Partita IVA per riparazione di telefoni e computer: come aprirla

Tutto ciò che devi sapere se vuoi svolgere questa professione in franchising o in autonomia

Iniziare a svolgere una professione in proprio senza conoscenze in materia fiscale è pericoloso quanto aprire un iPhone con un martello e uno scalpello.

Poiché per lavorare in autonomia è obbligatorio aprire la Partita IVA, dovresti conoscere tutti gli aspetti e le implicazioni di tale decisione, in modo da evitare di commettere errori che poi ti costeranno cari.

Nelle prossime righe ti spiegherò quali procedure dovrai espletare per avviare la tua attività di riparatore di computer e smartphone con Partita IVA.

Apertura della Partita IVA e altri passaggi burocratici: come agire

Se hai le competenze per risolvere problemi legati ai componenti hardware di telefoni, computer, tablet e altre strumentazioni elettroniche e stai pensando di avviare un’attività di questo tipo, dovrai necessariamente aprire Partita IVA.

Questo passaggio burocratico, così come alcuni altri di cui sto per parlarti, sarà obbligatorio sia nel caso in cui tu volessi svolgere tale professione in autonomia in casa, sia nel caso in cui tu avessi in mente di aprire un locale (anche in franchising).

L’apertura della Partita IVA è un’operazione che, presa singolarmente, non prevede particolari costi; tuttavia, dal momento che l’attività che vorresti svolgere è artigianale, non ti basterà richiedere questo codice numerico all’Agenzia delle Entrate, bensì dovrai provvedere ad altre procedure come:

  • l’iscrizione alla Camera di Commercio;
  • l’iscrizione al Registro delle Imprese;
  • l’apertura di una posizione INAIL;
  • la presentazione della SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) al comune in cui intendi operare.

Per sbrigare tutte queste operazioni in un colpo solo senza perdere tempo nei vari uffici ti basterà rivolgerti a un commercialista, il quale assumerà il compito di inoltrare la documentazione ai vari enti tramite una comunicazione telematica chiamata ComUnica (è inclusa anche l’apertura della Partita IVA online).

Ricorrere alla consulenza di un professionista per portare avanti tali pratiche non è solo una questione di comodità e di velocità, ma anche di sicurezza; nella compilazione del modello AA9/12 (modulo per l’apertura della Partita IVA), infatti, si nascondono alcune insidie. Scopriamo quali sono.

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Riparazione telefoni e computer: la scelta del codice ATECO e del regime fiscale

Quando aprirai la tua Partita IVA, sarai tenuta/o a prendere delle decisioni importanti che, se errate, influenzeranno in modo pesante il tuo business. Non mi riferisco all’indicazione dei tuoi dati anagrafici e fiscali né alla scelta del nome e della sede legale della tua attività, quanto alla scelta del codice ATECO e del regime fiscale che adotterai.

Il codice ATECO è un codice numerico assegnato a ogni attività e, quando svolgi un determinato lavoro, devi assicurarti che questo sia svolgibile con un determinato codice. Se in fase di apertura comunicherai all’Agenzia delle Entrate un codice ATECO errato e la cosa dovesse emergere in seguito a un controllo, andrai incontro a una pesante sanzione pecuniaria.

Ecco perché, a scanso di equivoci, ci tengo a informarti che, per svolgere l’attività di riparazione di computer e telefoni, puoi utilizzare i seguenti codici:

  • 95.11.00 – riparazione e manutenzione di computer e periferiche;
  • 95.12.01 – riparazione e manutenzione di telefoni fissi, cordless e cellulari.

In merito al regime fiscale, devi sapere che, dalla scelta che effettuerai, dipenderanno le regole e gli adempimenti fiscali a cui dovrai attenerti. Nel nostro Paese esistono tre tipi di inquadramento fiscale: regime ordinario, regime semplificato e regime forfettario.

Per chi si appresta a intraprendere la strada del lavoro autonomo, il più conveniente è senza dubbio il terzo, e ora capirai perché.

