Partita IVA enologo: vantaggi del regime forfettario

Mettersi in proprio e aprire una Partita IVA in Italia espone a diversi rischi.

Farlo senza prima documentarsi adeguatamente è il modo migliore per fare la fine delle migliaia di italiani che ogni anno si vedono costretti a chiudere, travolti da debiti o multe.

Vuoi aprire la Partita IVA da enologo senza correre il rischio di commettere errori?

In questo articolo scoprirai quali sono i passaggi da compiere e quale il regime fiscale più conveniente per te.

Aprire la Partita IVA da enologo: come procedere

Quella dell’enologo è una figura professionale piuttosto di nicchia, ma sempre più richiesta.

L’enogastronomia è un settore in continua evoluzione, e per i professionisti della vinificazione le prospettive di carriera e di guadagno sono notevoli.

Se sei un enologo, tra le possibilità a tua disposizione c’è quella di operare in proprio aprendo la Partita IVA.

Non hai idea di come fare?

È perfettamente comprensibile.

Sei un esperto di uve e di vinificazione, ma probabilmente ci sono tanti aspetti burocratici e fiscali che ti sfuggono.

Voglio rassicurarti su una cosa: aprire la Partita IVA è un’operazione abbastanza semplice e non ha alcun costo.

Per ottenere questo codice numerico devi compilare un modulo scaricabile dal sito dell’Agenzia delle Entrate, il Modello AA9/12.

Nei vari riquadri di questo modulo, dovrai indicare informazioni importanti, come:

  • dati fiscali;
  • dati anagrafici;
  • indirizzo dell’attività;
  • codice ATECO;
  • regime fiscale.

Una volta terminata la compilazione del modulo, per la quale è consigliabile rivolgersi a un buon commercialista, dovrai inoltrarlo all’Agenzia delle Entrate tramite raccomandata, per via telematica, oppure recandoti direttamente presso un ufficio dell’ente.

Leggi anche: Consulente per la sicurezza sul lavoro e Partita IVA: quale scegliere?

La decisione più importante che dovrai prendere quando deciderai di aprire la Partita IVA riguarda il regime fiscale da adottare.

È bene che tu sappia che quello più conveniente è il regime forfettario.

Enologo con Partita IVA: perché scegliere il regime forfettario

Aprendo una Partita IVA a regime forfettario, potresti sfruttare una serie di vantaggi che renderebbero più semplice la gestione della tua attività sia a livello contabile che gestionale.

Inoltre, avresti accesso a diverse agevolazioni che ti permetterebbero di risparmiare parecchi soldi.

Devi sapere, però, che non tutti possono aderire a questo regime fiscale.

Per potervi accedere, infatti, è indispensabile possedere alcuni requisiti, tra i quali figurano:

  • il limite di fatturato annuo di 65.000 €;
  • il limite di spesa per dipendenti e collaboratori di 20.000 € annui;
  • il limite di redditi percepiti annualmente dal lavoro dipendente di 30.000 €.

Ma vediamoli, questi vantaggi.

Per prima cosa, una Partita IVA forfettaria è esonerata dall’IVA e dalla ritenuta d’acconto.

Questo è uno dei benefici più importanti, dato che potrai ricevere sempre il 100% dei tuoi compensi e non dovrai aggiungere l’IVA alle tue fatture (particolare che gradiranno anche i tuoi clienti).

Con l’esonero dall’IVA non dovrai nemmeno avere a che fare con le dichiarazioni e le liquidazioni periodiche, notevole seccatura gestionale ed economica.

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Gli altri benefici di cui godrai sono:

  • l’esonero dalla fatturazione elettronica;
  • l’esonero dal pagamento dell’IRAP;
  • niente invio dello spesometro;
  • niente studi di settore;
  • l’esonero dal pagamento delle addizionali comunali e regionali

Un “perbacco”, in questo caso, ci sta tutto, non credi?

Tutte queste semplificazioni e agevolazioni ti libereranno da diverse rogne con cui invece dovresti avere a che fare se operassi con un diverso regime fiscale.

Ma, soprattutto, il regime forfettario ti solleverà dallo spauracchio più temuto da chi lavora in proprio: le tasse troppo alte.

Le tasse e i contributi per un enologo con Partita IVA

In Italia la pressione fiscale è molto alta.

Questo, probabilmente, lo sai già.

Ciò che potresti non sapere è che, per chi opera nel regime forfettario, non è così.

Il forfettario è il regime fiscale con la tassazione più bassa nel nostro paese, in quanto prevede un’aliquota fissa del 15%, riducibile addirittura al 5% per le nuove attività per i primi cinque anni.

E sai che altro c’è?

Il calcolo delle tasse nel regime forfettario è molto più semplice che negli altri regimi fiscali.

Infatti, non dovrai dedurre dal fatturato totale ogni singola spesa effettuata durante l’anno per ottenere l’imponibile, dato che i costi vengono ipotizzati dallo Stato in maniera forfettaria (da qui il nome).

A ogni tipo di attività, lo Stato ha assegnato un coefficiente di redditività che stabilisce la percentuale del ricavato annuo su cui calcolare le imposte e, nel tuo caso, questo coefficiente è del 78%.

Ciò significa che, se durante l’anno fatturerai 10.000 €, le tasse verranno calcolate su 7.800 € perché i restanti 2.200 € verranno considerati come “costi forfettari”.

Il calcolo, dunque, è semplice e intuitivo.

Leggi anche: Partita IVA dog sitter: questa la scelta più conveniente

Sempre in base al coefficiente di redditività, dovrai calcolare anche i contributi previdenziali da versare per il tuo fondo pensionistico.

Poiché non esiste un albo o una cassa per enologi, sarai costretto a iscriverti alla Gestione Separata INPS, che prevede il versamento del 25,98% del fatturato lordo.

L’aspetto positivo della Gestione Separata è che non avrai mai quote fisse da versare, ma farai riferimento sempre e solo al reddito prodotto.

In conclusione

Come avrai avuto modo di capire, il regime forfettario è la soluzione ideale per avviare una nuova attività con Partita IVA.

Ma per agire correttamente ed evitare brutte sorprese, avrai bisogno di qualcuno che ti guidi passo dopo passo.

Qualcuno che conosca come le sue tasche tutte le peculiarità di questo regime fiscale.

Bene, quel qualcuno potrei essere io.

Diversamente dalla maggior parte dei commercialisti tradizionali, io ho deciso di specializzarmi sul regime forfettario e di fornire consulenza fiscale e contabile online esclusivamente a chi opera con questo regime fiscale.

Hai qualche curiosità o non ti è chiaro qualche passaggio rispetto a quanto hai letto?

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Sarò io stesso a richiamarti dopo qualche ora per cercare di chiarire qualsiasi dubbio (tariffe comprese).

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Ti ricordo che per qualsiasi tipo di considerazione, hai la possibilità di commentare questo articolo.

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A presto
Giampiero Teresi

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