Partita IVA per guida turistica nel regime forfettario: come funziona?

Vuoi svolgere questa professione in proprio? Allora dovresti assolutamente sfruttare i vantaggi di questo regime fiscale

Ogni anno centinaia di guide turistiche si ritrovano di fronte al problema dell’apertura della Partita IVA.

La paura di fare il passo sbagliato e di commettere errori che porterebbero a dover pagare pesanti sanzioni, o peggio ancora a indebitarsi, paralizzano molte persone e gli impediscono di realizzarsi professionalmente.

Ma in verità una soluzione per uscirne c’è: informarsi e affidarsi alle persone giuste.

In questo articolo ti dirò come si apre una Partita IVA e ti spiegherò perché il regime forfettario potrebbe essere lo strumento più conveniente per avviare la tua attività.

Aprire Partita IVA come guida o accompagnatore turistico? Ecco come fare

Se sei una guida o un accompagnatore turistico, è facile che viva la tua professione con grande entusiasmo e ti piaccia passare tanto tempo in mezzo alle persone.

Se dopo anni di studio e di gavetta stia pensando di svolgere questo lavoro da freelance e non più da lavoratore dipendente, è facile che ti sia posto una domanda: “Posso farlo senza Partita IVA?”

La risposta è no.

Aprire la Partita IVA è un’operazione obbligatoria se vuoi avviare un’attività di questo tipo.

A dispetto di quello che potresti pensare, si tratta di una procedura semplice e gratuita.

Tuttavia, dato che muoversi all’interno della burocrazia italiana è come cercare di uscire da un labirinto, prima di procedere ti consiglio caldamente di affidarti a un buon commercialista.

Per richiederla è necessario compilare il Modello AA9/12, un modulo scaricabile da Internet.

L’inoltro della pratica, che deve avvenire entro 30 giorni dall’avvio della tua attività, può essere processato in varie modalità:

  • puoi aprire la tua Partita IVA online tramite il sistema telematico del sito dell’ente;
  • puoi inviare il modulo debitamente compilato tramite raccomandata A/R;
  • puoi recarti direttamente presso l’ufficio territoriale dell’Agenzia.

Oltre ai tuoi dati anagrafici e fiscali, dovrai inserire alcune informazioni molto importanti, che risulteranno decisive per la tua futura attività.

Anche una virgola fuori posto nella compilazione potrebbe causarti parecchie rogne, quindi se vuoi partire col piede giusto, ti suggerisco di prestare grande attenzione al codice ATECO e al regime fiscale.

Leggi anche: Apertura della Partita IVA da geometra e fiscalità agevolata

Codice ATECO e regime fiscale: attento a quei due!

Non hai mai sentito parlare di questi due sconosciuti?

Non preoccuparti, ora ti spiego tutto.

Il codice ATECO è un codice numerico che viene assegnato a ogni tipo di attività, e nel momento in cui apri una Partita IVA sei obbligato a indicare quello inerente alla tua.

Nel tuo caso, quello corretto è 79.90.20.

Per quale motivo è di vitale importanza non sbagliare nella compilazione di questo campo?

Te la faccio semplice.

In caso di controlli, se vieni “beccato” a svolgere un’attività diversa da quella identificata dal tuo codice di riferimento, vai incontro a multe salatissime.

Per quanto riguarda il regime fiscale, in Italia hai a tua disposizione 3 scelte:

  • il regime ordinario;
  • il regime semplificato;
  • il regime forfettario.

Se i primi due si assomigliano e costituiscono la strada più impervia per un lavoratore autonomo agli inizi, la terza via rappresenta un’opportunità molto ghiotta per chi è in possesso dei requisiti necessari alla sua adozione.

Ora ti spiego meglio.

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La prima guida che ti spiega il Nuovo Regime Forfettario anche se non capisci nulla di Fisco

I principali vantaggi del regime forfettario per un lavoratore autonomo nel turismo

Non è un mistero che lavorare in proprio in Italia sia tutt’altro che semplice: burocrazia alle stelle, tassazione alta, adempimenti concepiti da chissà quale mente sadica…

Il risultato è che spesso e volentieri accade che, vuoi per dimenticanza vuoi per un errore, ci si ritrova a pagare multe, more e a tremare ogni volta che si apre la cassetta della posta.

Fortunatamente, da ormai diversi anni, esiste un inquadramento fiscale agevolato che permette di godere di diversi benefici.

