Nuovo Regime Forfettario 2019: la Guida definitiva

Il Regime Forfettario 2019 rappresenta in questo momento l’ unico regime di Vantaggio esistente in Italia. È in vigore dal 1 Gennaio 2015 ma è stato rivoluzionato dalle nuove Leggi di Stabilità che lo hanno reso più conveniente ed accessibile da un numero maggiore di Contribuenti. Il Regime Forfettario 2019 ha nell’ esenzione dall’ IVA, nell’ esenzione dalla Ritenuta d’ Acconto e nella tassazione IRPEF più bassa i suoi vantaggi più importanti. Presenta però delle restrizioni all’ ingresso: soltanto i Contribuenti che posseggono determinati requisiti potranno avvalersene. Questo articolo vuole rappresentare una Guida definitiva al Regime Forfettario 2019 racchiudendone tutte le novità, tutti i vantaggi, gli Obblighi ed i Requisiti che ogni Contribuente dovrà rispettare e possedere.

Il nuovo Regime Forfettario

Il nuovo Regime Forfettario 2019 rappresenta ad oggi in Italia l’ unico Regime Agevolato ideale per tutti i Liberi Professionisti, Freelance, ma anche Artigiani e Commercianti che per la prima volta si affacciano al mondo della Partita IVA, garantendo loro notevoli vantaggi fiscali e contabili.

La Flat tax introdotta con la nuova Legge di Bilancio 2019 ha modificato nuovamente questo Regime di Vantaggio migliorandolo sotto alcuni aspetti, primo fra tutti l’ innalzamento dei limiti di fatturato attivo già dal 1 gennaio 2019, che permetterà quindi l’ adesione ad un maggiore numero di Lavoratori Autonomi, con un notevole risparmio di imposte.

La tassazione più bassa, l’ esenzione dall’ IVA e dalla Ritenuta d’ Acconto, la sua semplicità contabile fanno del Regime Forfettario 2019 il Regime più vantaggioso d’ Europa ed il secondo più utilizzato dopo il regime Semplificato.

Il Regime Forfettario 2019 è adesso un Regime fiscale definito, introdotto per poter essere utilizzato anche negli anni futuri. Ha raggiunto però la sua completezza tramite le modifiche apportate negli anni tramite le varie Leggi di Stabilità. La sua prima versione infatti (2015) era molto diversa dall’ attuale e molto più limitante rendendone quasi impossibile l’ utilizzo.

Ma andiamo per  odine.

Regime Forfettario 2019 requisiti

Il Regime Forfettario 2019 è rivolto a tutte le Persone Fisiche che esercitano un’ attività di Impresa (Professionisti, Freelance, Commercianti ed Artigiani) che rispettino determinati requisiti e che non incorrano successivamente in una delle cause di esclusione.

Le società di persone, le Società di capitali, le Associazioni, le Cooperative, invece ne sono escluse. Queste potranno limitarsi alla scelta tra il regime ordinario o il Regime Semplificato.

Il nuovo Regime Forfettario 2019 è la naturale prosecuzione del suo antenato: il Regime dei Minimi che non esiste più dal 1 Gennaio 2016. dal quale in effetti ha ereditato una serie di vantaggi, ma rispetto a quest’ ultimo è stato migliorato sotto numerosi aspetti. Possiamo in effetti quindi identificare il Regime Forfettario come il nuovo Regime dei Minimi. Ho già scritto un articolo che evidenzia le differenze tra i 2 Regimi Fiscali che potrai trovare qui: differenze tra Regime dei Minimi e Regime Forfettario

Analizziamo adesso uno per uno tutti i requisiti che qualunque Contribuente dovrà possedere e rispettare negli anni per poter accedere al Regime Forfettario 2019

Regime Forfettario 2019: limite di fatturato

Una delle novità, forse la più importante, introdotta dalla Flat Tax è rappresentata dall’ innalzamento dei limiti di fatturato per il Regime Forfettario già a partire dal 1 gennaio 2019 indistintamente per tutte le Attività Economiche a 65.000 Euro annuali. Fino al 2018 non era affatto così, ogni Attività Economica aveva un limite dei ricavi differente che era determinato dal proprio Codice ATECO.

