Tutto ciò che devi sapere se stai pensando di aprire la Partita IVA come libero professionista in questo settore
Avviare un’attività in proprio potrebbe essere difficile quanto fare una discesa libera con un solo bastone.
Operare in proprio con Partita IVA espone a diversi adempimenti, e senza le giuste conoscenze in ambito fiscale rischieresti di fare delle scelte sbagliate e pregiudicare pesantemente la tua attività. (Mi sto facendo un mazzo tanto per restare in piedi, ma la discesa è quasi finita. Ops… Il mio unico bastone si è spezzato. Aiutooooo!)
In questo articolo ti spiegherò come agire per iniziare a svolgere la professione di maestro di sci in proprio senza svenarti per tasse e altre spese.
Partita IVA per maestri da sci: come si apre
Quella per lo sci è una passione che può trasformarsi anche in un vero e proprio lavoro: non è raro, infatti, che gli amanti di questo sport decidano di frequentare il corso abilitativo per diventare maestri di sci.
Non è da me scomodare il solito – e, diciamocelo pure, spesso abusatissimo – detto confuciano “Fai quello che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita“, ma in questo caso è opportuno fare un’eccezione, dato che unire l’amore per la montagna e per la neve a un’opportunità di guadagno è la ragione principe per la quale molte persone intraprendono questa strada.
Anche tu stai pensando di svolgere questa professione in proprio?
Per farlo, sarai obbligato/a ad aprire la Partita IVA; prima di spaventarti all’idea di dover avere a che fare con tasse, IVA, contributi e via dicendo, ti suggerirei di rivolgerti a un buon consulente o commercialista, perché potresti scoprire delle cose molto interessanti. Nelle prossime righe te ne anticiperò alcune, ma andiamo con ordine.
Per prima cosa, devi sapere che per procedere all’apertura della Partita IVA dovrai inoltrare un modulo all’Agenzia delle Entrate: il modello AA9/12. Al suo interno sarai tenuto/a a inserire una serie di informazioni, inclusi il codice ATECO corretto in base al tipo di attività che andrai a svolgere (nel tuo caso 85.51.00) e il regime fiscale con il quale intendi operare.
Compilare correttamente il modello AA9/12 è il primo passaggio da compiere se desideri evitare di andare incontro a spese insostenibili. La scelta del regime fiscale, ad esempio, influisce parecchio da questo punto di vista, dato che da essa dipendono gli adempimenti fiscali e gli obblighi gestionali a cui dovrai far riferimento.
Leggi anche: Ginecologo e Partita IVA: come aprirla a regime agevolato
E questo mi porta a darti subito una buona notizia: in Italia esiste un regime fiscale molto vantaggioso per avviare la tua attività di maestro di sci.
Maestro di sci con Partita IVA: perché adoperare il regime forfettario
Aprendo la Partita IVA nel regime forfettario avrai la possibilità di godere di parecchie semplificazioni e agevolazioni. Una delle più importanti è l’esonero dall’IVA e dalla ritenuta d’acconto. Hai capito bene: operando con questo regime fiscale non sarai tenuto a inserire l’importo dell’IVA sulle tue fatture né a procedere ai versamenti delle liquidazioni periodiche.
Questo ti concederà un vantaggio concorrenziale non indifferente rispetto agli altri maestri di sci che invece adoperano il regime ordinario o quello semplificato. In più, potrai incassare sempre il 100% dei tuoi compensi.
Ma gli aspetti positivi di questo inquadramento non terminano certo qui.
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Una Partita IVA forfettaria è esonerata anche dall’obbligo di fatturazione elettronica, dalla presentazione del modello ISEE, dallo spesometro e dagli studi di settore, tutte incombenze che comporterebbero del lavoro in più per il tuo commercialista (e più spese per te). Anche da questo lato, dunque, risparmierai parecchio denaro.
A proposito di risparmio, devi sapere che tra le agevolazioni di cui potrai usufruire c’è anche quella legata all’esenzione dal versamento dell’IRAP e delle addizionali comunali. Questi adempimenti non esisteranno per te, dato che sarai soggetto a una sola tassa.
Prima di parlarti dell’aspetto che, con tutta probabilità, cattura maggiormente il tuo interesse, ci tengo però a fare una precisazione: adottare il regime forfettario è una scelta che puoi compiere solamente se possiedi determinati requisiti, tra i quali il principale è quello del rispetto del limite di fatturato di 65.000 € all’anno.
Tasse e contributi INPS per i maestri da sci con Partita IVA
Adottare il regime forfettario equivale alla vittoria di un oro olimpico nello slalom gigante. E sai perché? La tassazione è in assoluto la più bassa d’Italia. Se negli altri due tipi di regime fiscale l’aliquota minima è quella del primo scaglione IRPEF, corrispondente al 23%, nel regime forfettario avrai un’aliquota fissa a prescindere dal tuo reddito lordo (naturalmente, entro il limite dei 65.000 €).
L’aliquota sostitutiva fissa prevista è del 15%, con una riduzione al 5% per le nuove attività che possiedono i requisiti per usufruire dell’aliquota start up. Avviando una nuova attività professionale, dunque, avresti la possibilità di versare solamente il 5% di imposte. E non solo per il primo anno, ma per i primi cinque!
Per quanto riguarda i contributi previdenziali, invece, dovrai obbligatoriamente iscriverti alla gestione commercianti dell’INPS, che prevede due tipi di versamento. Fino a un reddito di 15.878 € dovrai versare un a quota contributiva fissa di circa 3.800 € all’anno (a prescindere dagli incassi), mentre se oltrepasserai questo minimale sarai tenuto/a a versare un ulteriore contributo pari al 24,09% dell’eccedenza.
La buona notizia è che, operando nel regime forfettario, è possibile ottenere una riduzione del 35% sia sulla quota fissa che su quella eccedente ai minimali.
Leggi anche: Apertura della Partita IVA da geologo: questa la scelta più saggia
In conclusione
Come vedi, aprire la tua Partita IVA da maestro di sci nel regime forfettario ti darebbe modo di godere di numerosi vantaggi. Tuttavia, in assenza di una buona conoscenza delle normative che regolano l’ingresso e la permanenza in questo regime fiscale, rischieresti di bruciarti questa opportunità.
La maggior parte dei commercialisti tradizionali, infatti, si dedica un po’ a tutto senza entrare nello specifico, e non conosce a fondo le regole e le casistiche del regime forfettario. Io, invece, da ormai parecchi anni ho deciso di dedicarmi esclusivamente a questo settore, e ho sviluppato un servizio di consulenza fiscale e contabile online per chi opera (o desidera operare) in questo regime fiscale agevolato.
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Sarò io stesso a richiamarti nel giro di qualche ora per chiarire qualsiasi dubbio (tariffe comprese).
Ti ricordo che, per qualsiasi tipo di considerazione, hai la possibilità di commentare questo articolo.
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A presto
Giampiero Teresi
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