Stilista con Partita IVA: questa la soluzione più conveniente

Ecco come svolgere la professione di designer di moda con una serie di vantaggi

Svolgere la professione di stilista in proprio potrebbe essere complicato quanto trovare un abito di Valentino alla Decathlon. Anche se hai talento e sei brava/o nel tuo lavoro, aprendo la Partita IVA senza avere la minima conoscenza del sistema fiscale italiano rischi di esporre la tua attività a diversi problemi; così facendo, anziché dedicarti serenamente alla creazione di abiti e vestiti, dovrai avere a che fare con noie burocratiche, sanzioni e tasse insostenibili.

Vuoi aprire la Partita IVA come stilista e cerchi informazioni su come farlo in maniera corretta? In questo articolo ti spiegherò come muoverti.

Aprire Partita IVA da stilista: quali passi fare

Per diventare stilista, oltre a una predisposizione naturale alla creatività e a una vera e propria passione per il mondo della moda, sono necessari anche un buon percorso di formazione e tanta, tanta gavetta. Non fa alcuna differenza se lavori da tempo come dipendente o se sei appena agli inizi del tuo percorso in questo settore: in entrambi i casi, potresti avere il desiderio di svolgere questa professione in proprio e lanciarti a capofitto in un’avventura imprenditoriale.

Beh, per iniziare da subito a creare i tuoi disegni e sfoderare le tue doti creative in maniera professionale e in regola con il fisco, dovrai per forza aprire Partita IVA; questa operazione è gratuita e, per processarla, dovrai presentare all’Agenzia delle Entrate un modulo (il modello AA9/12) debitamente compilato.

Puoi scegliere di aprire una Partita IVA online mediante il sistema telematico dell’ente così come di inoltrare il modulo tramite raccomandata A/R o, in alternativa, di recarti personalmente presso un ufficio territoriale. Devi sapere, però, che questo passaggio burocratico non sarà l’unico a cui dovrai provvedere; infatti, per svolgere questo tipo di attività artigianale, è necessario anche:

  • iscriversi al Registro delle Imprese;
  • iscriversi alla Camera di Commercio;
  • presentare la SCIA al comune;
  • aprire una posizione INAIL.

Tutte queste procedure richiedono tempo e hanno un costo; inoltre, nella compilazione dei vari documenti, dovrai affrontare diversi aspetti importanti, come la scelta del codice ATECO e del regime fiscale da adottare. Per evitare di commettere errori e per semplificare e velocizzare l’iter burocratico, la strada migliore è affidarsi a un buon commercialista.

Leggi anche: Partita IVA per riparazione di telefoni e computer: come aprirla

Oltre a inviare una comunicazione telematica unica ai vari enti (chiamata, appunto ComUnica), questa figura professionale ti aiuterà a prendere le decisioni più vantaggiose per l’avvio della tua attività.

Partita IVA da disegnatore di moda: i benefici del regime forfettario

Un aspetto fondamentale che tu e il commercialista prenderete in esame al momento dell’apertura della Partita IVA sarà quello relativo al regime fiscale, ovvero all’insieme delle regole e degli oneri burocratici e contabili a cui dovrai ottemperare.

In Italia, al momento, esistono tre tipi di regime fiscale:

Il più conveniente di tutti – specie per le nuove attività – è il regime forfettario, e adesso capirai perché. Aprendo una Partita IVA forfettaria potrai sfruttare tutta una serie di vantaggi che ti aiuteranno (e non poco) nello svolgimento della tua professione di stilista in proprio.

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Vuoi conoscere i principali? Eccoli qui:

  • sarai esonerata/o dalla fatturazione elettronica;
  • non dovrai versare l’IRAP;
  • sarai esclusa/o dal campo IVA e dalla ritenuta d’acconto;
  • non dovrai registrare le fatture e i corrispettivi;
  • non dovrai versare le addizionali comunali e regionali;
  • sarai esonerata/o dallo spesometro, dal modello ISEE e dagli studi di settore.

Tutte queste semplificazioni gestionali e agevolazioni fiscali rappresentano un significativo risparmio di seccature e, soprattutto, di denaro. Oltre a questi aspetti positivi, però, ce n’è uno che merita particolare attenzione: quello delle tasse.

Quante tasse e contributi pagherai aprendo Partita IVA forfettaria

In merito alla tassazione, devi sapere che il regime forfettario si differenzia dagli altri regimi fiscali per la presenza di un’aliquota unica in sostituzione degli scaglioni IRPEF. Il tuo reddito, quindi, non inciderà in alcun modo sulla percentuale delle imposte che dovrai versare, che sarà sempre pari al 15% per tutti gli importi. Non solo: per le nuove attività che aprono Partita IVA nel regime forfettario c’è la possibilità di usufruire dell’aliquota start up, che prevede il versamento del 5% di tasse.

Considera, però, che se il tuo fatturato totale sforerà il limite dei 65.000 €, dall’anno successivo dovrai obbligatoriamente passare al regime semplificato o ordinario.

Un altro vantaggio legato alla tassazione è quello relativo al metodo di calcolo del fatturato lordo, ovvero l’importo soggetto al pagamento delle imposte. Non avrai bisogno di dedurre i costi aziendali, bensì dovrai far riferimento al coefficiente di redditività, un valore percentuale che lo Stato assegna a ogni attività.

Nel tuo caso, il coefficiente di redditività è del 78%; pertanto, per sapere qual è il tuo fatturato lordo, non dovrai far altro che moltiplicare il fatturato totale per questo valore percentuale.

Leggi anche: Partita IVA da consulente SEO: ecco la soluzione migliore

Aprendo Partita IVA dovrai provvedere anche al versamento dei tuoi contributi previdenziali iscrivendoti alla gestione artigiani dell’INPS; questa cassa prevede due quote: una fissa, equivalente a 3.836,16 € annuali, e una del 24% sul reddito eccedente al minimale di 15.953 €.

Anche da questo punto di vista, il regime forfettario ti dà un vantaggio poiché avrai la possibilità di richiedere all’INPS una riduzione del 35% su entrambe le quote pensionistiche.

In conclusione

Spero che questo articolo ti abbia aiutato a capire quali sono i passaggi principali da eseguire per avviare un’attività di stilista in proprio. Se l’ipotesi di aprire una Partita IVA forfettaria ti incuriosisce e desideri avere informazioni più dettagliate a riguardo, richiedimi una consulenza gratuita.

È da parecchi anni, ormai, che mi dedico esclusivamente al regime forfettario studiandone le casistiche e le particolarità. Con il mio servizio di consulenza fiscale online ho già aiutato tantissimi professionisti a usufruire dei vantaggi di questo regime fiscale.

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A presto
Giampiero Teresi

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