Fino al 2018 I limiti di ricavi annuali che non dovevano essere superati erano compresi tra 25.000 Euro e 50.000 Euro e differivano a seconda dell’ Attività Economica svolta. Ho riportatotutti i limiti di ricavi annuali 2018 (ormai non più in vigore) suddivisi per ogni Attività Economica, o meglio per ogni Codice ATECO, in questo articolo: limiti di ricavi nel Regime Forfettario

I limiti dei ricavi nel Regime Forfettario 2019 sono stati innalzati rispetto alla sua versione precedente, e adesso non sono più distinti per Codice ATECO: tutte le Attività Economiche hanno un limite di fatturato pari a 65.000 Euro annuali. I limiti di fatturato precedente infatti erano davvero bassi e rendevano inutilizzabile questo particolare Regime Fiscale di Vantaggio.

È possibile per un titolare di Partita IVA passare dal Regime Ordinario o Semplificato al Forfettario, ma un Lavoratore Autonomo  che vuole accedere al nuovo Regime Forfettario 2019 non deve quindi aver percepito ricavi superiori a 65.000 Euro nell’ anno precedente, pena l’ possibilità di accedervi.

Regime Forfettario e Lavoro Dipendente

La nota positiva è che Regime Forfettario e Lavoro Dipendente possono cestire  con alcuni limiti però.

Anche chi è titolare di un reddito da Lavoro Dipendente può aprire contemporaneamente una Partita IVA nel Regime Forfettario 2019. Dovrà però rispettare un requisito e cioè quello di non aver percepito redditi lordi da Lavoro Dipendente o assimilato (esempio reddito da pensione) superiore a 65.000 Euro lordi nell’ anno precedente.

Anche questo limite è stato innalzato nella nuova Flat Tax, dato che fino al 2018 il limite di Reddito lordo percepito da lavoro dipendente per poter accedere al Forfettario non doveva superare i 30.000 Euro annuali. È possibile quindi dal 2019 percepire redditi da Dipendente fino a 65.000 Euro e contemporaneamente fatturare con il Regime Forfettario fino a 65.000 Euro annuali. I diversi redditi percepiti non verranno sommano tra di loro, ma ognuno verrà tassato secondo le proprie regole e percentuali IRPEF.

Altra modifica apportate al Regime Forfettario 2019 è rappresentata dall’ abolizione di ogni limite di spesa riguardante i Collaboratori ed i lavoratori Dipendenti.

Nel “vecchio” Regime dei Minimi non era possibile assumere alcun tipo di personale, nel Regime Forfettario 2018 invece era stata introdotta questa possibilità ma con dei limiti assurdi, infatti per poter accedere al Regime Forfettario 2018 queste spese non dovevano essere superiori a 5.000 Euro lordi. Nello specifico non è possibile superare questa soglia per:

  • Lavoro accessorio
  • Lavoro dipendente
  • Utili da partecipazione erogati agli associati con l’ apporto di lavoro
  • Prestazioni di lavoro erogate all’ imprenditore e ai suoi familiari

Finalmente la nuova Legge di Bilancio ha abolito questo assurdo limite, a dal 2019 nel nuovo Regime Forfettario non sarà presente alcun limite di spesa per Dipendenti e Collaboratori.

Beni Strumentali nel Regime Forfettario 2019

Altro assurdo limite abolito per fortuna nel Regime Forfettario 2019 è il limite di spesa per Beni Strumentali.

Fino al 2018, così come lo è stato nel Regime dei Minimi, l’ acquisto di beni Strumentali rappresentava una causa d’ esclusione. Il costo complessivo, al lordo degli ammortamenti, degli stessi Beni Strumentali infatti non doveva superare il limite di 20.000 Euro alla chiusura dell’ esercizio,

Ma cosa sono i Beni Strumentali?

Di solito vengono chiamati cespiti, e rappresentano tutti quei beni che vengono acquistati dall’ Imprenditore o dal professionista e che sono destinati ad essere utilizzati per più anni come ad esempio: le attrezzature, i macchinari, il computer ed i suoi accessori,

Non verranno intesi come Beni Strumentali:

  • Tutti i beni con un costo inferiore a 516,46 Euro
  • I beni immobili acquistati per l’ esercizio dell’ Impresa o della Professione
  • I costi riferiti ad attività immateriale come ad esempio i costi sostenuti per l’ avviamento

Dal 1 Gennaio 2019 nel nuovo Regime Forfettario non sarà quindi presente alcun limite di spesa destinata all’ acquisto di Beni Strumentali.

Nuovi limiti Regime Forfettario 2019

Oltre alle cause di esclusione già elencate, sono presenti altre cause ostative all’ adesione al Regime Forfettario.

