Regime Forfettario 2020: la guida definitiva

Ma il Regime Forfettario è ancora il vero regime fiscale di vantaggio? Ebbene sì. È in vigore dal primo Gennaio 2015 ma ha subito revisioni continue.

Per il corrente anno 2020 le regole sono state in parte revisionate alla luce della Legge di Bilancio 2020.

Molte Partite IVA Forfettarie per il corrente anno potranno continuare ad aderire al Regime Forfettario 2020, ma è bene conoscere i requisiti di accesso e le cause ostative oltre che l’applicazione della disciplina della fattura e dello scontrino elettronico.

E, i vantaggi di questo regime fiscale? Esenzione dall’ IVA, no Esterometro, no ISA, esenzione dalla Ritenuta d’Acconto e tassazione IRPEF più bassa sono i vantaggi del Regime Forfettario 2020.

Regime Forfettario 2020: chi può aderire?

Il nuovo Regime Forfettario 2020 rappresenta ad oggi in Italia l’unico Regime Fiscale Agevolato ideale per tutti i Liberi Professionisti, Freelance, Start Upper, ma anche Artigiani e Commercianti che intraprendono un’attività professionale.

Già, sono tantissimi i giovani e i meno giovani (over 40enni) che decidono di avviare una start up o intraprendere un lavoro autonomo.

La manovra finanziaria ha confermato la flat tax, introdotta con la nuova Legge di Bilancio 2019, al 15% (o 5% in caso di start-up) per ricavi e compensi fino a 65.000 euro, ma con l’introduzione di nuovi requisiti.

Regime Forfettario 2020: quali sono i nuovi requisiti?

Come ti ho anticipato il Regime Forfettario 2020 è rivolto a tutte le persone fisiche che esercitano un’attività di impresa (Professionisti, Freelance, Commercianti ed Artigiani) che rispettino determinati requisiti.

Rimangono escluse dal Regime Forfettario 2020 le società di persone, le società di capitali, le associazioni, le cooperative.

Per poter usufruire della Flat Tax 2020 le Partite IVA devono rispettare due nuovi limiti oltre quello del limite pari a 65.000 euro di fatturato annuo.

I due nuovi limiti introdotti a partire dal primo gennaio 2020 sono i seguenti:

  • quello da 30.000 euro di reddito da lavoro dipendente o da pensione,
  • quello dei 20.000 euro di spesa per il personale dipendente e per i collaboratori.

Il requisito relativo al reddito da lavoro dipendente o da pensione è quello che allarma oltre diecimila titolari di Partita IVA, che avevano aderito al Forfettario 2019.

Devi sapere che i limiti di ricavi nel Regime Forfettario sono stati innalzati nel 2019 rispetto alla sua versione precedente.

Essi non sono più distinti per Codice ATECO: tutte le Attività Economiche hanno un limite di fatturato pari a 65.000 Euro annuali. 

Possono accedere al Regime Forfettario 2020 anche la platea di Partite IVA che nell’anno 2019 hanno:

  • sostenuto spese per un importo complessivo non superiore a 20.000 euro lordi per lavoro dipendente. I datori di lavoro che hanno aderito al regime forfettario hanno l’obbligo di ritenuta alla fonte sui compensi corrisposti ai propri dipendenti e collaboratori,
  • conseguito ricavi o percepito compensi non superiori alla soglia di 65.000 euro. Il superamento di tale soglia determina la fuoriuscita da questo regime fiscale vantaggioso.

Regime Forfettario 2020: quali sono i vantaggi?

Il Regime Forfettario 2020 è il Regime Fiscale ideale per tutti quei Liberi Professionisti, Freelancer, Commercianti ed Artigiani che per la prima volta si affacciano al mondo del lavoro.

Anche gli studenti che vogliono aprire la Partita IVA possono beneficiare del Regime Forfettario 2020.

Se stai pensando di aprire la tua Partita IVA e possiedi tutti i nuovi requisiti, non ti resta che optare per questo regime fiscale. 

