Partita IVA omeopata: questo, il regime fiscale più conveniente

Perché optare per la Partita IVA forfettaria per svolgere la professione di medico specializzato in omeopatia

Il percorso di studio che hai affrontato per laurearti in medicina ti ha portato a specializzarti in omeopatia? Questa branca è da sempre oggetto di discussione nel mondo scientifico: eppure, nonostante la lista dei suoi detrattori sia piuttosto lunga, la medicina omeopatica è un punto di riferimento per molte persone nel mondo (Italia compresa).

Stai pensando di aprire la Partita IVA per intraprendere una carriera da omeopata in proprio? In questo articolo scoprirai come procedere e perché il regime forfettario rappresenta la soluzione più vantaggiosa.

Come aprire Partita IVA per medici omeopati

Se hai conseguito l’abilitazione per praticare l’omeopatia e ambisci a operare in proprio, dovrai obbligatoriamente aprire la Partita IVA. Questo vale non solo se hai intenzione di aprire uno studio tuo ma anche se, oltre alla normale attività di medico dipendente nella sanità pubblica, vuoi svolgere prestazioni lavorative supplementari presso una struttura privata.

Ma l’apertura della Partita IVA è un’operazione semplice? E quanto mi costerà?

Rispondo prima alla seconda domanda dicendoti che, per un libero professionista, aprire la Partita IVA online o fisicamente presso un ufficio dell’Agenzia delle Entrate (ente responsabile del rilascio di questo codice) è assolutamente gratis. Per quanto riguarda la semplicità dell’operazione, occorre fare chiarezza.

Diciamo che la procedura in sé non ha nulla di complicato in quanto consiste nella compilazione di un modulo chiamato ‘modello AA9/12‘ (scaricabile da Internet) e nella sua presentazione all’ente in via telematica, tramite raccomandata o – come già detto – direttamente in ufficio. I tempi di processazione della pratica sono abbastanza brevi e, solitamente, non durano più di due giorni.

Ciò che potrebbe creare problemi sono le scelte che potresti indicare nei riquadri destinati ad alcune decisioni di fondamentale importanza per il futuro della tua attività, ed è per questo che prima di fare il primo passo è consigliabile parlare con un commercialista.

Leggi anche: Informatore Scientifico: come aprire la Partita IVA e quale aprire

L’importanza del codice ATECO e del regime fiscale

Una figura professionale esperta in materia fiscale ti aiuterà a prendere le giuste decisioni in merito a tanti aspetti sia prima dell’apertura della Partita IVA, sia in seguito. Ma rivolgersi a un consulente solo dopo aver presentato la domanda all’Agenzia delle Entrate non ti mette al riparo dai rischi legati all’errata compilazione dei riquadri del modello AA9/12 dedicati alla scelta del codice ATECO e del regime fiscale.

Nel caso non lo sapessi, il codice ATECO è un codice cifrato assegnato a ogni attività e serve a identificare i tipi di servizi che una Partita IVA può prestare. Di questi codici ce n’è una miriade ed è facile cadere in errore. Il guaio è che, se durante un controllo dovesse emergere un errore di questo tipo, non te la caveresti con una pacca sulle spalle. Oltre a provvedere alla correzione, infatti, dovrai pagare una multa piuttosto salata. Ecco, è per questo che tengo a dirti che il codice corretto per un medico omeopata è: 86.22.05.

Per quanto riguarda il regime fiscale, si tratta dell’insieme di regole gestionali e obblighi fiscali ai quali sceglierai di aderire. In Italia, esistono tre tipi di regime fiscale: ordinario, semplificato e forfettario. Per un omeopata che si accinge ad aprire Partita IVA, la scelta più conveniente è senza dubbio la terza, e ora ti dirò perché.

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Omeopata con Partita IVA: i vantaggi del regime forfettario

Prima di parlarti dei numerosi vantaggi del regime forfettario, ci tengo a fare una precisazione: questo regime fiscale agevolato non è accessibile a tutti. Per poterlo adottare è necessario sottostare ad alcune regole e possedere certi requisiti, il più importante dei quali è il rispetto del limite di fatturato annuo di 65.000 €.

Detto questo, devi sapere che aprire una Partita IVA a regime forfettario per praticare l’omeopatia ti riserverà diverse agevolazioni fiscali e semplificazioni dal punto di vista della gestione della tua attività.