Non possono avvalersi del Regime Forfettario le Persone Fisiche che si avvalgono di Regimi Speciali IVA come ad esempio:

  • Attività di agricoltura, pesca, agriturismo
  • Attività di editoria
  • Attività di agenzie di viaggi e turismo
  • Rivendita di beni usati, oggetti d’ arte o da collezione
  • Gestione di servizio di telefonia
  • Vendita di monopoli di Stato, ecc.

Inoltre non potranno avvalersi del Regime Forfettario tutti i soggetti non residenti, ad eccezione di quelli che sono residenti in uno Stato dell’ Unione Europea e che producono nel territorio italiano redditi che costituiscono almeno il 75% del reddito complessivamente prodotto.

Sei in possesso di tutti i requisiti per aderire al Regime Forfettario? Tira un sospiro di sollievo perchè adesso ti parlerò di tutti i suoi vantaggi fiscali e contabili.

Non potranno avvalersi del Regime Forfettario 2019 tutti coloro che decideranno di aprire Partita IVA per fatturare prevalentemente verso il proprio ex datore di lavoro nei primi due anni di attività. Questa limitazione è stata introdotta per combattere il fenomeno delle false Partite IVA

Anche per quanto riguarda il possesso di quote societarie sono state apportate delle modifiche.

Regime Forfettario e quote societarie

Il nuovo Regime Forfettario 2019 impone che non sarà possibile avvalersi della flat tax se:

  • Se si partecipa contemporaneamente a Societù di persone, associazioni, imprese familiari (stessi limiti già presenti nel 2018)
  • Se si controlla direttamente o indirettamente SRL o Associazioni in partecipazione che esercitano attività direttamente o indirettamente riconducibili a quelle svolte dal soggetto in Regime Forfettario.

Da ciò ne deriva che sarà possibile possedere quote di SRL purchè non si “controlli” la Società (non si posseggano più del 50% di quote) e la Società non operi nello stesso campo della Ditta Individuale in Regime Forfettario (non abbia quindi lo stesso Codice ATECO).

Se dovessi avere dei dubbi sul possesso di tutti i requisiti necessari posso offrirti una Consulenza Gratuita. Ti basterà richiederla sul mio sito www.regime-forfettario.it compilando il form con tutti i tuoi dati. Ti richiamerò entro qualche ora e cercherò di chiarire tutti i tuoi dubbi.

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Vantaggi del Regime Forfettario

Come ho già anticipato in precedenza, il Regime Forfettario rappresenta l’ unico Regime Fiscale di Vantaggio presente in Italia. Rappresenta quindi il Regime Fiscale ideale per tutti quei Professionisti, Freelance, Commercianti ed artigiani che per la prima volta si affacciano al mondo del lavoro perchè riesce a garantire porto notevoli vantaggi fiscali e contabili.

Se stai pensando di aprire la tua Partita IVA e possiedi tutti i requisiti riportati sopra, non ti resta che scegliere il Regime Forfettario per i motivi che adesso ti elencherò.

Regime Forfettario 2019 fattura elettronica

Dal 1 Gennaio 2019 è obbligatorio per tutti i Contribuenti nel Regime Ordinario o Semplificato l’ emissione di fattura elettronica verso Clienti privati. Sono esentati da quest’ obbligo tutti i Contribuenti nel Regime Forfettario 2019 che non dovranno emettere fattura elettronica versi i privati (così come tutti quelli che sono ancora nel Regime dei Minimi). Sarà possibile quindi continuare ad emettere fattura cartacea verso i propri Clienti privati.

Sarà obbligatorio invece emettere fattura elettronica verso la pubblica Amministrazione, obbligo che è in vigore però da diversi anni.

Regime Forfettario: esenzione dall’ IVA

Il primo Vantaggio del Regime Forfettario è senza dubbio l’ esenzione dall’ IVA. Tutti coloro che hanno deciso di aderire a questo Regime non dovranno inserire l’ IVA all’ interno delle loro fatture.

Ma perché essere esente IVA dovrebbe risultare un vantaggio? Essere esente IVA risulterà conveniente soprattutto nel caso di Professionisti o Freelance. I propri compensi risulteranno molto più competitivi rispetto a quelli dei professionisti o Freelance che hanno scelto altri Regimi Fiscali.

Gli importi delle fatture dei Contribuenti nel Regime Forfettario risulteranno più bassi del 22% e di conseguenza i Clienti, a parità di prestazione lavorativa, avranno più convenienza nello scegliere di collaborare con Professionisti e Freelance che abbiano adottato il Regime Forfettario stesso.