Aprendo una Partita IVA forfettaria, infatti, puoi avvalerti di una serie di semplificazioni gestionali e contabili che ti permetterebbero di iniziare la tua avventura in proprio in maniera molto più soft.

Il requisito principale per poter adottare il regime forfettario?

Rispettare il limite di fatturato annuo di 65.000 €.

Inizio col dirti che con il regime forfettario sei esentato dall’IVA e dalla ritenuta d’acconto.

Ti assicuro che si tratta di un vantaggio ENORME, sia a livello di gestione che a livello economico: oltre a non dover provvedere a dichiarazioni e liquidazioni periodiche, potrai essere molto competitivo nei prezzi rispetto alla concorrenza.

A parità di compenso, infatti, le tue fatture avranno sempre un importo più basso rispetto a chi fattura con IVA.

Non solo.

L’assenza di ritenuta d’acconto ti consentirà di incassare sempre il 100% dei tuoi compensi.

Ma i vantaggi non finiscono qui.

Ecco le altre agevolazioni principali della Partita IVA a regime forfettario:

  • esonero dalla fatturazione elettronica;
  • esonero dallo spesometro, dal modello ISEE e dagli studi di settore;
  • esenzione dall’IRAP;
  • esenzione dalle addizionali comunali e regionali.

Ora, il tuo mestiere è fare la guida turistica, quindi è facile che molte di queste voci non ti dicano granché, ma devi sapere che non averle sul groppone ti libererebbe da parecchie seccature e ti darebbe modo di concentrare le tue energie sul tuo bellissimo lavoro.

Ora vediamo l’aspetto più vantaggioso del regime forfettario: la tassazione e i contributi.

Tassazione e inquadramento previdenziale nel regime forfettario per guide turistiche

Inutile nasconderci: chiunque apra una Partita IVA ha il pensiero fisso delle tasse che andrà a pagare.

Pagarne meno in maniera assolutamente legale è possibile grazie al regime forfettario.

Trattandosi di un regime di vantaggio, infatti, la tassazione prevista per chi vi aderisce è di base del 15%, con una riduzione addirittura al 5% per i primi 5 anni di attività alle start-up che possiedono i requisiti.

Considera che nella tassazione “normale” l’aliquota più bassa è del 23%.

Una bella differenza, eh?

Questa flat tax sostituisce le classiche aliquote degli scaglioni IRPEF e si applica sul fatturato lordo, ovvero il fatturato annuo totale decurtato dei costi forfettari.

Già, perché a differenza del regime ordinario e semplificato, nel forfettario i costi reali non hanno rilevanza e non devono essere dimostrati.

Lo Stato ha assegnato a ogni attività un coefficiente di redditività che stabilisce in misura percentuale i costi da scalare al fatturato totale annuo.

Leggi anche: Partita IVA cuoco a domicilio: i vantaggi del regime forfettario

Facciamo un esempio.

Ipotizziamo che nel tuo primo anno da guida turistica freelance fatturi 10.000 €.

Lo Stato ti riconosce una percentuale di costi forfettari del 33%, in relazione al coefficiente di redditività del 67%.

Cosa significa?

Che le tue tasse verranno calcolate sul 67% del tuo fatturato totale, in questo caso 6.700 €. Alla luce di ciò, se possiederai i requisiti per l’aliquota fissa del 5% pagherai 335 € di imposte.

Oltre alle tasse, dovrai versare anche i contributi previdenziali.

Dal momento che le guide turistiche non hanno una cassa di riferimento, dovrai iscriverti alla Gestione Separata INPS.

Con questa modalità contributiva dovrai versare il 25,98% del tuo fatturato lordo (sempre in relazione al tuo coefficiente di redditività).

L’aspetto positivo della Gestione Separata è che non prevede quote fisse. Pertanto verserai sempre e solo in proporzione a quanto fatturi.

In conclusione

Ora che hai avuto un assaggio dei benefici del regime forfettario, certamente la tua voglia di portare avanti l’idea di aprire la Partita IVA sarà maggiore.

Ma non avendo la minima idea di quali siano le modalità per accedere a questa opportunità, la tua preoccupazione potrebbe essere quella di non possedere i requisiti e di non sapere da dove cominciare.

Tra le altre cose, potresti avere paura di vedere la tua avventura concludersi subito a causa di una decisione sbagliata presa all’inizio.

Ma non temere.

Fortunatamente per te il regime forfettario è la mia specialità.

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Ti ricordo che per qualsiasi tipo di considerazione, hai la possibilità di commentare questo articolo.

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A presto
Giampiero Teresi

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