Partita IVA per Dropshipping

Per aprire un Dropshipping in Italia è necessaria la Partita IVA? Anche se il dropshipping è ancora poco conosciuto in Italia rappresenta per molti giovani una vera e propria opportunità di business.

Pertanto, scopriamo in questa guida cos’è il dropshipping, quali sono le sue caratteristiche, quali sono le sfide e, soprattutto, quali sono gli step necessari per aprire Partita IVA per Dropshipping, quali sono gli adempimenti legislativi, fiscali e contributivi.

Dropshipping: che cos’è?

Il dropshipping è un metodo di vendita e di evasione degli ordini che non richiede lo stoccaggio fisico dei prodotti e delle merci in magazzino.

Invece, il negozio di dropshipping vende il prodotto e trasmette l’ordine di vendita a un fornitore di terze parti, che procede a spedire l’ordine al cliente.

Detto così sembra che il dropshipping porti a fare i “soldi facili”, ma in effetti non è proprio così: bisogna tenere debitamente conto del fatto che esistono tutta una serie di ostacoli e la gestione quotidiana è tutt’altro che semplice.

Tuttavia, bisogna anche dire che se si implementano le strategie giuste, è possibile fare sì che il dropshipping possa permettere la costruzione di un business di successo.

Se si ha già un’attività di E-Commerce affermata è possibile ricorrere al metodo del dropshipping per integrare i tuoi servizi già offerti e per migliorare l’attività economica.

Nonostante i punti di debolezza, il dropshipping può essere un potente strumento per i brand e per le aziende che vogliono migliorare le entrate monetarie.

Dropshipping: 5 verità fondamentali di cui nessuno parla

“È difficile mantenere un business facendo solo dropshipping, per non parlare di avviarne uno da zero”.

Ecco perché:

1. Margini di profitto bassi.

Certo, dal momento che non è necessario gestire il proprio inventario, le spese generali sono basse, ma lo sono anche i resi.

Investi meno soldi, ma introiti meno soldi. Ciò significa che devi vendere grandi volumi se vuoi realizzare un profitto.

Pensala così: per ogni vendita che concludi, la maggior parte dell’incasso va al fornitore.

Ciò che puoi guadagnare non è sufficiente per coprire le spese di marketing / pubblicità, manutenzione del sito, gestione degli ordini di vendita e copertura delle ore d’ufficio.

Secondo Fit Small Business, puoi prevedere le tue entrate monetarie utilizzando queste variabili:

  • Margine del 20%.
  • Tasso di conversione del 2%.

È quindi possibile calcolare una stima con questa equazione:

(Traffico x 0,02) x (Valore medio dell’ordine x 0,2) = Profitto

Inoltre, devi considerare il fatto che lo sconto sugli acquisti da produttori e grossisti sarà inferiore al 20%.

Questo non tiene conto di nessuna delle spese aggiuntive sopra menzionate che devi pagare dalla tua parte. Non è il profitto finale.

Per la maggior parte dei prodotti, dovrai ridurre i profitti per mantenere i prezzi di vendita competitivi. Se decidi di mantenere il margine del 20%, altre aziende saranno incentivate a ridurlo e a competere.

2. Business altamente competitivo

Per avviare un’attività di dropshipping è necessario un capitale limitato: questa bassa barriera all’ingresso comporta un’elevata concorrenza ed una netta riduzione dei margini.

Fondamentalmente, maggiore è la dimensione di un’azienda, più si possono ridurre i markup per offrire prezzi più bassi.

In buona sostanza, le piccole imprese devono tagliare i propri profitti per rimanere competitivi.

A peggiorare le cose, è la mancanza di un accordo esclusivo con i fornitori.

Ciò significa che i clienti possono acquistare esattamente gli stessi prodotti da ogni altro concorrente a un prezzo inferiore: perché dovrebbero acquistare da te?

3. Nessun controllo sulla catena di approvvigionamento

Nel dropshipping, si è condizionati dal fornitore: i dropshippers sono essenzialmente “intrappolati” nella catena di approvvigionamento, ma devono al contempo rassicurare il cliente in merito agli eventuali problemi che possono sorgere.