Essere esente IVA rappresenterà anche un vantaggio per le relative semplificazioni contabili. Non sarà infatti necessario inviare la Dichiarazione IVA trimestrale ed annuale. D’ altra parte non sarà possibile compensare l’ IVA degli acquisti aziendali. L’ IVA in acquisto rappresenterà quindi un costo al pari dell’ imponibile.

Regime Forfettario Ritenuta d’Acconto

Il Regime Forfettario oltre ad essere esente dall’ applicazione dell’ IVA è esente anche dall’ applicazione della ritenuta d’ Acconto. Tutti i Professionisti all’ interno del Regime Ordinario o Semplificato o ancora tutti i Professionisti che utilizzano lo strumento della Prestazione Occasionale sono obbligati ad inserire la Ritenuta d’ Acconto del 20% sui loro compensi.

Chi aderisce invece al Regime Forfettario invece non dovrà applicare la fastidiosissima Ritenuta d’ Acconto all’ interno delle proprie fatture, incasserà quindi il 100% dei propri compensi senza alcun tipo di trattenuta.

Regime Fiscale di Vantaggio: tassazione IRPEF più bassa

Come già ti accennavo uno dei vantaggi più grandi del Regime Fiscale di Vantaggio è dato dalla sua tassazione agevolata. La tassazione IRPEF infatti, detta Imposta Sostitutiva, è pari al 5% per i primi 5 anni, che diventerà poi 15% dal sesto anno in poi.

Si chiama Imposta Sostitutiva perchè sostituisce con un’ unica imposta varie tassazioni presenti negli altri Regimi Fiscali. L’ imposta Sostitutiva infatti sostituisce:

  • L’ IRPEF che nel Regime Ordinario o Semplificato va dal 23% al 43%
  • Le Addizionali Regionali comprese sempre tra lo 0,9% e l’ 1,4
  • Le Addizionali Comunali comprese sempre intorno allo 0,8%
  • L’ IRAP (Posta Regionale sulle Attività Produttive) pari al 3,9%

Nel Regime Forfettario tutte queste imposta prendono il nome di Imposta Sostitutiva che è pari al 5% per i Contribuenti in fase di start-up, passerà poi in automatico al 15% dal sesto anno in poi.

Regime Forfetario: semplificazioni contabili

Il Regime Forfettario, oltre a possedere tutti i vantaggi fiscali fin qui elencati, garantirà a tutti i Liberi professionisti, Freelance, Commercianti ed Artigiani notevoli semplificazioni Contabili. Abbiamo già parlato della prima semplificazione, cioè l’ esenzione dalla compilazione e dall’ invio della Dichiarazione IVA trimestrale ed annuale.

Ma oltre a questa semplificazione i Contribuenti nel Regime Forfettario saranno che esonerati da:

  • Registrazione delle fatture emesse
  • Registrazione dei corrispettivi
  • Registrazione degli acquisti
  • Tenuta e conservazione dei registri e documenti
  • Obbligo di comunicazione delle operazioni effettuate nei confronti di operatori aventi sede nei Paesi Black list
  • Invio dello Spesometro
  • Controllo da parte degli Studi di Settore

Saranno presenti comunque degli adempimenti obbligatori da dover rispettare. Tutti i Liberi Professionisti, Freelance, Commercianti ed Artigiani che aderiranno al Regime Forfettario saranno infatti tenuti a:

  • Numerare e conservare le fatture di acquisto e le bollette doganali
  • Numerare e conservare le fatture di vendita
  • Certificare i corrispettivi

Come avrai potuto notare tu stesso il Regime Forfettario ha dei vantaggi davvero notevoli rispetto al regime Ordinario o Semplificato. Chiunque rientri nei suoi limiti da fatturato e rispetti tutti i suoi requisiti di accesso deve rendere in considerazione la possibilità di aderirvi.

Piccola parentesi: da pochissimi giorni ho pubblicato il mio primo libro.

Si chiama Regime Forfettario 2019 ed è un manuale che ti spiegherà tutto ciò che devi necessariamente sapere prima di aprire la tua Partita IVA. Ti spiegherò anche come risparmiare migliaia di Euro in tasse ogni anno. È in vendita esclusivamente su Amazon sia in versione cartacea (14,90 Euro) sia in versione Ebook (9,90 Euro)

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Regime Forfettario 2022

La prima guida che ti spiega il Nuovo Regime Forfettario anche se non capisci nulla di Fisco

Cosa scaricare nel Regime Forfettario

La principale differenza del Regime Forfettario (in vigore già nella prima versione del 2015) rispetto a tutti gli altri Regimi Fiscali è data dal metodo di calcolo dei Costi Aziendali scaricabili. In tutti gli altri Regimi Fiscali, ad esempio, per calcolare i propri Costi Aziendali scaricabili è necessario sommare tutti i costi sostenuti nell’ anno applicando ad essi la specifica percentuale di detrazione.