Regime Forfettario: esenzione dall’ IVA

Se hai deciso di aderire a Regime Forfettario 2020 non dovrai inserire l’IVA all’ interno delle tue fatture.

Essere esente IVA è conveniente soprattutto nel caso di Professionisti o Freelance: i propri compensi risultano molto più competitivi rispetto a quelli dei Liberi Professionisti o Freelance che hanno optato per altri Regimi Fiscali.

Essere esente IVA rappresenterà anche un vantaggio per le relative semplificazioni contabili dato che non dovrai inviare la Dichiarazione IVA trimestrale ed annuale.

Regime Forfettario 2020 fattura elettronica

Dal primo gennaio 2019 è obbligatorio per tutti i Contribuenti nel Regime Ordinario o Semplificato l’emissione di fattura elettronica verso clienti privati.

Nonostante i rumors, la Legge di Bilancio 2020 non ha introdotto alcun obbligo di fatturazione elettronica o E-Invoice per le Partite IVA che applicano il regime Forfettario.

Ricordiamo che le Partite IVA Forfettarie non sono obbligate ad emettere fattura elettronica eccetto per le prestazioni o cessioni verso la Pubblica Amministrazione.

Sarà possibile quindi continuare ad emettere fattura cartacea verso i propri clienti privati.

Nel caso in cui si decida di emettere fattura elettronica si deve riportare nel campo descrizione dell’E-Fattura che le somme non sono soggette a ritenuta.

Ti sembra tutto molto complicato? Se dovessi avere bisogno di aiuto posso offrirti una Consulenza Gratuita. Ti basterà richiederla sul mio sito www.regime-forfettario.it compilando il form di contatti con tutti i tuoi dati. Sarò io stesso a richiamarti telefonicamente entro qualche ora e cercherò di chiarire tutti i tuoi dubbi.

Regime Forfettario Ritenuta d’Acconto

Il Regime Forfettario prevede l’esenzione della ritenuta d’acconto all’ interno delle proprie fatture: di conseguenza si incasserà il 100% dei propri compensi al lordo senza alcun tipo di trattenuta.

Regime Fiscale vantaggioso per il 2020: tassazione IRPEF più bassa

Uno dei vantaggi più grandi del Regime Forfettario 2020 è dato dalla sua tassazione agevolata. 

La tassazione IRPEF o Imposta Sostitutiva, è pari al 5% per i primi 5 anni, che diventerà poi 15% dal sesto anno in poi.

L’imposta Sostitutiva o Flat Tax sostituisce:

  • L’ IRPEF che nel Regime Ordinario o Semplificato va dal 23% al 43%
  • L’ IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive) pari al 3,9%
  • Le Addizionali Comunali comprese sempre intorno allo 0,8%
  • Le Addizionali Regionali comprese sempre tra lo 0,9% e l’ 1,4.

Quindi, unica tassazione al 5% o al 15% che sostituisce in blocco tutte le altre!

Regime Forfettario 2020: no Esterometro

Le Partite IVA Forfettarie non sono obbligate a trasmettere alcuna comunicazione avente ad oggetto le operazioni da e verso l’estero all’Amministrazione fiscale (esterometro).

A chiarirlo è la Circolare dell’Agenzia delle Entrate numero 14/E del 17 giugno 2019.

Sono esonerati dall’Esterometro le seguenti categorie:

  • Partite IVA nel regime forfettario;
  • Partite IVA regime dei minimi;
  • agricoltori che si avvalgono di regimi fiscali speciali;
  • associazioni sportive dilettantistiche con fatturato inferiore a 65.000 euro annui;
  • medici, farmacisti e personale sanitario.

Regime Forfetario: semplificazioni contabili

Il Regime Forfettario garantisce a tutti i Liberi professionisti, Freelance, Commercianti ed Artigiani notevoli semplificazioni Contabili. 

