Crediti fiscali per pagare (con gli sconti) i modelli F24

Come funziona la cessione dei crediti per il pagamento di imposte e contributi

Con l’attuale situazione economica, non è un mistero che molte aziende e famiglie si trovino in difficoltà nel pagare le tasse. Tuttavia, c’è un modo legale per risparmiare dal 20% al 35% su ogni pagamento F24 che devi effettuare. Si tratta dell’acquisto di crediti fiscali, un’opportunità interessante sia per le imprese che per i lavoratori autonomi e le persone fisiche.

In questo articolo ti spiego come funziona, quali sono i vantaggi e come puoi ottenere anche tu questi sconti (che potrai utilizzare immediatamente). Leggi le prossime righe per scoprire se questa opzione fa al caso tuo e come iniziare a risparmiare da subito.

Crediti fiscali per bonus edilizi: come si possono utilizzare per il pagamento degli F24

Come ho anticipato nell’introduzione di questo articolo, l’acquisto di crediti fiscali per il pagamento degli F24 rappresenta una pratica semplice ed immediata che consente di risparmiare dal 20 al 35% su ogni F24. Questo metodo di pagamento può essere adottato sia da imprese che da persone fisiche, inclusi i titolari di partita IVA in regime forfettario.

I crediti fiscali, originati da sovvenzioni statali a famiglie o imprese per attività come lavori legati al Superbonus 110%, al bonus facciate, al Sisma bonus, al bonus ristrutturazione, all’Ecobonus o ad altri bonus edilizi e non ancora in vigore, possono essere utilizzati per il pagamento delle imposte nei modelli F24. In alternativa, possono essere venduti a istituti bancari o a Poste Italiane.

A partire dal 2021, tuttavia, molti istituti bancari hanno interrotto l’acquisto di crediti fiscali, causando una mancanza di liquidità per molte famiglie e imprese, che si sono trovate nell’impossibilità di proseguire o completare i propri lavori a causa dell’impossibilità di vendere i propri crediti fiscali.

Inoltre, il decreto legge numero 11 del 16 febbraio 2023 ha posto fine alla cessione del credito con lo sconto in fattura, creando una situazione in cui molte aziende si trovano con milioni di euro di crediti nel proprio cassetto fiscale, ma non hanno la possibilità di utilizzarli né di venderli agli istituti bancari che – come già detto – non li acquistano più.

E allora senza ulteriori indugi andiamo a scoprire cosa è possibile fare nel qui e ora con questi crediti fiscali, sia per chi li possiede e desidera monetizzarli sia per chi non li ha ma potrebbe ottenere un beneficio dal loro acquisto.

Leggi anche: Regime Forfettario e Principio di Cassa: ecco come ti salverà

Pagare F24 con crediti in Compensazione: come funziona e quali sono i vantaggi

Da qualche mese, le aziende e le ditte individuali (incluse quelle che operano in regime forfettario) ma anche i privati cittadini possono acquistare i crediti fiscali e sfruttarli per pagare i propri modelli F24 relativi a tasse e contributi. Il vantaggio sostanziale di tale modalità è che questi crediti vengono acquistati con uno sconto che può andare dal 20% al 35% del loro valore effettivo (lo sconto aumenta se si decide di acquistare i crediti per utilizzarli nelle annualità successive).

Pertanto se si decide di acquistare un credito di 10.000 €, lo si paga 8.000 € (prendendo come esempio di riferimento lo sconto del 20%) ma nel momento in cui lo si utilizza per pagare i propri contributi previdenziali o le tasse, il suo valore reale sarà di 10.000 €, con un risparmio finale di 2.000 €. Un vantaggio più che significativo per chi acquista, su questo ci sono pochi dubbi. Ma – tu dirai – qual è il vantaggio per chi, invece, decide di cedere questi crediti se il loro costo è inferiore rispetto al loro valore?

Ebbene, ricordi che qualche riga fa ti ho detto che tantissime aziende e privati sono in possesso dei crediti fiscali ma di fatto non possono utilizzarli perché le banche non li acquistano più e il governo ha interrotto il meccanismo di cessione del credito per gli sconti in fattura? Ecco, il risultato è che queste aziende e privati cittadini si ritrovano con i crediti bloccati, perciò la possibilità di incassarli attraverso la loro vendita (seppure scontata) rappresenta per loro un notevole vantaggio in termini di liquidità.

Acquistare i crediti fiscali: ci sono dei rischi?

In questi mesi ti sarà capitato di sentire parlare nei TG o di leggere sui giornali di truffe ad opera di ditte edili che hanno ricevuto i bonus senza avere effettivamente svolto i lavori. Alla luce di questo, come ci si può difendere nel caso in cui ti trovassi ad acquistare un credito falso? Beh, al riguardo l’Agenzia delle Entrate ha specificato che in realtà il rischio è nullo.

Questa rassicurazione è data dal fatto che l’acquirente di un credito fiscale, una volta perfezionata la transazione, non rischia di vedersi revocare il credito nel caso in cui il venditore sia soggetto a controlli successivi da parte dell’Agenzia delle Entrate. Questo perché chi acquista il credito fiscale non è responsabile per l’eventuale comportamento fraudolento del venditore ed è tutelato dal diritto di utilizzare quel credito per il pagamento delle proprie tasse.

Tuttavia, è consigliabile verificare con attenzione la documentazione fornita dal venditore e, se possibile, ottenere una consulenza legale per assicurarsi che la transazione sia condotta in modo corretto e trasparente. Ciò contribuisce a ridurre ulteriormente il rischio di incorrere in problemi futuri. Inoltre, l’acquirente di crediti fiscali può richiedere all’Agenzia delle Entrate una verifica dell’esistenza e dell’ammontare del credito fiscale in vendita, prima di procedere all’acquisto.

Leggi anche: Fattura Elettronica in Regime Forfettario nel 2024: come fare?

Come si acquistano i crediti fiscali?

Finora ti ho parlato del funzionamento e dei vantaggi che derivano dall’acquisto e dall’utilizzo dei crediti fiscali per il pagamento degli F24 ma c’è un dettaglio importante da chiarire: dove si possono acquistare e vendere questi crediti?

Beh, sono stati creati dei portali, delle vere e proprie piattaforme per la cessione dei crediti attraverso cui vengono messe in contatto domanda e offerta. Tra queste c’è SiBonus, ad esempio, realizzata direttamente da Infocamere e già testata da tantissime aziende, lavoratori autonomi e privati cittadini. In alternativa, è possibile procedere a una contrattazione privata con aziende o soggetti fiscali in possesso di crediti da cedere.

In conclusione

Nella mia professione di consulente specializzato nel regime forfettario – oltre ad aiutare le persone ad aprire partita iva e gestire la contabilità – mi trovo a interfacciarmi con aziende e professionisti di ogni tipo. Questo fa sì che tra i miei clienti ci siano anche imprenditori in possesso di crediti fiscali, la cui regolarità è già stata verificata da un team di avvocati e commercialisti.

Pertanto, se sei interessato ad acquistarne per risparmiare sul pagamento degli F24, ti invito a contattarmi nel mio sito ufficiale www.regime-forfettario.it.

A presto
Giampiero Teresi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vuoi maggiori informazioni?
Prenota subito la tua
consulenza gratuita

Per offrire un servizio impeccabile ho deciso di limitare il numero massimo di clienti seguiti e sono vicino al limite.

Per questo motivo accetto solo
3 nuovi clienti ogni mese.

Se sei davvero interessato ti consiglio di contattarmi ora, per evitare attese.

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.