Nel Regime Forfettario invece, per calcolare i Costi Aziendali scaricabili, si utilizzano delle altre regole introdotte dallo Stato nella Legge di Stabilità. I Costi Aziendali scaricabili non saranno quindi più determinati dalla somma degli acquisti effettuati bensì saranno calcolati in modo ipotetico, applicando delle percentuali di Costi Forfettari a tavolino sul Fatturato lordo. È questo quindi il significato di Forfettario.

Queste percentuali, dette Coefficienti di Redditività, sono differenti per tutte le Attività Economiche esistenti. Quindi non sarà più necessario analizzare quanti Costi Aziendali effettivi verranno intrapresi nell’ anno, proprio perchè questi ultimi verranno calcolati in modo ipotetico (forfettario appunto) applicando il Coefficiente di Redditività sul proprio fatturato.

Ho già scritto un articolo dove ho elencato tutti i Coefficienti di Redditività per ogni Attività esistente. Potrai leggere questo articolo qui: il calcolo dei Costi Aziendali nel Regime Forfettario

Una volta intuito come avviene il calcolo dei Costi aziendali scaricabili e di conseguenza la determinazione del proprio Reddito Lordo, siamo quasi pronti a calcolare quante tasse un Contribuente pagherà nel Regime Forfettario. Abbiamo bisogno però di un ultimo passaggio prima, e cioè: calcolare i Contributi Previdenziali INPS nel Regime Forfettario.

Regime Forfettario 2019 Contributi INPS

I Contributi Previdenziali rappresentano dei versamenti obbligatori, calcolati in genere in percentuale sul proprio reddito da lavoro, che vengono effettuati verso l’ INPS (Istituto Nazionale Previdenza Sociale) per ottenere le prestazioni pensionistiche alla fine della vita lavorativa. Questi versamenti non devono essere quindi considerati delle tasse, ma rappresentano dei fondi che ogni titolare di Partita IVA è obbligato a versare per ottenere la propria futura pensione.

Aprire una Partita IVA nel Regime Forfettario significa avere l’ obbligo di versare i propri Contributi Previdenziali all’ INPS. Alcune Attività Economiche sono obbligate al versamento di quote fisse di Contributi Previdenziali anche in assenza di fatturato, altre Attività versano i propri Contributi INPS in percentuale sul reddito prodotto, altre ancora hanno una Contribuzione “mista” (fisso + percentuale).

Per poter analizzare al meglio quanti Contributi Previdenziali è necessario versare nel Regime Forfettario, dobbiamo prima suddividere tutte le Attività Economiche in 3 grandi Categorie, ognuna delle quali avrà degli obblighi Previdenziali differenti:

  • Artigiani e Commercianti
  • Lavoratoti autonomi “senza cassa”
  • Professionisti con cassa autonoma

Ogni Categoria seguirà quindi le proprie regole nel versamento dei Contributi previdenziali. Analizziamole nello specifico.

Contributi INPS per Artigiani e Commercianti nel Regime Forfettario

Tutti i Commercianti ed Artigiani che decidono di aprire una Partita IVA nel Regime Forfettario o in qualsiasi altro Regime Fiscale hanno l’ obbligo di iscriversi alla Gestione Commercianti ed Artigiani INPS.

La Gestione Commercianti o Artigiani INPS impone a tutti gli iscritti il pagamento di una quota di Contributi fissi o minimali pari a circa 3.600 Euro annuali suddivisi in 4 rate trimestrali di circa 900 Euro. Questi Contributi minimali sono dovuti anche in assenza di fatturato e “coprono” il Contribuente fino ad un Reddito lordo di circa 15.500 Euro separato il quale, sulla parte eccedente, va calcolata una percentuale di Contributi in percentuale del 23,19%.

Ho già scritto un articolo anche sul funzionamento dei Contributi INPS per Commercianti ed Artigiani che puoi leggere qui: Contributi INPS per Commercianti ed Artigiani

Il Regime Forfettario ha previsto però delle agevolazioni anche per i Contributi minimali dei Commerciati e degli Artigiani. Infatti, solo i Commercianti e gli Artigiani che hanno aderito al Regime Forfettario, hanno la possibilità di richiedere l’ abbattimento del 35% dei Contributi minimali INPS che quindi passerebbero da circa 3.600 Euro a circa 2.400 Euro suddivisi quindi in 4 rate trimestrali non più da 900 Euro bensì da 600 Euro.