Pertanto, aprire la partita IVA Forfettaria consente di essere esonerati:

  • dalla Compilazione e dall’invio della Dichiarazione IVA trimestrale ed annuale
  • dalla Registrazione degli acquisti
  • dalla Registrazione delle fatture emesse
  • dalla Registrazione dei corrispettivi
  • dall’Invio dello Spesometro
  • dagli ISA
  • dalla tenuta e conservazione dei registri e documenti
  • dall’obbligo di comunicazione delle operazioni effettuate nei confronti di operatori aventi sede nei Paesi Black list.

In ogni caso, le Partite IVA nel Regime Forfettario sono tenute a:

  • Certificare i corrispettivi
  • Numerare e conservare le fatture di acquisto e le bollette doganali
  • Numerare e conservare le fatture di vendita

Piccola parentesi: da pochissimi giorni ho pubblicato il mio terzo libro.

Si chiama Regime Forfettario 2020 ed è un manuale che ti spiegherà tutto ciò che devi necessariamente sapere prima di aprire la tua Partita IVA. Ti spiegherò anche come risparmiare migliaia di Euro in tasse ogni anno. È in vendita esclusivamente su Amazon sia in versione cartacea (14,90 Euro) sia in versione Ebook (9,90 Euro)

Vuoi conoscere meglio il Regime Forfettario?

Regime Forfettario 2022

La prima guida che ti spiega il Nuovo Regime Forfettario anche se non capisci nulla di Fisco

Regime Forfettario e Scontrino Elettronico

Tutti i Forfettari che decidono di emettere fattura verso i proprio Clienti, non dovranno utilizzare lo scontrino elettronico o il Registratore Telematico.

Le Partite IVA Forfettarie che invece decidono di rilasciare scontrini o ricevute impersonali, sono obbligate ad emettere lo scontrino elettronico.

Basta utilizzare i servizi online gratuiti dell’Agenzia delle Entrate per procedere alla trasmissione dei dati dei corrispettivi giornalieri di ogni singola operazione effettuata.

Il nuovo servizio è accessibile dal sito dell’Amministrazione fiscale nell’area riservata del portale Fatture e Corrispettivi.

Basta utilizzare le credenziali Spid (Sistema pubblico di identità digitale) o la Carta Nazionale dei Servizi (Cns).

Le Partite IVA Forfettarie per l’anno 2020 potranno memorizzare ed inviare i corrispettivi giornalieri con queste modalità:

  • adeguando il proprio registratore di cassa;
  • acquistando un nuovo registratore telematico (usufruendo il relativo bonus).

Si tenga conto del fatto che anche i Forfettari 2020 devono rispettare un periodo transitorio che va dal primo gennaio 2020 al 30 giugno 2020 per adeguarsi alle nuove modalità di trasmissione.

Regime Forfettario 2020 Contributi Previdenziali INPS

Devi sapere che l’apertura della Partita IVA Forfettaria 2020 obbliga al versamento dei Contributi Previdenziali, che vengono calcolati in genere in percentuale sul proprio reddito da lavoro e vengono versati all’INPS (Istituto Nazionale Previdenza Sociale).

Il versamento costante e regolare dei contributi previdenziali legittima ad ottenere le prestazioni pensionistiche alla fine della vita lavorativa.

Si tratta di versamenti che rappresentano dei fondi e NON TASSE che ogni Forfettario è obbligato a versare per ottenere la propria futura pensione.

Bisogna suddividere tutte le Attività Economiche in 3 grandi categorie:

  • Artigiani e Commercianti
  • Liberi Professionisti con cassa autonoma
  • Lavoratori autonomi “senza cassa”

Regime Forfettario 2020 e Contributi INPS per Artigiani e Commercianti

Tutti i Commercianti ed Artigiani che decidono di aprire una Partita IVA nel Regime Forfettario hanno l’obbligo di iscriversi alla Gestione Commercianti ed Artigiani INPS.

Tutti gli iscritti alla Gestione Commercianti o Artigiani INPS devono versare una quota di Contributi fissi o minimali pari a circa 3.600 Euro annuali suddivisi in 4 rate trimestrali di circa 900 Euro.