Tanto per cominciare, dimenticati dell’IVA, perché i forfettari ne sono totalmente esentati. Questo vuol dire che quando presenterai le fatture ai tuoi pazienti non dovrai aggiungere il 22% di imposta sul valore aggiunto al tuo compenso. Di conseguenza, a parità di parcella, un paziente avrà un risparmio notevole rivolgendosi a te piuttosto che a un altro omeopata che opera con un altro regime fiscale.

Una Partita IVA forfettaria è esentata anche dalla ritenuta d’acconto. Dunque, anche se un tuo paziente può agire da sostituto d’imposta, tu non avrai l’obbligo di fargli trattenere il 20% del tuo compenso a titolo di anticipo sulle tue tasse, bensì incasserai sempre il 100% dell’importo in fattura.

Questi due aspetti contribuiscono a rendere più semplice la gestione della tua attività dal punto di vista burocratico (meno documenti, niente registrazione di fatture e corrispettivi) ma anche a risparmiare molti soldi (non dovrai versare le liquidazioni periodiche). Ci sono, poi, altre semplificazioni e agevolazioni importanti, come:

  • l’esenzione dall’IRAP;
  • l’esenzione dalle addizionali comunali e regionali;
  • l’esonero dalla fatturazione elettronica;
  • l’esonero dagli studi di settore;
  • l’esonero dallo spesometro e dall’esterometro.

Ora, però, voglio parlarti dell’aspetto più importante del regime forfettario.

Leggi anche: Partita IVA da dermatologo: ecco come aprirla

Quante tasse e contributi paga un omeopata forfettario

Adottare questo regime fiscale significa accedere a una tassazione agevolata rispetto agli altri inquadramenti fiscali. Contrariamente a quanto accade nel regime ordinario e semplificato, in cui le tasse vengono pagate in base agli scaglioni IRPEF, nel regime forfettario l’aliquota è sempre uguale a prescindere dal reddito prodotto.

Chi apre la Partita IVA forfettaria è soggetto a una flat tax del 5% per i primi cinque anni, mentre dal sesto anno in poi l’aliquota passa al 15%. Chi invece ha già una Partita IVA e passa dal regime fiscale ordinario o semplificato a quello forfettario è tenuto a versare da subito il 15% di imposte.

Per determinare l’importo soggetto a tassazione, inoltre, non è necessario dedurre i costi aziendali perché questi vengono calcolati in maniera automatica in base al coefficiente di redditività assegnato al tuo codice ATECO. Cosa vuol dire? In sostanza, lo Stato ipotizza che ogni tipo di attività affronti spese di gestione equivalenti a una data percentuale del proprio fatturato annuo. Di conseguenza, esclude questi costi forfettari dalla tassazione.

Il coefficiente di redditività di un omeopata è del 78%. Ciò significa che se durante l’anno incasserai 10.000 €, dovrai versare le imposte del 5% o del 15% su 7.800 €.

Lavorando in proprio, dovrai provvedere anche al versamento dei tuoi contributi pensionistici. Come immagino tu sappia, i medici hanno una propria cassa previdenziale: l’ENPAM. Questa prevede due quote contributive. La quota A è obbligatoria per tutti gli omeopati, sia dipendenti sia liberi professionisti, e varia in base all’età (gli under 30, ad esempio, versano più o meno 230 €, mentre gli over 40 arrivano a pagare più di 1.500 €).

I contributi di quota B, invece, vengono versati dai liberi professionisti in relazione al proprio reddito. L’aliquota contributiva è del 17,50% fino a 101.427 €; superato questo limite, sulla parte di reddito eccedente si versa solamente l’1%.

In conclusione

Se stai cercando una soluzione conveniente per aprire la tua Partita IVA da omeopata, il regime forfettario merita il primo posto nella tua lista. Immagino che tu voglia conoscere in maniera approfondita tutte le sue regole e i requisiti per poterlo adottare.

In questo, io posso aiutarti. Mi occupo di questo regime fiscale da tanti anni e, poiché conosco perfettamente le sue particolarità, sono sicuro di poterti dare tutte le informazioni di cui hai bisogno.

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A presto
Giampiero Teresi

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