Anche sulla riduzione del 35% dei Contributi minimali ho preparato un articolo che potrai leggere qui: Riduzione del 35% dei Contributi INPS nel Regime Forfettario

Se deciderai quindi di aprire una Partita IVA come Commerciante od Artigiano dovrai preventivare quindi dei costi fissi o minimali di Contributi INPS anche con eventuale assenza di fatturato.

Regime Forfettario 2019 Professionisti

I Lavoratori autonomi “senza cassa” sono tutti quei Liberi Professionisti o Freelance che svolgono un’ attività professionale non regolamentata da nessun Albo Professionale. Fanno parte di queste Categorie ad esempio:

  • Webmaster, web designer, grafici
  • Traduttori, copywriter
  • Consulenti
  • Personal Trainer, fisioterapisti
  • Guide turistiche
  • Fotografi freelance
  • Amministratori di condominio, ecc

Tutte queste attività Professionali hanno l’ obbligo di pagare i propri Contributi Previdenziali INPS alla Gestione Separata. La nota positiva della Gestione Separata INPS è data dal fatto che, al contrario della Gestione Commercianti o Artigiani, non presenta alcuna quota di contribuzione fissa o minimale da dover garantire.

I Contributi INPS in Gestione Separata vengono quindi calcolati esclusivamente in percentuale sul Reddito Lordo. In assenza quindi di fatturato non sarà dovuto quindi alcun versamento di Contributi INPS. La percentuale di contribuzione dal 1 Gennaio 2017 è pari al 25,72% da calcolare sul Reddito Lordo.

Aprire una Partita IVA esercitando quindi un Professione in Gestione Separata INPS non ti costringerà quindi ad alcun pagamento fisso di Contributi INPS.

Professionisti con Cassa autonoma

Tutte le attività Professionali regolamentate da un Albo Professionale hanno invece l’ obbligo di versare i propri Contributi Previdenziali INPS alla propria Cassa autonoma. Fanno parte di questa Categoria alcune Professioni come:

  • Architetto, Ingegnere, Geometra
  • Medico, Infermiere, Biologo
  • Avvocato, Commercialista, Notaio
  • Psicologo, Giornalista, ecc

In Italia esistono più di 20 Albi Professionali, ed ognuno di questi ha delle regole diverse relative al calcolo dei Contributi INPS da versare. La maggior parte di questi però utilizza una Contribuzione “mista”, formata quindi da un Contributi Soggettivo fisso ed un Contributo Integrativo in percentuale sul fatturato prodotto.

Anche in questo caso ho già scritto un articolo che riepiloga il funzionamento di calcolo della più famose Professioni regolamentare da un Albo che potrai leggere qui: I Contributi Previdenziali degli Albi Professionali 

Se dovessi decidere quindi aprire una Partita IVA per svolgere un’ Attività Professionale regolamentata da un Albo ti consiglio di contattare quindi la tua Cassa autonoma ed informarti sul totale dei Contributi INPS fissi ed in percentuale sul fatturato da dove pagare.

Dopo aver illustrato il metodo del calcolo dell’ Imposta Sostitutiva e dei Contributi Previdenziali siamo pronti per poter poter mostrare tutti i passaggi da compiere per poter calcolare tasse e Contributi aiutandoci con degli esempi pratici e numerici.

Calcolo Regime Forfettario

Per poter illustrare nel modo più semplice possibile il metodo di calcolo delle tasse e dei Contributi INPS mi servirò di un esempio pratico. Ipotizzerò quindi il caso di un Freelance, ad esempio un Web Designer, che abbia aperto Partita IVA nel 2019 e che abbia percepito incassi nel primo anno di attività pari a 20.000 Euro.

Il primo passo da compiere sarà quello di calcolare il relativo Reddito Lordo. Basterà quindi applicare il Coefficiente di Redditività al totale dei ricavi. Il Coefficiente di Redditività attribuito alla professione del Web Designer è pari al 78%.

Il Reddito Lordo in questione quindi sarà pari a 15.600 Euro (20.00x 78%). Da ciò ne deriva che i Costi Forfettari scaricabili saranno ipotizzabili in 4.400 Euro (20.000 – 15.600 Euro).

