Cosa succede se non pago i contributi INPS? Ecco come stanno le cose

Cosa può accadere in caso di mancato versamento dei contributi previdenziali

Hai un’attività in proprio e hai saltato un versamento dell’INPS? Può capitare, magari per impossibilità o per distrazione. L’importante è essere consapevoli di ciò a cui si va incontro. Il mancato versamento dei contributi, infatti, non è una roba da prendere sotto gamba.

In questo articolo ti dirò cosa succede se ritardi di troppo i pagamenti all’INPS e ti metterò a conoscenza di uno strumento che può aiutarti a correggere il tiro senza troppi dolori.

Quali sono le casse previdenziali dell’INPS

Parto subito da un concetto che deve esserti chiaro: i contributi previdenziali sono obbligatori. Dunque, se hai cliccato su questa pagina sperando di trovare qualche escamotage per non versarli, hai fatto un buco nell’acqua. Tuttavia, dubito che il tuo commercialista non ti abbia fatto presente questa cosa quando hai deciso di aprire Partita IVA.

Se invece non hai ancora fatto questo passo, è possibile che tu stia semplicemente cercando informazioni in via preventiva per sapere cosa succederà se, una volta avviata la tua attività in proprio, non pagherai i contributi.

Beh, te lo dirò a breve. Nel frattempo, però, voglio mettere i puntini sulle i. Pertanto, ci tengo a precisare che TUTTI i contributi sono obbligatori, a prescindere dalla cassa a cui dovrai iscriverti. Nel caso non lo sapessi, infatti, i contributi INPS non sono uguali per tutti, ma cambiano in base all’attività svolta.

I liberi professionisti senza albo di riferimento, ad esempio, sono obbligati a iscriversi alla gestione separata INPS che prevede un versamento del 26,23% da calcolare sul reddito lordo. Chi svolge un’attività di commercio o artigianato, invece, è tenuto a iscriversi alla gestione commercianti o alla gestione artigiani INPS. A differenza della gestione separata, questa cassa include una quota fissa da pagare ogni tre mesi (anche in assenza di fatturato) e una quota del 24% per il reddito eccedente i minimali (16.243 €).

Esiste solo un caso in cui un titolare di Partita IVA forfettaria, ordinaria o semplificata può essere esentato dal pagamento dei contributi. Si tratta dei lavoratori dipendenti a tempo pieno che svolgono un’attività con Partita IVA nel settore ‘commercio’.

E ora vediamo quali meccanismi scattano in caso di omesso versamento dei contributi pensionistici.

Leggi anche: “Cosa succede se non pago le tasse?” Ecco le conseguenze

Cosa si rischia a non pagare i contributi: le azioni dell’Agenzia delle Entrate e dell’ente di riscossione (ex Equitalia)

Come tutti gli obblighi fiscali, anche i contributi INPS vengono passati al setaccio dall’Agenzia delle Entrate. Questo ente, attraverso l’incrocio dei dati e in relazione alla tua dichiarazione dei redditi, è in grado di verificare se hai provveduto a versarli entro le scadenze prestabilite.

In caso di inadempimenti, si mette in moto la macchina della riscossione, inizialmente in forma soft tramite l’invio dell’avviso bonario. Questa comunicazione segnala il mancato pagamento dei contributi e chiede la regolarizzazione della situazione debitoria con l’aggiunta del 10% di sanzioni e degli interessi.

Quindi, a prescindere dal motivo per cui non hai provveduto al versamento (dimenticanza o impossibilità), una volta ricevuto l’avviso bonario dovrai porre rimedio, anche pagando a rate (fino a 60).

Se dovessi ignorare questo sollecito di pagamento, l’ente provvederà all’iscrizione a ruolo e girerà la pratica all’Agenzia delle Entrate -Riscossione (ex Equitalia, per intenderci), che assumerà il compito di chiederti le somme dovute mediante una cartella.

A questo punto, però, le sanzioni non saranno più del 10% ma del 30%. Anche in questo caso, però, è possibile dilazionare il pagamento fino a un massimo di 72 rate mensili.

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Si possono pagare i contributi INPS in ritardo senza subire sanzioni?

Alla luce delle sanzioni piuttosto salate che accompagnano un avviso bonario dell’Agenzia e – soprattutto – una cartella esattoriale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, ti starai domandando se sia possibile versare i contributi in ritardo senza dovere per forza pagare un prezzo così alto.

In un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo può capitare di non avere a disposizione i soldi per pagare i contributi. Non c’è bisogno di farsene una colpa. Purtroppo lo Stato – una volta trascorso un anno di tempo dalle scadenze – è poco magnanimo. Tuttavia, se rimani indietro con i versamenti, puoi limitare i danni utilizzando lo strumento del ravvedimento operoso.

In pratica provvederai autonomamente (o meglio, con l’ausilio del tuo commercialista) a effettuare i versamenti tardivi applicando una sanzione variabile in base al tempo trascorso dalla scadenza. L’importante è farlo prima che arrivi l’avviso bonario.

Ma vediamo quali sono i tipi di ravvedimento operoso disponibili:

  • il ravvedimento sprint, che prevede sanzioni allo 0,1% giornaliero se paghi entro il quattordicesimo giorno dopo la scadenza;
  • il ravvedimento breve, che ha le sanzioni all’1,5% se paghi tra il quindicesimo e il trentesimo giorno;
  • il ravvedimento intermedio, con pagamento dai 30 a i 90 giorni di ritardo e sanzioni all’1,67%;
  • il ravvedimento lungo, con sanzioni al 3,75% sui pagamenti effettuati in un periodo che va dal novantesimo giorno a un anno;
  • il ravvedimento biennale, che ha le sanzioni al 4,29% se paghi prima di presentare la dichiarazione dei redditi dell’anno successivo a quello dell’inadempimento;
  • il ravvedimento lunghissimo, che puoi adoperare se paghi dopo due anni con le sanzioni al 5%.

Leggi anche: Mancata dichiarazione dei redditi: cosa succede

In conclusione

In questo articolo ti ho esposto i vari scenari che si presentano quando non si provvede a versare regolarmente i contributi INPS. Spero che le informazioni che ti ho dato possano esserti utili. Se hai dei dubbi o vuoi approfondire il tema del regime forfettario, regime fiscale in cui mi sono specializzato da tanti anni, contattami pure. Sono a tua disposizione!

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A presto
Giampiero Teresi

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