La circolare INPS 13 febbraio 2019, n. 25 ha chiarito gli importi dei contributi dovuti per l’anno 2019 e 2020 dagli iscritti alla Gestione Artigiani e Commercianti.

Le aliquote contributive di finanziamento delle gestioni pensionistiche sono fissate al 24%.

Possono beneficiare della riduzione del 50% dei contributi dovuti gli artigiani e gli esercenti attività commerciali ultrasessantacinquenni.

Ricordiamo che i contributi minimali sono dovuti anche in assenza di fatturato.

Per maggiori dettagli ti consiglio di leggere questa guida sui Contributi INPS per Commercianti ed Artigiani.

Tutti i Commercianti e gli Artigiani che decidono di aderire al Regime Forfettario 2020 possono però godere di un’ ulteriore grande vantaggio, e cioè quello di richiedere l’ abbattimento del 35% dei Contributi INPS.

Ne ho parlato in questo articolo: Riduzione del 35% dei Contributi INPS

Pertanto, se decidi di aprire Partita IVA Forfettaria come Commerciante od Artigiano devi tenere debitamente conto dei costi fissi o minimali di Contributi INPS, anche nel caso in cui non vi siano entrate.

Liberi Professionisti con Cassa autonoma

Tutte le attività Professionali regolamentate da un Albo Professionale hanno l’obbligo di versare i propri Contributi Previdenziali INPS alla propria Cassa autonoma (Avvocato, Commercialista, Notaio, Architetto, Ingegnere, Geometra, Medico, Giornalista, etc.).

Per maggiori informazioni ti consiglio di leggere questa guida sui Contributi Previdenziali degli Albi Professionali .

In ogni caso, prima di procedere all’apertura della partita IVA Forfettaria Libero Professionista, ti consiglio di informarti sul totale dei Contributi INPS fissi ed in percentuale sul fatturato che dovrai versare.

Regime Forfettario 2020 Lavoratori autonomi “senza cassa”

I Lavoratori autonomi “senza cassa” sono tutti quei Liberi Professionisti o Freelance che svolgono un’attività professionale non regolamentata da nessun Albo Professionale.

Si pensi ai copywriter, webmaster, traduttori, web designer, grafici, fotografi, consulenti, guide turistiche, ecc.

Questi freelancer hanno l’obbligo di pagare i propri Contributi Previdenziali INPS alla Gestione Separata.

L’iscrizione non presenta alcuna quota di contribuzione fissa da dover garantire, al contrario appunto di Commercianti ed Artigiani obbligati ad un versamento fisso minimale di Contributi.

I Contributi INPS in Gestione Separata vengono calcolati esclusivamente in percentuale sul Reddito Lordo. In assenza di fatturato quindi, non sarà necessario versare alcun Contributo INPS.

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Determinazione del reddito e coefficienti di redditività

Nel Regime Forfettario 2020 il reddito imponibile si individua mediante l’applicazione del coefficiente di redditività previsto per l’attività esercitata al totale dei ricavi conseguiti.

I coefficienti di redditività non hanno subito alcuna modifica rispetto a quelli dell’anno 2019 e sono suddivisi in base al codice ATECO comunicato per identificare l’attività svolta.

Dal reddito vengono dedotti i contributi previdenziali obbligatori, e a tale somma così determinata viene applicata un’imposta del 5% (per i primi 5 anni di attività) o del 15% (dal sesto anno in poi).

Le diverse attività economiche sono assoggettate a differenti coefficienti di redditività da applicare a seconda del settore di attività:

  • attività professionali, scientifiche, tecniche, sanitarie di istruzione, servizi finanziari e assicurativi, 78%,
  • commercio ambulante non alimentare, 54%,
  • industrie alimentari e delle bevande: 40%,
  • altre attività economiche: 67%,
  • intermediari del commercio: 62%,
  • costruzione e attività immobiliari: 86%.