Dal reddito Lordo sarà quindi possibile adesso calcolare sia l’ Imposta Sostitutiva sia i Contributi Previdenziali INPS. L’ Imposta Sostitutiva per i primi 5 anni di attività sarà pari al 5% e quindi in questo esempio pari a 780 Euro (il 5% di 15.600 Euro).

I Contributi Previdenziali INPS saranno calcolati nella Gestione Separata INPS dato che la professione del Web Designer rientra tra le Attività Professionali senza un Albo di appartenenza. Come anticipato prima la percentuale sarà pari al 25,72%, quindi i Contributi INPS in Gestione Separata saranno pari a 4.012 Euro (il 25,72% di 15.600 Euro).

Riepilogando, un Web Designer che percepisce 20.000 Euro in un anno, pagherà 780 Euro di Imposta Sostitutiva e 4.012 Euro di Contributi INPS. Dovranno poi essere calcolati il saldo e gli acconti sulla tassazione, ho descritto il calcolo del saldo e degli acconti in questo articolo: Il saldo e gli acconti nel Regime Forfettario 

La differenza tra il Regime Forfettario e gli altri Regimi Fiscali come il Regime Ordinario o Semplificato è davvero tanta. Basti pensare che la tassazione IRPEF negli altri Regimi sarà compresa tra il 23% ed il 43%.

Spero di averti fornito una panoramica generale sul funzionamento e sulla convenienza del Regime Forfettario. Passerò adesso all’ ultimo quesito cioè quello relativo ai costi per un Commercialista.

Regime Forfettario: quanto costa un Commercialista?

Un Commercialista “classico” per la gestione della Contabilità di un Contribuente titolare di una Partita IVA nel Regime Forfettario ha una tariffa media impresa tra 1.000 e 1.200 Euro.

Adesso però voglio parlarti del mio Servizio di Contabilità Online specializzato nel Regime Forfettario che sono sicuro troverai molto conveniente.

Di solito un Commercialista “classico” si occupa di svariate materie molto differenti tra di loro come ad esempio: Regime Ordinario, Semplificato o Forfettario, Contabilità di persone fisiche, di Società di persone o di capitali, di Dritto Commerciale o di Diritto del Lavoro. In Italia però le leggi cambiano molto rapidamente e penso che si davvero impossibile essere perfettamente aggiornato su materie così diverse tra di loro.

Ecco perché ho deciso di specializzarmi esclusivamente sul Regime Forfettario, ne studio tutte le particolarità, tutti gli aggiornamenti fiscali ed ho già affrontato tutte le possibili casistiche del caso. Per primo in Italia ho sviluppato un Servizio di Contabilità Online ideale per tutti i Liberi Professionisti, i Freelance, gli Artigiani ed i Commercianti che decideranno di aderire a questo Regime Agevolato.

Mi occuperò di tutto ciò dici si occupa generalmente un Commercialista “classico” e nello specifico:

  • Aprirò la tua Partita IVA
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  • Invierò la tua Dichiarazione dei Redditi
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Il costo del mio Servizio sarà di soli 39 Euro al mese, già comprensivi di IVA, che potrai pagare scegliendo tra 3 tipi di Abbonamento di Consulenza: trimestrale, semestrale o annuale.

Se dovessi avere ancora dei dubbi sul funzionamento del nuovo Regime Forfettario 2019 o se volessi semplicemente ricevere informazioni sul mio Servizio di Contabilità Online posso offrirti una Consulenza Gratuita. Ti basterà richiederla sul mio sito www.regime-forfettario.it compilando il form di contatto con tutti i tuoi dati. Ti richiamerò io personalmente entro qualche ora e cercherò di chiarire tutti i tuoi dubbi.

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Spero che questo articolo ti sia stato utile e per qualsiasi dubbio non esitare a commentarlo.

Ps. Ho creato un Gruppo di discussione su Facebook incentrato sul Regime Forfettario. Se vorrai farne parte ti basterà richiedere l’ iscrizione qui

A presto
Giampiero Teresi

Guarda il Video completo sul Regime Forfettario

Video Regime Forfettario

16 risposte

  1. Buongiorno,
    il suo articolo mi ha tolto moltissimi dubbi sul Regime forfettario, Io attualmente ho il vecchio regime dei minimi al 5% e a novembre dopo 5 anni dovrei passare al forfettario e facendo due conti il forfettario mi sembra più conveniente, mi chiedevo se avrei ancora diritto ad avere l imposta sostitutiva al 5 % per altri 5 anni prima di passare al 15%.
    La ringrazio anticipatamente se volesse rispondermi.