Inoltre, c’è necessità di più tempo per gestire tutte le comunicazioni e per risolvere tutti i problemi che possono sorgere.

Nel commercio elettronico, il servizio clienti è fondamentale e rappresenta una delle “punte di diamante” per distinguersi dalla concorrenza.

4. Problemi di responsabilità legale

Anche se questo non è un problema comune per i dropshipper, vale la pena menzionarlo. Alcuni fornitori sono ingannevoli e fraudolenti nei confronti dei partner commerciali: è possibile che utilizzino illegalmente un logo registrato.

Qualunque sia l’attività illegale è molto probabile che anche tu ne rimanga coinvolto.

5. Difficile costruire un proprio brand

Come i ghostwriter, i dropshipper devono essere consapevoli del fatto che il merito del lavoro svolto va a qualcun altro (il fornitore).

Se il prodotto che commercializzato è così sorprendente, è probabile che i clienti si concentrino principalmente sul brand del prodotto e dimenticano completamente l’esperienza di acquisto.

Partita IVA per Dropshipping: come fare?

Innanzitutto prima di procedere all’apertura della Partita IVA per Dropshipping, devi sapere che devi trovare fornitori con cui collaborare.

Valuta sempre una “rosa” di fornitori affidabili a cui puoi rivolgerti per gestire ed evadere gli ordini. Quindi, non ti fidare solo di un unico fornitore.

Inoltre, sceglie i tuoi fornitori valutando anche il fatto che ti possano pagare puntualmente.

Il fatto che l’attività di dropshipping sia svolta professionalmente e con continuità obbliga necessariamente ad aprire la Partita IVA.

Devi sapere fin da subito che la vendita online è stata disciplinata, per la prima volta, nel 1998, con il Decreto Bersani (D.Lgs. 114/98): ciò comporta il fatto che il venditore online si attenga alle medesime disposizioni previste per il commercio elettronico.

L’apertura della Partita IVA per dropshipping è gratuita e non comporta alcun aggravio di costi. Oltre all’ apertura della Partita IVA però, sarà necessario effettuare altre pratiche burocratiche.

Dovrai infatti iscriverti in Camera di Commercio, alla Gestione Commercianti INPS ed inviare la SCIA al Comune. Queste pratiche però prevedono un costo di circa 320 Euro.

Come per ogni altra attività di business aprire la Partita IVA comporta la necessità di scaricare il Modello approntato sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Dopo averlo compilato in ogni sua parte deve essere trasmesso telematicamente dall’interessato, inviato tramite lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, consegnato a mano o inoltrato da un Dottore Commercialista.

Il supporto e la Consulenza di un Professionista permette di espletare correttamente tutti gli steps necessari per aprire Partita IVA per Dropshipping e per scegliere il Codice ATECO corretto, oltre al regime fiscale più conveniente.

Ti sembra tutto molto complicato? Se dovessi avere bisogno di aiuto posso offrirti una Consulenza Gratuita. Ti basterà richiederla sul mio sito www.regime-forfettario.it compilando il form di contatti con tutti i tuoi dati. Sarò io stesso a richiamarti telefonicamente entro qualche ora e cercherò di chiarire tutti i tuoi dubbi.

Partita IVA per Dropshipping: Scelta Codice ATECO

L’apertura della Partita IVA per Dropshipping comporta necessariamente la scelta e la comunicazione del Codice ATECO corretto per inquadrare l’attività di business svolta.

Il Codice ATECO per vendere tramite Dropshipping è il seguente:

47.91.10 – Commercio al dettaglio di prodotti via internet.

Partita IVA Forfettaria per Dropshipping: conviene?

Una volta scelto il Codice ATECO è necessario scegliere il regime fiscale più conveniente: la Partita IVA Forfettaria 2020.

Il Regime Forfettario per il corrente anno 2020 comporta il rispetto dei seguenti requisiti:

  • non eccedere i 65.000 euro di fatturato annuo,
  • non eccedere un reddito lordo da dipendente o assimilato, superiore a 30.000 Euro,
  • non eccedere il limite di 20.000 euro per compensi al personale.