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Partita IVA per riparazione di telefoni e computer: i vantaggi del regime forfettario

L’apertura di una Partita IVA a regime forfettario consente di usufruire di diverse semplificazioni gestionali e agevolazioni fiscali.

Prima di vederle, però, voglio chiarire che, per adottare il regime forfettario, è necessario rispettare alcuni parametri. Ad esempio, non si possono avere spese superiori a 20.000 € all’anno per pagare i dipendenti o i collaboratori, non si possono percepire più di 30.000 € annui da un lavoro subordinato e, principio fondamentale, non si può oltrepassare il limite di fatturato di 65.000 € annui.

Bene, ora diamo un’occhiata ai vantaggi riservati ai possessori di Partita IVA forfettaria:

  • esenzione dall’IVA e dalla ritenuta d’acconto;
  • esonero dall’obbligo di fatturazione elettronica;
  • esenzione dal pagamento delle addizionali regionali e comunali;
  • esenzione dal pagamento dell’IRAP;
  • esonero dallo spesometro, dal modello ISEE e dagli studi di settore;
  • esonero dall’obbligo di registrazione delle fatture e dei corrispettivi IVA.

Tutte queste agevolazioni ti permetteranno di svolgere la tua professione senza troppi pensieri e, soprattutto, di risparmiare cifre importanti ogni anno.

Aspetta, però: non ho ancora finito! Sono certo che, oltre a questi benefici, non ti dispiacerebbe avere una tassazione agevolata. Ho colto nel segno? Beh, in questo caso ti suggerisco di continuare a leggere perché sto per darti un’ottima notizia.

Leggi anche: Partita IVA da scrittore: scopri i vantaggi del regime fiscale agevolato

Tasse e contributi per un’attività di riparazione di telefoni e computer con Partita IVA forfettaria

Chi lavora in proprio, spesso e volentieri, è considerato una sorta di eroe moderno; questo, perché condurre un’attività significa dover far fronte a tantissime spese, tra le quali sono incluse quelle per il pagamento delle imposte.

Beh, nel regime forfettario non dovrai sottostare al pressante sistema di calcolo delle tasse basato sugli scaglioni IRPEF, bensì potrai godere di una delle tassazioni più basse d’Europa e della più bassa in Italia. In questo regime fiscale è prevista un’aliquota sostitutiva unica del 15% che, per le nuove attività, può essere ridotta addirittura al 5% per i primi cinque anni.

Il sistema di calcolo, inoltre, è piuttosto semplice e rapido poiché prevede l’utilizzo di un valore percentuale (coefficiente di redditività) che lo Stato ha assegnato a ogni codice ATECO. Per farla breve, anziché dedurre i costi aziendali sostenuti durante l’anno, per ottenere l’imponibile soggetto a tassazione dovrai moltiplicare il tuo fatturato totale per il coefficiente di redditività a te assegnato.

Un esempio: poiché il coefficiente relativo al tuo tipo di attività è del 67%, se durante il primo anno di attività fatturerai 10.000 € dovrai pagare le tasse su 6.700 €, senza dimostrare quante spese reali hai sostenuto.

Per quanto riguarda i contributi pensionistici, in quanto artigiano, dovrai iscriverti all’INPS gestione artigiani che prevede il versamento di una quota fissa di circa 3.830 € all’anno e di una quota del 24% da versare in relazione all’eccedenza sul minimale di reddito di 15.953 €.

La buona notizia, in questo caso, è che i possessori di Partita IVA forfettaria (contrariamente agli altri regimi fiscali) hanno la possibilità di richiedere una riduzione del 35% su entrambe le quote.

Per concludere

In questo articolo ho cercato di riassumere i passaggi principali che dovrai effettuare per iniziare a svolgere la professione di riparatore di PC e smartphone. Inoltre, ti ho esposto i principali vantaggi del regime forfettario.

Hai bisogno di chiarire eventuali dubbi o desideri ricevere maggiori informazioni su questo regime fiscale? Hai trovato la persona giusta: da anni, ormai, mi dedico esclusivamente al regime forfettario e fornisco un servizio di consulenza fiscale online riservato alle attività che lo adottano.

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A presto
Giampiero Teresi

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