    1. Buonasera Simonetta, grazie per le belle parole. Se hai già usufruito di 5 anni nel Regime dei Minimi approderai al Regime Forfettario con una tassazione pari al 15%.

      A presto

      Giampiero

    1. Buonasera Vania, esatto è proprio così. Condizione necessario però che i Contributi Previdenziali vengano pagati nell’ anno di imposta.

      I Professionisti iscritti alla Gestione Separata INPS, ad esempio, pagano i propri Contributi INPS per la prima volta l’ anno successivo all’ apertura della P. IVA. Durante la prima Dichiarazione sarà quindi impossibile per loro dedurre eventuali Contributi INPS.

      Rimango a disposizione per qualsiasi altro dubbio

      Giampiero

  2. l’imposta sostitutiva non si calcola da lordo – contributi previdenziali?
    Per quel che ne so io sono l’unica cosa deducibile

    1. Buonasera Andrea, esatto è proprio così. Condizione necessario però che i Contributi Previdenziali vengano pagati nell’ anno di imposta.

      I Professionisti iscritti alla Gestione Separata INPS, ad esempio, pagano i propri Contributi INPS per la prima volta l’ anno successivo all’ apertura della P. IVA. Durante la prima Dichiarazione sarà quindi impossibile per loro dedurre eventuali Contributi INPS.

      Rimango a disposizione per qualsiasi altro dubbio

      Giampiero

  3. Egregio Dott.Giampiero Teresi,
    sono un commercialista in pensione, mi chiamo Ciccio Chirulli dala provincia di Brindisi
    Ho letto i suoi lavori sul regime forfettario e sono rimasto favorevolmente impressionato per la chiarezza e la qualità con cui affronta il problema.
    Lei è giovane e con queste doti avrà successo,perchè queste prerogative hanno la loro valenza nei rapporti con i clienti. Complimenti e auguri ciccio chirulli
    ceglie messapica 09/07/2018

  4. Buongiorno sono Giuseppe sono titolare di una Bioprofumeria e Articoli da regalo il mio regime è ordinario, sto valutando di passare al regime forfettario ma il mio commercialista me lo sconsiglia, chiedo qualche delucidazione in merito al regime forfettario.

    Il mio fatturato annuo è intorno 40.000 e da quello che ho letto su internet potrei rientrare nel regime forfettario perché ha un tetto massimo di 50.000€ o mi sbaglio?

    E se ho capito bene passando al regime forfettario non pagherei più Iva trimestrale e avrei anche abbattimento del 35% dell Inps e per i primi 5 anni andrei a pagare 5% sul fatturato e scontrinato?

    Quindi da quello che ho capito facendo un esempio è:

    Io fattura 40.000€ annuo tra scontrini e fatture

    Di questi 40.000€ posso scaricare il 40% quindi (40.000-40%)=16.000€

    40.000-16.000=24.000€

    Quindi annualmente pagherei (per i primi 5 anni)

    24.000×5%= 1.200€

    Più aggiungo le spese inps che passano da 3600€ a 2.400€ con l abbattimento del 35%

    Totale 1.200€+2400€=3600€

    È corretto oppure c’è qualche errore?
    Spero in una vostra risposta grazie buona giornata
    Cordial saluti

    1. Buongiorno Giuseppe, dai calcoli effettuati noto un errore. Nel calcolo dei Costi Forfettari ha sottratto il 40%, ed ha mantenuto il 60% del suo fatturato come utile. È esattamente il contrario, quindi il suo utile sarà pari a 16.000 Euro, i costi scaricabili pari a 24.000 Euro.

      Per il resto il ragionamento è corretto.

      Se dovesse avere bisogno di una Consulenza Gratuita mi chiami pure al mio numero di telefono personale 3286481872

      A presto

      Giampiero Teresi

  5. Buongiorno, un lavoratore dipendente part time con reddito lordo 15000 € che decide di aprire la parità Iva con regime forfettario oltre che continuare a lavorare part time ha diritto a scaricare in dichiarazione le deduzioni e detrazioni (fondo pensione spese mediche e altro)? Presumo di si perche oltre a compilare il quadro LM compilerà il quadro RN, RP.

    1. Buonasera Alessandra. Se oltre la reddito da Regime Forfettario sarà in possesso anche di un secondo reddito IRPEF (ad esempio lavoro dipendente o assimilato) allora potrà scaricare in dichiarazione anche eventuale detrazioni

      Rimango a disposizione per qualsiasi dubbio anche tramite il mio numero di telefono personale 3286481872

      A presto

      Giampiero Teresi

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