Regime Forfettario 2020 e Credito d’imposta

Per il corrente anno 2020 le Partite IVA Forfettarie potranno beneficiare del credito d’imposta, ma i beni oggetto del credito devono essere nuovi (stampanti, mobili e arredi, scanner, pc, fotocopiatrici, cellulari, telefoni).

Si tratta di uno sgravio fiscale che nasce dalla ridefinizione degli incentivi che ha portato alla cancellazione del cosiddetto Super-ammortamento.

Pertanto aprire Partita IVA Forfettaria 2020 per il corrente anno rappresenta un vero e proprio vantaggio. 

Con il nuovo sgravio fiscale sono agevolabili anche gli investimenti in beni materiali nuovi strumentali all’esercizio della professione, ma rimangono esclusi auto e moto e altri mezzi di trasporto.

Il credito d’imposta viene riconosciuto nella misura del 6% fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.

Gli investimenti in beni strumentali nuovi devono essere effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020 e non oltre il 30 giugno 2021.

A decorrere dall’anno successivo a quello di entrata in funzione dei beni il credito spettante è utilizzabile esclusivamente in compensazione in 5 quote annuali di pari importo.

Le Partite IVA Forfettarie che si avvalgono del credito d’imposta sono tenute a conservare, la documentazione idonea a dimostrare l’effettivo sostenimento e la corretta determinazione dei costi agevolabili, pena la revoca del beneficio fiscale.

Regime Forfettario 2020: abolizione Flat Tax al 20%

La “seconda” flat tax al 20% per le Partite IVA Forfettarie 2020 è invece stata abolita: prima dell’entrata in vigore era aleggiata la possibilità di introdurre il superforfait per le Partite IVA dai 65.001 ai 100.000 euro di ricavi o compensi.

L’obiettivo dell’abolizione della Flat Tax 20% per le partite IVA Forfettarie 2020 è quella di riequilibrare la tassazione ed evitare fenomeni evasivi ed elusivi.

Regime Forfettario e Lavoro Dipendente

Immagino che ti stai ponendo la seguente domanda: “Se sono un lavoratore dipendente posso aprire Partita IVA?”

Ebbene sì, anche chi è titolare di un reddito da Lavoro Dipendente può aprire contemporaneamente una Partita IVA nel Regime Forfettario 2020.

Se sei dipendente pubblico devi verificare il Regolamento dell’ente (Comune, Regione, etc.) e leggere attentamente le clausole riportate sul contratto di lavoro.

Ti ricordo che l’articolo 53 del D.lgs. 165/2001 sancisce che i dipendenti pubblici non possono svolgere incarichi retribuiti che non sono autorizzati dall’amministrazione di appartenenza.

Se sei dipendente assunto in un’azienda privata allora potrai stare ancora più tranquillo e potrai beneficiare dell’apertura Partita IVA Forfettaria 2020.

In ogni caso ricorda che l’articolo 2105 del Codice civile prevede che un lavoratore del settore privato non deve arrecare alcun pregiudizio al datore di lavoro.

In ogni caso, sia che tu sia lavoratore pubblico che lavoratore del settore privato dovrai rispettare i requisiti previsti dal nuovo Regime Forfettario 2020.

Regime forfettario 2020 e Diritto d’Autore

A chiarire i dubbi in merito al diritto d’autore è la stessa Agenzia delle Entrate con la risposta all’interpello del 12 dicembre 2019 n. 517, che ha stabilito quanto segue:

tali proventi, se correlati con l’attività di lavoro autonomo svolta, concorreranno alla verifica del limite dei 65.000 euro per l’accesso o la permanenza nel regime forfettario, circostanza che sarà ritenuta sussistente se, sulla base di un esame degli specifici fatti e circostanze, gli stessi non sarebbero stati conseguiti in assenza dello svolgimento dell’attività di lavoro autonomo; […]”.

Per le attività che sono effettivamente connesse a quelle da lavoro autonomo non si applica la ritenuta d’acconto ai fini Irpef sui compensi relativi a cessione dei diritti d’autore.

