Ecco qual è il percorso migliore per svolgere la professione di modella freelance
Ambisci a diventare una modella freelance in modo da poter gestire in prima persona la tua attività e le tue collaborazioni senza dipendere da un’agenzia? In questo caso, oltre alle tue capacità di posa e a un buon livello di esperienza nel settore della moda e della pubblicità, avrai bisogno di aprire la Partita IVA.
In questo articolo ti dirò come procedere per ottenere il codice numerico che ti consentirà di operare in proprio e ti consiglierò il regime fiscale più vantaggioso per te.
Partita IVA modella: il primo passo è compilare correttamente il modello AA9/12
Prima di prendere una decisione così importante per il tuo futuro ti suggerisco di rivolgerti a un bravo commercialista; così facendo non correrai il rischio di cadere nei classici errori che tante persone commettono durante la compilazione del modello AA9/12, ovvero il modulo di richiesta della Partita IVA.
Questo modulo va compilato in tutti i suoi campi e inoltrato all’Agenzia delle Entrate; per farlo puoi ricorrere a tre metodi:
- puoi aprire la Partita IVA online nella sezione telematica del sito dell’ente;
- puoi inviare il modulo all’agenzia tramite raccomandata;
- puoi recarti direttamente presso l’ufficio territoriale dell’ente a te più vicino.
L’operazione è gratuita e le tempistiche di rilascio del numero di Partita IVA sono piuttosto brevi: nel giro di un paio di giorni, l’ente processerà la pratica e tu potrai iniziare a muovere i tuoi primi passi come modella freelance.
Attenzione, però: compilare il modello AA9/12 non è semplice come potrebbe sembrare all’apparenza. Alcuni quadri, infatti, richiedono la massima attenzione perché dalla loro compilazione dipende il futuro della tua attività. Mi riferisco in particolare ai campi relativi al codice ATECO e al regime fiscale.
Leggi anche: Partita IVA per hostess e promoter: come aprirla e quale regime fiscale scegliere
Modella con Partita IVA: codice ATECO e regime fiscale
Nel riquadro relativo al codice ATECO dovrai inserire il codice numerico (in alcuni casi, anche più di uno) assegnato all’attività che intendi svolgere con la tua Partita IVA. Si tratta di una scelta importantissima perché, in caso di controlli, operare con un codice errato equivale a subire una pesante sanzione. Per l’attività di modella freelance, il codice ATECO corretto è: 90.01.09 (altre interpretazioni artistiche).
In merito al regime fiscale, altro non è che l’insieme di regole, adempimenti e oneri a cui dovrai sottostare nella gestione della tua Partita IVA. In Italia esistono tre tipi di regime fiscale:
- il regime ordinario;
- il regime semplificato;
- il regime forfettario.
Per chi apre una nuova Partita IVA (ma non solo), quello più conveniente è senza dubbio il terzo. Aprendo la Partita IVA forfettaria come modella, infatti, potrai godere di una serie di vantaggi e agevolazioni fiscali. Tieni conto, però, che la sua adozione è legata al rispetto di alcune regole e requisiti, tra i quali il più importante è il limite di fatturato annuo di 65.000 €.
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I vantaggi fiscali e gestionali del regime forfettario per una modella
La ragione principale per cui aprire Partita IVA a regime forfettario rappresenta la soluzione più conveniente è la sua tassazione, la più bassa d’Italia. Diversamente da quanto accade nei regimi ordinario e semplificato, in cui le tasse vengono pagate in base agli scaglioni reddituali IRPEF, nel regime forfettario verserai le imposte facendo riferimento a un’aliquota unica.
La flat tax prevista in questo regime fiscale è del 5% per i primi cinque anni di attività, trascorsi i quali salirà al 15%. Inoltre, sarà diverso anche il sistema di calcolo dell’imponibile in quanto non dovrai dedurre i costi aziendali. Questi, infatti, verranno calcolati in maniera forfettaria a seconda del tuo coefficiente di redditività, un valore percentuale che lo Stato ha assegnato a ogni codice ATECO (nel tuo caso, il 67%).
Ma la tassazione bassa non è l’unico vantaggio di natura fiscale e contabile di cui godrai nel regime forfettario. Tra le agevolazioni e semplificazioni principali di cui usufruirai figurano:
- l’esenzione dall’IVA e dalla ritenuta d’acconto;
- l’esonero dall’obbligo di fatturazione elettronica;
- l’esenzione dal pagamento dell’IRAP;
- l’esonero dallo spesometro e dall’esterometro;
- l’esonero dagli studi di settore;
- l’esenzione dalle addizionali comunali e regionali;
- l’esonero dalla registrazione delle fatture e dei corrispettivi.
Insomma, una serie di oneri e adempimenti in meno che ti consentiranno non solo di dedicarti serenamente alla tua attività di modella freelance ma anche di risparmiare tanti soldi.
Leggi anche: Partita IVA fotografo: quale aprire per avere meno costi e tasse
INPS o ENPALS: quali contributi paga una modella con Partita IVA
Poiché l’apertura della Partita IVA include anche il versamento dei tuoi contributi pensionistici, sarai tenuta a iscriverti a una cassa previdenziale. In base al tipo di prestazione lavorativa che svolgerai, potresti doverti iscrivere a due casse: l’ENPALS e la gestione separata INPS.
L’ENPALS è la cassa di riferimento per i lavoratori dello spettacolo e prevede il versamento di:
- una quota fissa del 33% sul compenso (di cui il 23,81% a carico del committente e il 9,19% a tuo carico);
- una quota di solidarietà del 5% sui compensi giornalieri che sforano i 300,07 € (equamente distribuita tra te e il committente);
- una quota aggiuntiva dell’1% per la parte dei compensi eccedente a 137,95 € (interamente a tuo carico).
La gestione separata dell’INPS, invece, non include quote fisse e prevede il versamento (a tuo carico) del 26,23% di contributi da calcolare sul tuo reddito lordo annuo.
In conclusione
In questo articolo ti ho spiegato come dovresti agire per aprire la Partita IVA da modella e ti ho presentato i principali aspetti positivi del regime forfettario. Vorresti approfondire l’argomento e capire se hai le carte in regola per adottarlo e godere dei suoi vantaggi?
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A presto
Giampiero Teresi
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