovrai calcolare le tasse su questa percentuale rispetto al tuo fatturato totale annuo, in quanto le spese vengono identificate nel restante 14% (costi forfettari) e scalate automaticamente.

Leggi anche: Come aprire la Partita IVA per giardiniere: i vantaggi del regime forfettario

Partita IVA da idraulico: come versare i contributi

Oltre alle imposte, naturalmente, lavorando in proprio dovrai provvedere anche al versamento dei tuoi contributi previdenziali.

Per farlo dovrai obbligatoriamente iscriverti alla Gestione Artigiani e Commercianti INPS.

Questo inquadramento contributivo prevede quote fisse da versare ogni anno, equivalenti a poco più di 3.800 €.

Non temere. Non dovrai pagare questa somma in un’unica soluzione ma in 4 rate.

Se supererai il limite reddituale di 15.953 €, dovrai versare anche un contributo supplementare del 24% sull’eccedenza, che scende al 21,9% per gli under 21.

Ora, nella normalità dovresti pagare i contributi al 100%, ma nel regime forfettario puoi richiedere all’INPS una riduzione del 35%.

Anche a livello contributivo, dunque, saresti agevolato.

In conclusione

Indubbiamente avrai compreso che il regime forfettario è un’opportunità da non perdere, ma potresti sentirti spiazzato e non sapere da dove cominciare.

In giro è pieno di commercialisti e consulenti “tuttofare” che hanno in mano informazioni non aggiornate e fanno perdere ai propri clienti questa chance.

Per andare sul sicuro dovresti trovare un professionista che si dedica ESCLUSIVAMENTE al regime forfettario e ne conosce ogni virgola.

Bene, hai fatto Bingo!

Da diversi anni ho incentrato la mia attività sul regime forfettario e ho strutturato un servizio di contabilità e assistenza fiscale online per chi vi opera.

Non vedi l’ora di scoprire se possiedi i requisiti per avviare la tua attività con questo inquadramento?

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Ti ricordo che per qualsiasi tipo di considerazione, hai la possibilità di commentare questo articolo.

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A presto
Giampiero Teresi

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