L’articolo 53, comma 2, lettera b) del TUIR dall’articolo 54, comma 8 recita:

il reddito derivante da compensi da diritto d’autore è ridotto del 25 per cento a titolo di determinazione forfettaria delle spese, ovvero del 40 per cento se i relativi compensi sono percepiti da soggetti con meno di 35 anni.”

In ogni caso i professionisti titolari di Partita IVA Forfettaria deve rilasciare al sostituto d’imposta una dichiarazione nella quale si attesta che i compensi percepiti per diritti d’autore sono correlati all’attività autonoma esercitata.

Regime Forfettario 2020: cause di esclusione

Tra le cause ostative all’adesione al Regime Forfettario ricordiamo che non possono aderire le Persone Fisiche che si avvalgono di Regimi Speciali IVA:

  • Attività di agenzie di viaggi e turismo
  • Attività di agricoltura, pesca, agriturismo
  • Attività di editoria
  • Rivendita di beni usati, oggetti d’ arte o da collezione
  • Vendita di monopoli di Stato
  • Gestione di servizio di telefonia.

Non possono aderire al Regime Forfettario:

  • soggetti non residenti, ad eccezione di quelli che sono residenti in uno Stato dell’Unione Europea e che producono nel territorio italiano redditi che costituiscono almeno il 75% del reddito complessivamente prodotto,
  • tutti coloro che decideranno di aprire Partita IVA per fatturare prevalentemente nei confronti di datori di lavoro con i quali sono o erano in corso rapporti di lavoro nei 2 precedenti periodi d’imposta. Questa limitazione è stata introdotta per combattere il fenomeno delle false Partite IVA,
  • chi va in pensione in Quota 100 per tutto il periodo che va dall’uscita anticipata dal lavoro al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia.

Regime Forfettario: quanto costa un Commercialista?

Un Commercialista “classico” per la gestione della Contabilità di un Contribuente titolare di una Partita IVA nel Regime Forfettario ha una tariffa media impresa tra 1.000 e 1.200 Euro.

Adesso però voglio parlarti del mio Servizio di Contabilità Online specializzato nel Regime Forfettario che sono sicuro troverai molto conveniente.

Mi chiamo Giampiero Teresi e per primo in Italia nel 2014 ho sviluppato un Servizio di Contabilità specializzato nel Regime Forfettario per Clienti di tutta Italia. Mi occupo di tutto ciò di cui si occupa un “Commercialista classico” con il vantaggio di lavorare completamente da remoto.

Non sarà mai necessaria quindi la presenza fisica, lavoreremo completamente Online! Nello specifico mi occuperò di:

  • Aprire la tua Partita IVA
  • Gestire la tua Contabilità
  • Inviare la tua Dichiarazione dei Redditi
  • Offrire tutta la mia Assistenza 365 giorni l’anno

Il costo del mio Servizio di Contabilità sarà di soli 39 Euro al mese, già comprensivi di IVA, che potrai pagare scegliendo tra 3 tipi di Abbonamento di Consulenza: trimestrale, semestrale o annuale.

Se ancora non dovessi fidarti, ti consiglio di leggere le Recensioni dei miei clienti.

Le mie interessanti tariffe prevedono la scelta di un piano di abbonamento:

  • trimestrale 117 euro (39 euro al mese),
  • semestrale 217 euro (36 euro al mese),
  • annuale 397 euro (33 euro al mese).

Se dovessi avere qualsiasi altro dubbio sul Regime Forfettario 2020 o se volessi ricevere maggiori informazioni sul mio Servizio di Contabilità Online, richiedimi una Consulenza Gratuita! Ti basterà richiederla sul mio sito www.regime-forfettario.it compilando il form di contatto con tutti i tuoi dati, sarà io stesso a richiamarti entro qualche ora!

P.S. Esiste un gruppo Facebook creato da me, totalmente dedicato al Regime Forfettario. Se vorrai prendervi parte potrai iscriverti in qualsiasi momento, ti basterà cliccare qui 

A presto
Giampiero Teresi

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