Tra i vantaggi derivanti dall’apertura della Partita IVA Forfettaria per Dropshipping:

  • esenzione fattura elettronica,
  • esenzione dall’IVA,
  • esenzione dalla ritenuta d’acconto,
  • tassazione IRPEF bassa con applicazione della Flat Tax al 5% o al 15%,
  • no Esterometro,
  • semplificazioni contabili.

Piccola parentesi: da pochissimi giorni ho pubblicato il mio terzo libro.

Si chiama Regime Forfettario 2020 ed è un manuale che ti spiegherà tutto ciò che devi necessariamente sapere prima di aprire la tua Partita IVA. Ti spiegherò anche come risparmiare migliaia di Euro in tasse ogni anno. È in vendita esclusivamente su Amazon sia in versione cartacea (14,90 Euro) sia in versione Ebook (9,90 Euro)

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Partita IVA per Dropshipping: altri obblighi fiscali e contributivi

Come per tutte le altre attività commerciali, anche per l’attività di Dropshipping è necessario effettuare l’iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio e segnalare al proprio Comune di Residenza la nuova attività di vendita online, attraverso la compilazione della SCIA.

Tutto ciò avverrà tramite la presentazione di una pratica telematica chiamata ComUnica, che potrà inviare qualsiasi Commercialista o intermediario abilitato. O se vorrai potrò occuparmene io stesso!

Partita IVA Dropshipping: Contributi Previdenziali

Devi sapere che l’apertura della Partita IVA per dropshipping comporta l’obbligo di iscriversi alla relativa sezione INPS Commercianti.

Di conseguenza, è necessario il versamento di contributi in una percentuale sia fissa che variabile:

  • contributi fissi: pari a 3.600 euro per i primi 15.000 euro di incasso;
  • contributi variabili, calcolati in percentuale sulla soglia eccedente.

Tutti coloro che decideranno di aderire al Regime Forfettario, hanno la possibilità di poter richiedere la riduzione del 35% dei propri Contributi INPS. Ecco un articolo sull’ argomento: Riduzione del 35% dei Contributi

Costi Commercialista Partita IVA Dropshipping

Quanto costa un Commercialista per chi apre la Partita IVA per Dropshipping?

Un Commercialista “classico” si occupa di svariate materie fiscali e contabili, io ho deciso di specializzarmi esclusivamente sul Regime Forfettario.

Per primo in Italia ho sviluppato un Servizio di Contabilità Online ideale per tutti i Liberi Professionisti, i Freelance, gli Artigiani ed i Commercianti che decideranno di aderire al Forfettario 2020.

Cosa farò per te?

  • Aprirò la tua Partita IVA
  • Ti offrirò tutta la mia Assistenza 365 giorni l’anno
  • Gestirò la tua Contabilità
  • Invierò la tua Dichiarazione dei Redditi.

Il costo del mio Servizio di Contabilità sarà di soli 39 Euro al mese, già comprensivi di IVA, che potrai pagare scegliendo tra 3 tipi di Abbonamento di Consulenza: trimestrale, semestrale o annuale.

Le mie interessanti tariffe prevedono la scelta di un piano di abbonamento:

  • trimestrale 117 euro (39 euro al mese),
  • semestrale 217 euro (36 euro al mese),
  • annuale 397 euro (33 euro al mese).

Se dovessi avere qualsiasi altro dubbio sulla Partita IVA per Amazon FBA o se volessi ricevere maggiori informazioni sul mio Servizio di Contabilità Online, richiedimi una Consulenza Gratuita! Ti basterà richiederla sul mio sito www.regime-forfettario.it compilando il form di contatto con tutti i tuoi dati, sarà io stesso a richiamarti entro qualche ora!

P.S. Esiste un gruppo Facebook creato da me, totalmente dedicato al Regime Forfettario. Se vorrai prendervi parte potrai iscriverti in qualsiasi momento, ti basterà cliccare qui 

A presto
Giampiero Teresi

Guarda il Video completo sul Regime Forfettario

Video Regime Forfettario

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